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Ascensori: guida alla scelta e alla progettazione

Ascensori: guida alla scelta e alla progettazione

Una panoramica sui principali collegamenti verticali automatizzati come montacarichi e scale mobili

Vedi Aggiornamento del 01/10/2020
Ascensori: guida alla scelta e alla progettazione
di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 01/10/2020
17/12/2015 - Come cambierebbe la progettazione delle città se non ci fossero collegamenti verticali automatizzati, in particolar modo ascensori? Questi mezzi di collegamento, oltre a semplificare la vita, sono necessari e utili, soprattutto perché permettono agli edifici di una certa altezza di essere accessibili anche da persone con difficoltà motorie.
 
Tuttavia, anche per altezze modeste, l'ascensore è sinonimo di praticità, comfort ed accessibilità per le persone diversamente abili, anziane ma anche per mamme con passeggini. Per questa ragione ascensori o montacarichi, oltre a trovarsi in edifici pubblici o di pubblica utilità e in condomini, spesso possono essere installati anche in case su più livelli.
 
Ovviamente questa tipologia di collegamento varia a seconda del contesto in cui viene inserita; troveremo scale mobili in edifici a carattere commerciale e diverse portate di ascensori a seconda che si tratti di un edificio residenziale di qualche piano o di un grattacelo.
 

Ascensori: la normativa

Sia per l’installazione che per la manutenzione degli ascensori bisogna rispettare delle norme di sicurezza, oltre che le norme edilizie e le leggi urbanistiche in vigore.
 
Un ascensore deve essere progettato ed installato conformemente alle disposizioni della direttiva ascensori 95/16/CE e del DPR 162/1999, nel rispetto dei requisiti essenziali di sicurezza e salute fissati a livello comunitario.
 
L’installatore, dopo aver completato l’installazione dell’ascensore deve rilasciare al proprietario dell’impianto la dichiarazione CE di conformità, in cui sono indicati: il nome e indirizzo dell’installatore; la descrizione dell’ascensore, designazione del tipo o della serie, numero di serie ed ubicazione; l’anno di installazione; tutte le disposizioni pertinenti cui soddisfa l’ascensore.
 
Per poter mettere in esercizio l’impianto, l’art. 12 del DPR 162/99 obbliga il proprietario a predisporre un’apposita comunicazione da inviare al Comune competente per territorio. La comunicazione deve farsi entro 10 giorni dalla data di emissione della dichiarazione di conformità da parte dell’installatore.

Il DPR 162/1999 stabilisce anche che il proprietario o l’amministratore di un edificio sono da considerarsi responsabili della sicurezza dell’impianto e della sua regolare e periodica manutenzione. L’articolo 15 del DPR 162/99 stabilisce infatti l’obbligo per il proprietario di un ascensore di affidare la manutenzione dell’impianto di ascensore “a persona munita di certificato di abilitazione o a ditta specializzata”. E’ quindi vietato mantenere in esercizio un ascensore se non se ne è affidata la manutenzione ad uno dei soggetti abilitati individuati dalla legge.
 
Per una manutenzione dell’ascensore a norma il manutentore deve eseguire due distinte tipologie di attività sull’impianto:
- visite di manutenzione preventiva, finalizzate alla verifica del regolare funzionamento dei principali componenti dell’impianto, in particolare delle porte dei piani e delle serrature, dello stato di conservazione delle funi, nonché per eseguire le operazioni normali di pulizia e di lubrificazione delle parti;
- visite finalizzate alla verifica dell’integrità e dell’efficienza di tutti i dispositivi e dei componenti da cui dipende la sicurezza dell’ascensore (paracadute, funi, sistema di allarme etc.).
 
La verifica dell’integrità dell’ascensore deve essere effettuata tassativamente ogni sei mesi, mentre  le visite di manutenzione preventiva non hanno frequenza minima in  quanto il legislatore specifica che dipende dalle “esigenze dell’impianto”. Il giusto numero di visite dipende dalle caratteristiche tecniche dell’impianto, dal suo stato di conservazione, dalle condizioni e dall’intensità di utilizzo.
 
E’ importante che il manutentore, una volta presa in carico la manutenzione di un impianto, svolga un’accurata ispezione iniziale per valutarne lo stato di conservazione e le caratteristiche tecniche e, una volta verificate le condizioni di utilizzo, metta a punto un programma di manutenzione nel quale indicherà il numero annuo di visite di manutenzione preventiva necessarie per una corretta conservazione dell’ascensore, anche tenendo presenti le eventuali indicazioni riportate nel manuale di uso e manutenzione dell’impianto.
 
Recentemente alla normativa sugli ascensori si è aggiunto il Decreto 101/2015  (in attuazione di quanto previsto dal DPR 8/2015) che aggiorna le procedure per l'apertura di un impianto di elevazione pubblico e stabilisce prove di corretto funzionamento da effettuare ogni giorno e verifiche periodiche con cadenza semestrale.  

Il Decreto 101/2015 stabilisce che ogni ascensore pubblico deve avere un Responsabile d’esercizio che, tra le varie incombenze, dovrà designare il personale preposto alla prove periodiche. Tali prove sono necessarie per accertare le condizioni di efficienza degli organi e degli elementi degli ascensori che permettono la regolarità di esercizio dell'impianto e la sua sicurezza.
 

Ascensori: le tipologie

Esistono vari tipi di ascensori a seconda del loro funzionamento; dai classici ascensori a funi ai più moderni pneumatici senza locale macchine; i diversi modelli si adattano ad ogni esigenza di spazio e portata
 

Ascensori idraulici

Gli ascensori oleodinamici sono la tipologia attualmente più diffusa in Italia, soprattutto negli edifici residenziali dove è possibile raggiungere un buon compromesso tra prezzo e prestazioni. In questa tipologia il movimento dell'ascensore si ottiene mediante il moto di un pistone idraulico collegato ad una centralina dell'olio mediante una tubazione entro cui scorre il fluido in pressione.
 
Gli ascensori oleodinamici necessitano, già in fase progettuale, di un locale macchine adiacente al vano di corsa, destinato ad ospitare la centralina dell'olio ed il quadro di comando; laddove non fosse disponibile un locale dedicato è possibile contenere tutte le apparecchiature meccaniche ed elettroniche necessarie in un apposito armadio.
 
Gli ascensori oleodinamici sono particolarmente indicati per tutti gli edifici dove il traffico e la velocità richieste non siano particolarmente elevati, quali edifici residenziali e commerciali, o laddove sia richiesta una portata elevata come nei montacarichi.
 
Tra i vantaggi: costi contenuti sia per l’installazione che per la manutenzione, portate elevate e ingombro ridotto.
 
Tra gli aspetti da considerare: generalmente non sono molto veloci, ideali per edifici con meno di 5 piani fuori terra, il locale macchine o l'armadio del macchinario possono essere posizionati senza vincoli rispetto al vano di corsa.
 
Un esempio di ascensore idraulico è EASYLIFE di DALDOSS ELEVETRONIC un impianto particolarmente adatto a contesti residenziali, come piccoli edifici o ville, o ad attività commerciali, che permette il superamento delle barriere architettoniche e coniuga il funzionamento all’estetica.
 
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Esistono ascensori idraulici ad alta efficienza come ECOFLUID di MEDIALIFT che dispone della ‘Massa di Bilanciamento’ che permette di ridurre la potenza del motore per far muovere l'ascensore in salita, mentre nella fase di discesa permette alla cabina di muoversi per effetto della gravità, senza bisogno di alimentazione dal motore. Inoltre dispone di una centralina ad alta efficienza energetica che riduce ulteriormente i consumi e migliora il comfort. 
 
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Ascensori elettrici

Gli ascensori elettrici sono azionati da un argano che trasmette il moto alla cabina mediante l'aderenza delle funi; il motore in questa tipologia di impianto deve necessariamente essere posto alla sommità del vano di corsa.
 
In fase progettuale quindi bisogna prevedere il posizionamento del locale del macchinario alla sommità del vano di corsa (spazio destinato ad ospitare l'argano e il quadro di comando). La soletta che delimita l'estremità superiore del vano deve sopportare tutti i carichi derivanti dall'ascensore.
 
Questa tipologia di ascensori è particolarmente indicata per tutti gli edifici dove il traffico e la velocità richieste sono elevate, quali uffici pubblici, alberghi, ospedali, centri direzionali. Solitamente sono equipaggiati con un inverter che permette la regolazione di tutti i parametri della marcia.
 
Tra i vantaggi: corsa e velocità elevate, soluzione fattibile per ogni tipologia di edificio.
 
Aspetti da considerare: laddove è necessario gestire flussi elevati di passeggeri, l'ascensore elettrico rappresenta un’ottima soluzione, generalmente però risulta essere più costoso.
 
Una buona soluzione per la sostituzione di ascensori preesistenti è offerta da Schindler 6300 di SCHINDLER un ascensore “su misura” per la sostituzione di vecchi impianti fino a 20 fermate che  si adatta perfettamente al vano esistente, permettendo di ridurre al minimo le opere murarie per modificare la struttura dell’edificio. Inoltre il suo motore compatto non necessita di locale macchina e può essere installato direttamente in testata.
 
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Un altro esempio di ascensore elettrico è E-Flex di ThyssenKrupp Elevator un ascensore per passeggeri con locale macchina appositamente progettato per offrire la massima flessibilità con consumo energetico ridotto grazie al motore Gearless e all’illuminazione di cabina a LED a spegnimento automatico con ascensore in stand-by.
 
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Ascensori senza locale macchine

Oggi le innovazioni tecnologiche permettono la realizzazione di ascensori senza locale macchina, particolarmente adatti per l’installazione in edifici esistenti con spazi ridotti.
 
Questa tipologia d’impianto quindi non necessita di un locale macchine alla sommità del vano, ma bisogna prevedere l'installazione del quadro di comando all'ultimo piano e dei ganci nel soffitto del vano di corsa.
 
Gli ascensori senza locale macchine sono particolarmente indicati per tutti gli edifici dove il traffico e la velocità richieste sono elevate, e dove non è possibile realizzare un locale macchine alla sommità del vano.
 
Vantaggi: installazioni in edifici esistenti con spazi ridotti.
 
Aspetti da considerare: tutto il peso dell'impianto è scaricato sul fondo dell'edificio, ma alla sommità del vano di corsa è necessario prevedere dei ganci di portata adeguata.
 
Tra gli ascensori senza locale macchine vi è Gen2 Comfort di OTIS un ascensore elettrico, senza locale macchine ad elevato risparmio energetico grazie alla tecnologia a cinghia piatta che consente di ottenere un risparmio energetico superiore fino al 50% rispetto ai sistemi tradizionali e con luci con tecnologia LED a spegnimento automatico.

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Particolarmente adatto agli edifici residenziali anche KONE MONOSPACE 500 di KONE un ascensore con un sistema che permette di ridurre al minimo le vibrazioni, occupando meno spazio nel vano di corsa e assicurando un’ottima efficienza energetica.
 
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Miniascensori

I miniascensori sono la soluzione ideale per le ristrutturazioni in vecchi edifici o le situazioni in cui lo spazio a disposizione è minimo e la portata non è particolarmente elevata, come ad esempio in case private o in piccoli edifici.
 
Poiché spesso vengono utilizzati per superare le barriere architettoniche beneficiano degli sgravi fiscali legati all’accessibilità, come dell'IVA al 4% per l’acquisto.
 
Tra i vantaggi: versatili, con ingombro ridotto, spesso non prevede la presenza di fossa e di testata e consentono di usufruire della corrente domestica 230V - monofase.

Aspetti da considerare: bassa velocità (infatti la principale differenza tra i miniascensori e gli ascensori è la velocità: fino a 0,15 m/s i primi, oltre 0,15 m/s i secondi).
 
Tra i miniascensori c’è DOMUSLIFT XS - EXTRASMALL di IGV GROUP, un ascensore molto compatto, concepita per spazi molto stretti e che consente il suo inserimento in qualsiasi vano scala, grazie alle sue dimensioni esterne minime. L’ingombro parte da soli 65 x 91 cm.
 
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Un altro esempio è offerto da MiniLift di CEAM, un miniascensore idraulico che permette di superare le barriere architettoniche con minimi ingombri (la fossa è di soli 130 mm, le testata 2500 mm) consentendo consumi molto ridotti grazie all'allacciamento alla rete elettrica tramite una normale presa di corrente a 230 V monofase.

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Per superare piccoli dislivelli c’è domoSTEP di AREALIFT, un minielevatore compatto per il superamento di barriere architettoniche e dislivelli inferiori a 1 metro che prevede tempi di installazione ridotti e non richiede opere murarie.
 
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Ascensori panoramici

Gli ascensori panoramici si sono diffusi negli ultimi anni soprattutto in uffici e centri commerciali, ma anche in quei condomini dove non è stato possibile ricavare uno spazio all’interno. La loro caratteristica principale sono le pareti e le porte realizzate in cristallo e l’attenzione per il design.
 
Un esempio di questa tipologia è l’Ascensore panoramico di ELFER che può avere un azionamento sia elettrico a funi, sia idraulico a pistone e può essere concepito come impianto simplex o come batteria di due o più ascensori con manovre collettive complete.
 
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Un altro esempio è offerto da KONE Alta di KONE la linea di ascensori per grattacieli che garantisce altissime prestazioni e massima velocità di smistamento del traffico, comfort di marcia, affidabilità, risparmio energetico.
 
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Ascensori per edifici pubblici

Per elevate portate o in edifici con alto traffico di visitatori, come centri commerciali ad alta affluenza, ospedali o alberghi, è importante optare per ascensori di servizio extra-large con un sistema meccanico robusto e affidabile.
 
A seconda delle esigenze, questa tipologia può essere a trazione elettro-meccanica o elettroidraulica.
 
Un esempio per edifici non residenziali è offerto da Gen2 Premier di OTIS, un ascensore con azionamento elettrico, senza locale macchine e ad elevato risparmio energetico, che permette una corsa silenziosa e confortevole, grazie alla combinazione della tecnologia a cinghia piatta di OTIS, rulli a basso attrito, macchina compatta gearless.
 
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Particolarmente adatta per uffici, hotel, ospedali, centri commerciali e grandi strutture pubbliche è Schindler 5500 progettato per essere flessibile e adattabile con una portata da 630 kg a 2500 kg e velocità da 1.0 m/s a 3.0 m/s. 
 
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Collegamenti verticali automatizzati: tutte le tipologie

In alcuni casi è necessario avere portate molto elevate, come nelle officine meccaniche, più per il trasporto di mezzi o strumenti che per le persone, così si potrebbe optare per montacarichi.
 
Negli edifici terziari e nelle grandi infrastrutture, come aeroporti, stazioni ferroviarie e metropolitane, oltre agli ascensori assumono importanza rilevante anche scale mobili e tappeti mobili, che consentono di accorciare i tempi di percorrenza a piedi.
 

Montacarichi

I montacarichi sono impianti di collegamento verticale che devono rispondere a particolari esigenze come la robustezza e la funzionalità.
 
Un esempio è M2-M2S di GREEN PARK, montacarichi che coprono una vasta gamma di esigenze: sia piccoli percorsi verticali, con soluzioni a pantografo, sia percorsi più alti con trazione a pistoni laterali. La loro installazione può avvenire sia in vano proprio, che con sbarco all'aperto con un coperchio che protegge il vano di corsa. 
 
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Una soluzione particolarmente adatta per centri commerciali, ospedali e industrie, è SCHINDLER 2600 di SCHINDLERin grado di trasportare in modo sicuro carichi molto pesanti con grande velocità. A seconda delle esigenze ci sono anche modelli progettati per poter gestire qualsiasi dimensione di letto o barella e per lasciare spazio sufficiente agli accompagnatori negli ospedali o per carrelli della spesa in centri commerciali. Le portate infatti possono andare da 13 a 83 persone.

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Un altro esempio è offerto da AX di Armo, un montacarichi a singolo pantografo con portata fino a 22.000 Kg e con centralina interna o esterna alla struttura.

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Scale mobili

Le scale mobili sono un mezzo flessibile e pratico, soprattutto in centri commerciali, aereoporti e stazioni, che migliorano la fruibilità degli edifici e garantiscono un'ampia capacità di trasporto, consentendo la movimentazione sicura di un considerevole flusso di persone con bagagli anche ingombranti.
 
Nella scelta di un’adeguata scala mobile è importate considerare la rapidità del movimento e il massimo dislivello superabile.

Un esempio è VELINO di ThyssenKrupp Elevator, una scala mobile caratterizzata da stabilità, robustezza e funzionalità e che garantisce un ciclo di vita molto lungo e un adeguato risparmio energetico.  
 
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Tappeti mobili

I tappeti mobili permettono una movimentazione di mezzi e bagagli possono essere orizzontali o inclinati; a differenza delle scale mobili la superficie in movimento è sempre piana e di conseguenza maggiormente accessibile.
 
Tra i tappeti mobili inclinati c’è KONE TRAVELMASTER 115 di KONE, soluzione affidabile e duratura per persone e carrelli di merci.
 
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Tra i tappeti mobili orizzontali c’è 610 NPT di OTIS, prodotto sicuro, durevole ed affidabile per stazioni ferroviarie e metropolitane, aeroporti, poli fieristici e percorsi meccanizzati sia in configurazioni per interni sia per esterni.
 
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Montascale

Inoltre, particolarmente importante per l'accessibilità ai sensi della Legge 13/89, le strutture elevatrici per piccoli dislivelli, come i montascale e le piattaforme elevatrici, consentono di superare ostacoli come i gradini per consentire alle persone con difficoltà motorie l'accesso agli edifici.
 
Particolarmente adatta per soluzioni domestiche è ELBA di Vimec, un servoscala con poltroncina a guida curva con pendenze fisse o variabili, pratico e confortevole anche per le scale più impegnative.
 
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Tra i montascale a pedana c’è il Montascale di CEAM, che consente di superare qualunque rampa di scale, garantendo la massima sicurezza (sensori di sicurezza) e il minimo ingombro ed impatto sull’edificio ove vengono installati.
 
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