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Geotermia a bassa entalpia, un impianto prototipo a Ferrara

Geotermia a bassa entalpia, un impianto prototipo a Ferrara

La Provincia emiliana beneficia dei finanziamenti europei del progetto Legend

Vedi Aggiornamento del 27/04/2016
di Giovanni Carbone
Vedi Aggiornamento del 27/04/2016

14/12/2012 - Geotermia a bassa entalpia: è questo il principio generatore di due progetti energetici d’avanguardia che vedono coinvolta la Provincia di Ferrara.
 
I due progetti si chiamano Geopower e Legend (acronimo di Low Enthalpy Geothermal Energy Demonstration cases for Energy Efficient building in Adriatic area) e perseguono fini strategici di riduzione delle emissioni, minore impatto ambientale e impiego di fonti rinnovabili, in linea con gli obiettivi energetici europei.
 
Ferrara è uno dei beneficiari del progetto Legend che, come spiega l’assessore provinciale Davide Bellotti, “prevede la realizzazione di dieci interventi pilota, principalmente in scuole, e coinvolge più paesi come Montenegro, Croazia, Bosnia, Albania, oltre alla Regione Puglia e alla città di Teramo”.
 
La Provincia è beneficiaria di 460 mila euro da impiegare, in una scuola, nella costruzione di un impianto energetico provando a ricavare energia a impatto zero sfruttando il differenziale di temperatura tra il sottosuolo e la superficie del terreno.
 
Con questa innovativa soluzione tecnologica, dunque, l’impianto potrà produrre calore o aria condizionata, a seconda delle esigenze, sfruttando il lavoro di sonde e pompe scambiatrici di calore.
 
“Stando in prima fila rispetto a questa progettualità europea - dice Stefania Leoni, referente per l’Emilia-Romagna dei progetti di cooperazione territoriale europea -  Ferrara è destinata ad accrescere il proprio know how in settori sempre più chiave come l’ambiente, le energie rinnovabili, blu economy e tutto ciò che ha a che fare con il concetto della sostenibilità del nostro modello economico”.

In materia di efficienza energetica nel settore dell’edilizia, si ricorda la recente entrata in vigore della Direttiva 2012/27/UE, la quale stabilisce che dal 1° gennaio 2014, ogni anno, il 3% della superficie degli edifici pubblici dovrà essere riqualificata.
 

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