
Varianti in corso d’opera, i documenti da inviare all'ANAC
LAVORI PUBBLICI
Varianti in corso d’opera, i documenti da inviare all'ANAC
Le Stazioni Appaltanti devono inoltrarli all’Autorità entro 30 giorni dall’approvazione delle modifiche
Vedi Aggiornamento
del 20/03/2015
21/07/2014 - L’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) rende nota la documentazione da consegnare in caso di varianti in corso d’opera alle infrastrutture.
Con il comunicato diramato sul proprio sito web, l’Authority ha spiegato che nella realizzazione delle opere pubbliche, le Stazioni Appaltanti sono tenute a trasmettere, per ciascuna variante in corso d’opera, la relazione del responsabile del procedimento, il quadro comparativo di variante, l’atto di validazione e il provvedimento definitivo di approvazione.
Deve inoltre essere indicato il numero di CIG, codice identificativo di gara, ed essere disponibili ad integrare la documentazione progettuale nel caso in cui gli uffici dell’Autorità lo richiedano.
La documentazione dovrà essere inviata all’indirizzo pec [email protected] entro trenta giorni dall’approvazione delle modifiche al progetto iniziale da parte della Stazione Appaltante. In caso di ricorso alla posta ordinaria, i documenti andranno spediti all’indirizzo: "Autorità Nazionale Anticorruzione - Via di Ripetta, 246 - 00186 Roma."
Per rendere le operazioni più veloci, nell’oggetto bisognerà riportare “Trasmissione all’A.N.AC. delle varianti in corso d’opera ex art.37 del D.L.n.90/2014 - cig.appalto n…”.
Ricordiamo che l’obbligo di comunicazione riguarda le varianti approvate a decorrere dal 25 giugno 2014, data di entrata in vigore del DL 90/2014 che ha soppresso l’Autorità i vigilanza sui Contratti pubblici (AVCP) facendole subentrare l’ANAC.
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Con il comunicato diramato sul proprio sito web, l’Authority ha spiegato che nella realizzazione delle opere pubbliche, le Stazioni Appaltanti sono tenute a trasmettere, per ciascuna variante in corso d’opera, la relazione del responsabile del procedimento, il quadro comparativo di variante, l’atto di validazione e il provvedimento definitivo di approvazione.
Deve inoltre essere indicato il numero di CIG, codice identificativo di gara, ed essere disponibili ad integrare la documentazione progettuale nel caso in cui gli uffici dell’Autorità lo richiedano.
La documentazione dovrà essere inviata all’indirizzo pec [email protected] entro trenta giorni dall’approvazione delle modifiche al progetto iniziale da parte della Stazione Appaltante. In caso di ricorso alla posta ordinaria, i documenti andranno spediti all’indirizzo: "Autorità Nazionale Anticorruzione - Via di Ripetta, 246 - 00186 Roma."
Per rendere le operazioni più veloci, nell’oggetto bisognerà riportare “Trasmissione all’A.N.AC. delle varianti in corso d’opera ex art.37 del D.L.n.90/2014 - cig.appalto n…”.
Ricordiamo che l’obbligo di comunicazione riguarda le varianti approvate a decorrere dal 25 giugno 2014, data di entrata in vigore del DL 90/2014 che ha soppresso l’Autorità i vigilanza sui Contratti pubblici (AVCP) facendole subentrare l’ANAC.
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