
Umbria, la Scia sostituirà sempre la Dia
NORMATIVA
Umbria, la Scia sostituirà sempre la Dia
Approvata la legge per la semplificazione amministrativa e normativa anche delle procedure edilizie
Vedi Aggiornamento
del 13/01/2012
09/09/2011 - Il Consiglio regionale umbro ha approvato all’unanimità il disegno di legge “Semplificazione amministrativa e normativa dell’ordinamento regionale e degli enti locali territoriali”, di iniziativa della Giunta.
Il testo è composto da 145 articoli e due allegati. Fra le novità essenziali in materia edilizia sono da segnalare:
- il nuovo istituto della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) che sostituisce la Dia (dichiarazione di inizio di attività);
- il rafforzamento dell’istituto dell’autocertificazione da parte dei professionisti;
- la fissazione di tempi precisi per l’esame di istanze di cittadini ed imprese;
- la riduzione in materia di edilizia a due soli titoli abilitativi.
I titoli abilitativi per l’attività edilizia saranno quindi solo due: la Scia e il Permesso di costruire.
La Scia obbligatoria, che sostituisce la Dia (Denuncia di inizio attività), si ottiene su istanza dell’interessato che può avvalersi della autocertificazione del progettista e di altri tecnici abilitati, anche per costruzioni in aree sottoposte a vincolo ambientale.
Il Permesso di costruire, applicabile per le opere non soggette a Scia obbligatoria, si acquisisce mediante procedimento su istanza dell’interessato ed anche in questo caso con autocertificazione del progettista o di altri tecnici abilitati.
Nel corso della discussione in Consiglio regionale, Luca Barberini (Pd), relatore di maggioranza, ha evidenziato che si tratta di una riforma a costo zero che presuppone un riordino senza precedenti di procedure e normative, con l’obiettivo finale di perseguire la più ampia semplicità di procedure e adempimenti. Con la riduzione degli adempimenti amministrativi e dei relativi costi a carico dei cittadini e delle imprese - ha continuato Barberini - la legge punta ad un risparmio del 25%, e per farlo introduce disposizioni collegate automaticamente alla decorrenza dei termini, come l'indennizzo monetario per il ritardo della P. A. nella conclusione del procedimento.
Massimo Monni (Pdl), relatore di minoranza, ha aggiunto che molte indicazioni della legge provengono dal Decreto Sviluppo (DL 70/2011), che introduce istituti importanti come il silenzio assenso e le premialità edilizie per chi recupera e fa riqualificazione urbana. Un ruolo importante lo avrà anche il nuovo strumento denominato Scia (segnalazione certificata di inizio attività) prevista in un altro decreto del Governo, il DL 78/2010.
La Presidentedella Regione, Catiuscia Marini, ha comentato: “Sono convinta che introducendo novità effettive come la Scia, la autocertificazione dei professionisti, questa legge richieda un nuovo e forte senso di responsabilità diretta dei cittadini e degli stessi operatori. È ovvio che questa innovazione comporta anche un radicale cambiamento dei rapporti fra i vari livelli della Pubblica Amministrazione che sarà d'ora in poi, non più piramidale, ma orizzontale, proprio perché la legge evita interferenze e sovrapposizioni”.
Il testo è composto da 145 articoli e due allegati. Fra le novità essenziali in materia edilizia sono da segnalare:
- il nuovo istituto della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) che sostituisce la Dia (dichiarazione di inizio di attività);
- il rafforzamento dell’istituto dell’autocertificazione da parte dei professionisti;
- la fissazione di tempi precisi per l’esame di istanze di cittadini ed imprese;
- la riduzione in materia di edilizia a due soli titoli abilitativi.
I titoli abilitativi per l’attività edilizia saranno quindi solo due: la Scia e il Permesso di costruire.
La Scia obbligatoria, che sostituisce la Dia (Denuncia di inizio attività), si ottiene su istanza dell’interessato che può avvalersi della autocertificazione del progettista e di altri tecnici abilitati, anche per costruzioni in aree sottoposte a vincolo ambientale.
Il Permesso di costruire, applicabile per le opere non soggette a Scia obbligatoria, si acquisisce mediante procedimento su istanza dell’interessato ed anche in questo caso con autocertificazione del progettista o di altri tecnici abilitati.
Nel corso della discussione in Consiglio regionale, Luca Barberini (Pd), relatore di maggioranza, ha evidenziato che si tratta di una riforma a costo zero che presuppone un riordino senza precedenti di procedure e normative, con l’obiettivo finale di perseguire la più ampia semplicità di procedure e adempimenti. Con la riduzione degli adempimenti amministrativi e dei relativi costi a carico dei cittadini e delle imprese - ha continuato Barberini - la legge punta ad un risparmio del 25%, e per farlo introduce disposizioni collegate automaticamente alla decorrenza dei termini, come l'indennizzo monetario per il ritardo della P. A. nella conclusione del procedimento.
Massimo Monni (Pdl), relatore di minoranza, ha aggiunto che molte indicazioni della legge provengono dal Decreto Sviluppo (DL 70/2011), che introduce istituti importanti come il silenzio assenso e le premialità edilizie per chi recupera e fa riqualificazione urbana. Un ruolo importante lo avrà anche il nuovo strumento denominato Scia (segnalazione certificata di inizio attività) prevista in un altro decreto del Governo, il DL 78/2010.
La Presidentedella Regione, Catiuscia Marini, ha comentato: “Sono convinta che introducendo novità effettive come la Scia, la autocertificazione dei professionisti, questa legge richieda un nuovo e forte senso di responsabilità diretta dei cittadini e degli stessi operatori. È ovvio che questa innovazione comporta anche un radicale cambiamento dei rapporti fra i vari livelli della Pubblica Amministrazione che sarà d'ora in poi, non più piramidale, ma orizzontale, proprio perché la legge evita interferenze e sovrapposizioni”.