
Scuole innovative, a breve il concorso di idee
LAVORI PUBBLICI
Scuole innovative, a breve il concorso di idee
Laura Galimberti: pronto il decreto che ripartisce tra le Regioni 230 milioni di euro aggiuntivi per interventi con Mutui Bei
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del 06/05/2016

29/04/2016 - È in arrivo il concorso nazionale per la realizzazione di cinquanta scuole innovative. “Ci sarà un concorso di architettura per professionisti italiani e stranieri su tutto il territorio italiano con una cinquantina di siti. Le aree vengono segnalate dalle Regioni. Sarà una grande sfida dal punto vista dello studio tipologico e della ricerca architettonica”.
Lo ha reso noto Laura Galimberti, responsabile della Struttura di Missione per l’edilizia scolastica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, intervenuta in audizione in Commissione Cultura alla Camera.
Si tratta del concorso di idee previsto da La Buona Scuola (Legge 107/2015). Dopo la pubblicazione dello schema di bando, che ha definito come dovranno essere le scuole e quali premi ci sono in palio, i progettisti sono in attesa da ottobre delle date a partire dalle quali potranno presentare le proposte.
Gli istituti dovranno essere innovativi da un punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica, ma anche ripensare gli spazi, favorendo l’apprendimento e l’apertura al territorio. Le aree su cui potranno sorgere queste scuole sono state individuate dalle Regioni, che le hanno poi proposte al Ministero dell’Istruzione (Miur).
In questi edifici di nuova costruzione, ha sottolineato Laura Galimberti, i principi dell’architettura si coniugano con quelli della pedagogia perché “l’edificio stesso deve diventare un educatore”. Lo scorso ottobre, infatti, l’architetto e senatore a vita Renzo Piano ha reso noto un prototipo di scuola del futuro, ideato in collaborazione con il pedagogista Franco Lorenzoni e lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet, che potrà fungere da ispirazione per i partecipanti.
Con il Decreto Mutui è stato chiesto agli Enti locali di presentare i progetti, alle Regioni di predisporre la pianificazione triennale in materia di edilizia scolastica e di contrarre i mutui volti al finanziamento dei progetti raccolti. Lo Stato si è invece fatto carico degli oneri dei mutui permettendo agli Enti Locali l’accesso ad un finanziamento a fondo perduto. Per provvedere al finanziamento dei primi interventi della programmazione triennale, lo Stato ha stanziato 40 milioni di euro annui per 30 anni.
La Banca Europea degli Investimenti (BEI) ha messo a disposizione 905 milioni di euro. Al momento sono già stati finanziati i primi 1215 interventi per un importo di 739 milioni di euro. La legge su “La Buona Scuola” ha portato da 40 a 50 milioni i contributi pluriennali e ha dato agli istituti di Alta Formazione Artistica Musicale e coreutica la possibilità di stipulare mutui nel limite di 4 milioni di euro annui. Questo significa che ci sono 230 milioni di euro in più per gli Enti locali e il Governo ha già predisposto il decreto per la loro ripartizione tra le Regioni. Il testo è ora all’esame della Corte dei Conti.
Ieri è stato inoltre firmato il decreto #Sbloccascuole ed è stato diffuso l’elenco degli edifici coinvolti dall’operazione, che ha liberato dai vincoli di bilancio 480 milioni di euro.
Con l’operazione #Scuolenuove i Comuni hanno ottenuto lo sblocco del patto di stabilità per 244 milioni. In totale sono stati richiesti e stanziati 233 milioni che hanno reso possibile l’avvio di 750 interventi, 560 dei quali risultano essere conclusi. Dal patto di stabilità di Province e Città metropolitane sono stati liberati 50 milioni di euro per ciascuna della annualità 2015 e 2016. In tutto sono stati avviati 389 interventi di cui 159 risultano essere conclusi.
Grazie allo stanziamento di fondi Inail saranno poi possibili 77 nuove edificazioni e 28 ristrutturazioni di edifici scolastici. L’Inail si farà carico dei costi dell'operazione richiedendo alle Amministrazioni di corrispondere, a lavori ultimati, un canone agevolato pari al 3% del costo complessivo dell’opera di cui acquisisce la proprietà.
Altri 350 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo Kyoto daranno agli Enti locali la possibilità di contrarre mutui a tasso agevolato pari allo 0,25% avvalendosi di Cassa e Depositi e Prestiti, per finanziare interventi per il miglioramento di almeno due classi di efficienza energetica negli edifici scolastici. In tutto i progetti ammissibili hanno assorbito circa 100 milioni di euro. Il Ministero dell’Ambiente ha quindi riaperto il bando. L’importo massimo finanziabile per singolo edificio non può superare i 2 milioni di euro, mentre la durata massima del finanziamento non può essere superiore ai 20 anni.
La coordinatrice Galimberti ha infine ricordato che per le indagini diagnostiche è stata autorizzata la spesa di 40 milioni di euro. Per le indagini relative agli elementi non strutturali l’importo massimo di contributo è pari a 4mila euro per le scuole del primo ciclo e a 6mila euro per quelle del secondo ciclo. Per le indagini relative invece agli elementi strutturali l’importo massimo di contributo è pari a 7mila euro per le scuole del primo ciclo e a 9mila per le scuole del secondo ciclo. Sono stati ammessi al finanziamento 7.304 edifici scolastici per una spesa complessiva di oltre 36 milioni di euro. Le risorse non assegnate come previste dal decreto verranno successivamente redistribuite.
Lo ha reso noto Laura Galimberti, responsabile della Struttura di Missione per l’edilizia scolastica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, intervenuta in audizione in Commissione Cultura alla Camera.
Si tratta del concorso di idee previsto da La Buona Scuola (Legge 107/2015). Dopo la pubblicazione dello schema di bando, che ha definito come dovranno essere le scuole e quali premi ci sono in palio, i progettisti sono in attesa da ottobre delle date a partire dalle quali potranno presentare le proposte.
Concorso di idee per la realizzazione di scuole innovative
L’iniziativa, come ricordato da Laura Galimberti, può contare su 350 milioni di euro messi a disposizione dall’Inail per la costruzione degli edifici. Sono invece a carico degli Enti locali le spese per le indagini preliminari, la progettazione, gli arredi, gli allestimenti e le attrezzature per la didattica, l’eventuale demolizione di fabbricati, la bonifica dell’area, la collocazione temporanea degli alunni durante i lavori.Gli istituti dovranno essere innovativi da un punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica, ma anche ripensare gli spazi, favorendo l’apprendimento e l’apertura al territorio. Le aree su cui potranno sorgere queste scuole sono state individuate dalle Regioni, che le hanno poi proposte al Ministero dell’Istruzione (Miur).
In questi edifici di nuova costruzione, ha sottolineato Laura Galimberti, i principi dell’architettura si coniugano con quelli della pedagogia perché “l’edificio stesso deve diventare un educatore”. Lo scorso ottobre, infatti, l’architetto e senatore a vita Renzo Piano ha reso noto un prototipo di scuola del futuro, ideato in collaborazione con il pedagogista Franco Lorenzoni e lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet, che potrà fungere da ispirazione per i partecipanti.
Edilizia scolastica, le altre iniziative in campo
Laura Galimberti ha espresso anche la necessità di rinnovare il patrimonio scolastico esistente, soprattutto quello costruito negli anni ’60 e ’70 “quando si è costruito in povertà di risorse, anche con l'utilizzo di materiali e tecnologie inadeguati”. Per questo ha fatto il punto della situazione su tutti gli interventi di edilizia scolastica avviati dal Governo per la riqualificazione del patrimonio esistente.Con il Decreto Mutui è stato chiesto agli Enti locali di presentare i progetti, alle Regioni di predisporre la pianificazione triennale in materia di edilizia scolastica e di contrarre i mutui volti al finanziamento dei progetti raccolti. Lo Stato si è invece fatto carico degli oneri dei mutui permettendo agli Enti Locali l’accesso ad un finanziamento a fondo perduto. Per provvedere al finanziamento dei primi interventi della programmazione triennale, lo Stato ha stanziato 40 milioni di euro annui per 30 anni.
La Banca Europea degli Investimenti (BEI) ha messo a disposizione 905 milioni di euro. Al momento sono già stati finanziati i primi 1215 interventi per un importo di 739 milioni di euro. La legge su “La Buona Scuola” ha portato da 40 a 50 milioni i contributi pluriennali e ha dato agli istituti di Alta Formazione Artistica Musicale e coreutica la possibilità di stipulare mutui nel limite di 4 milioni di euro annui. Questo significa che ci sono 230 milioni di euro in più per gli Enti locali e il Governo ha già predisposto il decreto per la loro ripartizione tra le Regioni. Il testo è ora all’esame della Corte dei Conti.
Ieri è stato inoltre firmato il decreto #Sbloccascuole ed è stato diffuso l’elenco degli edifici coinvolti dall’operazione, che ha liberato dai vincoli di bilancio 480 milioni di euro.
Con l’operazione #Scuolenuove i Comuni hanno ottenuto lo sblocco del patto di stabilità per 244 milioni. In totale sono stati richiesti e stanziati 233 milioni che hanno reso possibile l’avvio di 750 interventi, 560 dei quali risultano essere conclusi. Dal patto di stabilità di Province e Città metropolitane sono stati liberati 50 milioni di euro per ciascuna della annualità 2015 e 2016. In tutto sono stati avviati 389 interventi di cui 159 risultano essere conclusi.
Grazie allo stanziamento di fondi Inail saranno poi possibili 77 nuove edificazioni e 28 ristrutturazioni di edifici scolastici. L’Inail si farà carico dei costi dell'operazione richiedendo alle Amministrazioni di corrispondere, a lavori ultimati, un canone agevolato pari al 3% del costo complessivo dell’opera di cui acquisisce la proprietà.
Altri 350 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo Kyoto daranno agli Enti locali la possibilità di contrarre mutui a tasso agevolato pari allo 0,25% avvalendosi di Cassa e Depositi e Prestiti, per finanziare interventi per il miglioramento di almeno due classi di efficienza energetica negli edifici scolastici. In tutto i progetti ammissibili hanno assorbito circa 100 milioni di euro. Il Ministero dell’Ambiente ha quindi riaperto il bando. L’importo massimo finanziabile per singolo edificio non può superare i 2 milioni di euro, mentre la durata massima del finanziamento non può essere superiore ai 20 anni.
La coordinatrice Galimberti ha infine ricordato che per le indagini diagnostiche è stata autorizzata la spesa di 40 milioni di euro. Per le indagini relative agli elementi non strutturali l’importo massimo di contributo è pari a 4mila euro per le scuole del primo ciclo e a 6mila euro per quelle del secondo ciclo. Per le indagini relative invece agli elementi strutturali l’importo massimo di contributo è pari a 7mila euro per le scuole del primo ciclo e a 9mila per le scuole del secondo ciclo. Sono stati ammessi al finanziamento 7.304 edifici scolastici per una spesa complessiva di oltre 36 milioni di euro. Le risorse non assegnate come previste dal decreto verranno successivamente redistribuite.