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Expo 2015, chiesta disponibilità incondizionata delle aree

Expo 2015, chiesta disponibilità incondizionata delle aree

Nei giorni scorsi l’interrogazione di Mantini per scongiurare ritardi e chiedere la dichiarazione di urgenza

di Paola Mammarella
11/10/2010 - Disponibilità immediata per le aree in cui si svolgerà l'Expo 2015. E' la richiesta avanzata da Letizia Moratti, sindaco di 
Milano nonchè commissario straordinario, ai proprietari dei terreni, che entro giovedì 14 ottobre dovrebbero confermare la messa a disposizione incondizionata.

Le aree dovranno essere messe a disposizione con decorrenza immediata e fino ai 18 mesi successivi alla fine dell'evento, prevedendo la costituzione di un diritto di superficie per i terreni su cui siano stati realizzate costruzioni temporanee e la cessione definitiva per quelli che ospiteranno opere di interesse pubblico.

La preoccupazione dei ritardi gravanti sull’esposizione era stata espressa anche dall’on. UdC Pierluigi Mantini che, in un’interrogazione a risposta immediata discussa in Aula mercoledì scorso, aveva chiesto la dichiarazione di pubblica utilità e urgenza per i lavori

Secondo Mantini il fallimento dell’Expo causerebbe gravissime ripercussioni economiche e in termini di immagine. Per questo aveva chiesto al Governo di intervenire con un’ordinanza di dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza dei lavori e di immissione in possesso delle aree per ottemperare agli obblighi internazionali assunti con il Bureau international des expositions.
 
La risposta del Ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito ha ricordato che nell'ambito dell'Accordo di programma, promosso per conferire al sito dell'Expo 2015 una disciplina urbanistica coerente con le previsioni del dossier di candidatura e di registrazione, tutti gli enti locali interessati, cioè Regione, Comune di Milano, Comune di Rho e Provincia di Milano, hanno predisposto una variante agli strumenti urbanistici generali pubblicata lo scorso 20 settembre.

Il Ministro ha anche riferito che per l'acquisizione delle aree, i soci di Expo 2015 Spa martedì 5 ottobre hanno raggiunto un accordo per ottenere la disponibilità dei terreni attraverso la costituzione di un diritto di superficie da regolare con apposito atto.

Con l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri 3900 del 5 ottobre, adottata di intesa con la regione Lombardia, il commissario straordinario è stato autorizzato ad adottare i provvedimenti eventualmente necessari ad assicurare la disponibilità delle aree individuate nel dossier di registrazione e realizzare le opere necessarie  nei tempi richiesti dal Bureau international des expositions anche in deroga alla disciplina ordinaria.
 
La risposta ha però lasciato insoddisfatto l’on. Mantini, che suggerendo l’espropriazione dei terreni e gare pubbliche comunitarie per gli appalti dei lavori, ha puntualizzato che “non si sono mai viste opere pubbliche e grandi programmi di infrastrutture fatte sulla base del comodato d'uso o del diritto di superficie”.

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