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Pagato il 36% dei debiti della Pubblica Amministrazione

Pagato il 36% dei debiti della Pubblica Amministrazione

Diffusi i dati del Ministero dell’Economia, a disposizione degli enti il 90% delle risorse del decreto sblocca-debiti

Vedi Aggiornamento del 14/03/2014
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 14/03/2014
06/09/2013 - Le Pubbliche Amministrazioni hanno pagato il 36% dei debiti nei confronti di professionisti e imprese. Sono questi i dati diffusi dal Ministero dell’Economia, sull’attuazione del DL 35/2013 per lo sblocco dei pagamenti.

Secondo quanto afferma il monitoraggio del Ministero, sono stati messi a disposizione degli enti pubblici debitori 17,9 miliardi di euro, cioè il 90% dei 20 miliardi stanziati dal DL 35/2013. Al momento sono stati pagati 7,2 miliardi, quindi il 36% dell’importo stanziato.
 
Rispetto ai dati raccolti fino al 6 agosto scorso, risulta che in meno di un mese c’è stato un incremento di 2,2 miliardi nei pagamenti effettuati ai creditori, mentre le disponibilità fornite dal MEF agli enti debitori si avvicinano allo stanziamento complessivo.
 
Dal monitoraggio emerge in particolare che:
- l’erogazione di finanziamenti pari a 1,4 miliardi per il pagamento di debiti non sanitari a tutte le Regioni che ne hanno fatto richiesta sono stati già utilizzati pressoché integralmente dalle Regioni stesse per il pagamento dei creditori;
- i 4,2 miliardi per il pagamento di debiti sanitari a tutte le Regioni  sono stati usati pressoché integralmente;
- il pagamento da parte di Province e Comuni di debiti per un importo di 13 miliardi, pari all’87% delle anticipazioni di cassa fornite da Cassa Depositi e Prestiti agli enti locali.
 
Ricordiamo che il Decreto sblocca-debiti ha attivato un ventaglio di strumenti finanziari per lo sblocco di 20 miliardi nel 2013 e 19,8 nel 2014. Si tratta di anticipazioni di cassa agli enti locali sulla base di una convenzione tra Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. e il Tesoro, finanziamento del Tesoro alle Regioni e alle province autonome, esclusioni dal patto di stabilità interno, deroga dal patto di stabilità interno delle spese effettuate per il cofinanziamento di interventi programmati con i fondi strutturali dell’UE e l’incremento dei rimborsi fiscali.
 
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