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L'involucro edilizio protagonista assoluto a Smart Village

L'involucro edilizio protagonista assoluto a Smart Village

Nuovi materiali e tecnologie per l’efficientamento energetico degli edifici

Vedi Aggiornamento del 13/02/2014
di Valentina Ieva
Vedi Aggiornamento del 13/02/2014
04/10/2013 - Involucro edilizio come protagonista della costruzione. Ha aperto il dibattito, dedicato alle nuove tecnologie per l'efficientamento enrgetico degli edifici, Fabio Fantozzi dell'Università degli Studi di Pisa - Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni, con la definizione di 'edificio a energia quasi zero' e recuperando il concetto di Passivhaus. Dopo aver illustrato i dati relativi alla ripartizione dei consumi in Italia, Fantozzi ha parlato del comportamento dinamico delle strutture. Ha poi presentato un caso di studio: un sistema prefabbricato per l'edilizia residenziale in Toscana, chiamato Homleg. Concepito a secco e composto da pannelli preassemblati in acciaio completi di infissi e impianti, il sistema tiene conto del comportamento estivo dell'involucro (in funzione del variare dei parametri di trasmittanza termica periodica, tempo di sfasamento, fattore di attenuazione).

E' stato condotto uno studio sulle prestazioni energetiche del sistema Homleg che ha tenuto conto dell'esposizione dell'edificio e dei valori relativi al comportamento dinamico delle pareti, al fine di scegliere la configurazione multistrato ottimale. Con l'ausilio di software EnergyPlus sono state effettuate anche delle simulazioni sul modello di studio per un'analisi più dettagliata sul comportamento di questo tipo di involucro. Fantozzi ha concluso illustrando le potenzialità in via di sperimentazione dei materiali a cambiamenti di fase Dupont, capaci di regimare le temperature interne dell'edificio, migliorandone il comportamento e le prestazioni.

Scarica gli atti del convegno
                                                                                         
Leopoldo Busa, Progettista Esperto in Qualità dell'Aria Indoor, è intervenuto affrontando i temi della qualità dell'aria indoor delle abitazioni.
Ha elencato alcuni tra i maggiori responsabili dell'inquinamento chimico indoor: i VOC (Composti Organici Volatili) emessi da prodotti e sostanze utilizzate di frequente negli ambienti domestici (dai profumi per la casa, ai deodoranti, allem piastrine contro le zanzare); gli IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici), che sono altamente lipofili e possono accumularsi nei tessuti lipidici degli organismi viventi, dunque, responsabili di molte patologie ambientali anche gravi.

Ai fini della prevenzione è stata fatta una classificazione di salubrità ambientale, con analisi sui materiali da costruzione ricorrendo all'impiego del gas-cromatografo con spettrometro di massa associato, all'interno di una camera di prova.
In Francia un grande passo avanti è stato determinato con il decreto n.2011-321 che impone a tutti i produttori e commercianti di eseguire una certificazione di qualità del materiale. Busa ha illustrato, inoltre, alcuni dei risultati ottenuti grazie alle analisi con Spazio di Testa Diretto.
A Bolzano sono state eseguite prove di qualità sia su materiali naturali (lana di pecora, canapa, sughero, fibra di legno) che su materiali sintetici (lana di roccia, poliuretano, fibra di vetro) per poi metterle a confronto. I risultati hanno dimostrato che non sempre un materiale naturale è sinonimo di materiale a bassa emissività, poichè la qualità dipende soprattutto dal processo di produzione e di distribuzione.

L'intervento di Giorgio Nobile, Direttore Tecnico di Schuco, ha rimarcato una serie di suggerimenti sui fattori determinanti nella progettazione dell'involucro edilizio. L'efficienza energetica dell'involucro si fonda sull'analisi delle problematiche legate a:
- prestazioni energetiche
- isolamento termico
- trasmissione energetica totale
- strategia ventilazione
- illuminazione
- utilizzo di energia rinnovabile
- building automation

Il termine 'Passivhaus' per finestre e facciata significa raggiungere una prestazione che produce un valore di isolamento termico non superioriore allo 0.8 W/m2k.
La Certificazione Passivhaus esiste anche per finestre e per facciate continue, vetrate: lo stesso posizionamento della finestra nella muratura influisce sulle prestazioni energetiche dell'involucro (la posa corretta è al centro della muratura). Importante anche il corretto posizionamento delle schermature solari, in quanto il potenziale enrgetico di un edificio risulta più elevato se si sfruttano i vantaggi di una ventilazione ibrida. Nobile ha passato in rassegna alcuni casi virtuosi tra cui la scuola di Romarzollo, che ha ottenuto certificazione scuola LEED per la qualità dell'illuminazione e la ventilazione gestita in modo automatico.

Matteo Brasca, della Fondazione Promozione Acciaio Politecnico di Milano Polo territoriale di Lecco, ha elencato i requisiti degli edifici 'smart_eco', ossia edifici capaci di adattare le proprie prestazioni ai cambiamenti climatici, edifici che producono energia piuttosto che consumarla, edifici riutilizzabili. Dopo aver illustrato caratteristiche e comportamenti prima di 'involucri smart' poi 'involucri eco', Brasca ha descritto brevemente alcuni casi di studio condotti a Lecco.

Franco Bianchini di Dow Italia, ha presentato il caso di un edifcio ad energia quasi zero: l'Ecohotel Bonapace a Nago di Torbole inaugurato il 30 marzo 2013, dispone di 25 camere, ed è certificato come CasaClima Gold. Il primo hotel passivo in Italia. Materiali sintetici ad alta efficienza energetici impiegati sono XENERGY ETICS e XENERGY SL (a base di polistirene estruso, che consente di impiegare spessori molto ridotti). I vantaggi oltre agli spessori ridotti, minimo impatto ambientale, raggiungimento di temperatura interna costante di 20-22° C. L'hotel è dotato di un sistema certificato Passivhaus di Darmstadt.

Pietro Gimelli, direttore di UNICMI - Uncsaal ACAI ha preso la parola con il suo 'elogio della praticabilità'. Investire è una sinergia fra tecnici e Governo. Gimelli sottolinea il bisogno di praticabilità per tutte quelle aziende italiane che hanno scommesso e puntato su qualità, efficienza energetica  e competenza. Ha, dunque, introdotto l'intervento conclusivo del convegno di Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati. La crisi in Italia cambierà il mondo dell'edilizia: il settore delle costruzioni vedrà la grande prevalenza di azioni di recupero e manutenzione destinate al patrimonio edificato. In questo momento l'attenzione è rivolta alla legge di stabilità, mentre la sfida dell'uomo è d'ora in avanti trovare armonia fra bellezza architettonica e questioni ambientali.
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