Network
Pubblica i tuoi prodotti
In Gazzetta i requisiti delle 35 stazioni appaltanti

In Gazzetta i requisiti delle 35 stazioni appaltanti

Delle attuali 32mila rimarranno quelle che hanno bandito gare per almeno 200 milioni di euro in 3 anni

Vedi Aggiornamento del 15/05/2018
In Gazzetta i requisiti delle 35 stazioni appaltanti
di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 15/05/2018
22/01/2014 - Con la pubblicazione in Gazzetta del DPCM 11 novembre 2014  e del DPCM 14 novembre 2014  inizia il processo di riduzione delle Stazioni Appaltanti dalle circa 32 mila al momento esistenti a 35 su tutto il territorio nazionale.
 
I DPCM, che definiscono i requisiti dei “soggetti aggregatori” e istituiscono il relativo tavolo tecnico, sono stati introdotti dal Decreto Irpef-Spending Review (DL 66/2014) che prevede uno snellimento delle norme e delle procedure per la partecipazione alle gare.
 
Secondo il DPCM 11 novembre 2014 per poter entrare a far parte dei soggetti aggregatori i vari enti (tra cui Città metropolitane, province, associazioni, unioni e i consorzi di enti locali) devono aver avviato procedure per l’acquisizione di beni e servizi per almeno 200 milioni nell'ultimo triennio e comunque con un valore minimo di 50 milioni di euro per ciascun anno.
 
Tra i soggetti aggregatori entreranno di diritto il Consip (la centrale acquisti delle Pubbliche Amministrazioni) e una centrale di committenza per ogni regione; gli altri soggetti che vogliono rientrare nei 35 potranno richiedere l’iscrizione nell’elenco secondo le modalità che l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) specificherà con una sua determinazione. 

Per la valutazione dei soggetti da ammettere, l’ANAC verificherà i requisiti attingendo alle informazioni della Banca Dati nazionale dei contratti pubblici e stilerà una graduatoria tenendo conto del valore degli importi mandati in gara.

La graduatoria con ordine decrescente, dal più alto al più basso valore delle procedure di gara avviate sarà aggiornata entro il 30 settembre 2017 e poi ogni tre anni.
 
Il DPCM 14 novembre 2014 istituisce il tavolo tecnico dei soggetti aggregatori, composto da un rappresentante della presidenza del Consiglio dei ministri, un rappresentante del ministero dell'Economia e i rappresentanti dei soggetti aggregatori.
 
Tra i compiti del tavolo tecnico: la raccolta dei dati sulle previsioni di acquisto di beni e servizi da parte delle Pubbliche Amministrazioni, la pianificazione delle iniziative di acquisto dei soggetti aggregatori, la condivisione delle metodologie a supporto delle attività di aggregazione e centralizzazione, il monitoraggio delle attività e dei risultati dell'aggregazione e centralizzazione degli acquisti, il supporto tecnico ai programmi di razionalizzazione della spesa, la promozione dell’uso di piattaforme informatiche e la collaborazione con i soggetti istituzionali competenti in materia di acquisti pubblici.
 
Nell’ambito del tavolo tecnico sarà costituito un Comitato guida composto da un rappresentante del Consip, un membro del Ministero dell’Economia e delle finanze, un rappresentante del Consiglio dei Ministri e uno dei soggetti aggregatori.
 
Per coadiuvare il Comitato guida sarà istituita una segreteria tecnica composta da dieci figure professionali facenti parte del ministero dell’Economia e di Consip.
 
Per avviare la fase di pianificazione e armonizzazione, entro il 30 settembre di ogni anno, il Comitato guida dovrà indicare gli indirizzi strategici. Entro il 15 ottobre di ogni anno, i soggetti aggregatori dovranno trasmettere alla segreteria tecnica il proprio piano delle iniziative di acquisto aggregato riferito all'anno successivo.

Entro il 30 novembre di ogni anno, il Comitato guida presenterà al tavolo tecnico una proposta di Piano integrato delle iniziative di acquisto aggregato, che dovrà essere approvato entro il 15 dicembre.

Per facilitare la collaborazione e la condivisione  delle competenze e delle esperienze, il Ministero dell'economia e delle finanze ha messo a disposizione sul proprio portale www.acquistinretepa.it la sezione dedicata al Tavolo tecnico che i soggetti aggregatori dovranno utilizzare per rendere noti i resoconti delle attività di monitoraggio.



 
Le più lette