22/04/2016 - Affidare le consulenze tecniche a supporto dei magistrati solo a professionisti iscritti all’albo professionale e prevedere una rotazione degli incarichi per agevolare i giovani.
Ecco alcune delle proposte avanzate dalla
Rete delle Professioni Tecniche (RPT) in occasione del convegno “Iscrizione del consulente tecnico agli albi professionali: garanzia di Giustizia più efficiente”, tenutosi il 19 aprile scorso a Roma nell’ambito del “Salone della Giustizia”.
Per l’occasione RTP ha presentato il
Position Paper sul tema dei consulenti tecnici con una serie di proposte atte a definire i nuovi
principi generali per l’affidamento di incarichi professionali agli ausiliari del giudice (consulenti tecnici nel giudizio civile, esperti nominati dal giudice, periti del giudice e consulenti del pubblico ministero).
Consulenze tecniche: solo a professionisti iscritti all’albo
Il primo principio evidenziato da RPT è il rafforzamento
dell’obbligo d’iscrizione ad un albo o registro professionale, al fine di garantire un adeguato livello di professionalità. In tal modo si potrebbe
tutelare maggiormente il cliente, considerando l’obbligo degli iscritti all’aggiornamento professionale e alla sottoscrizione di un'assicurazione professionale.
Consulenze tecniche: rotazione degli incarichi
I Professionisti Tecnici chiedono anche che gli
elenchi degli ausiliari siano costantemente
aggiornati e suddivisi per macro-aree di riferimento. Bisogna inoltre introdurre maggiori garanzie di trasparenza nel conferimento degli incarichi attraverso
un’equa rotazione e distribuzione degli stessi, con particolare attenzione per i giovani professionisti.
Professionisti tecnici: valorizzarne il contributo nei procedimenti giuridici
Oltre a questo, la Rete propone di valorizzare il contributo dei professionisti tecnici nei procedimenti giurisdizionali attraverso
l’istituzione di sezioni specializzate, a composizione mista, per la risoluzione di
giudizi di natura tecnico-scientifica che prevedano anche la partecipazione di esperti in materia.
Allo stesso modo, nei giudizi aventi ad oggetto temi di natura tecnico-scientifica, la Rete propone
l’integrazione della giuria popolare con professionisti dell’area tecnica.
Infine, chiede che vengano
aggiornati i compensi degli ausiliari del giudice (
CTU), penalizzati dal mancato adeguamento degli onorari di periti e consulenti tecnici.