
Scia 2, vita più semplice per i progettisti?
NORMATIVA
Scia 2, vita più semplice per i progettisti?
Consulenza gratuita dai Comuni, glossario unico delle opere edilizie e meno titoli abilitativi. Le Regioni si adegueranno entro giugno 2017
Vedi Aggiornamento
del 09/04/2018

30/11/2016 - I Comuni dovranno aiutare gratis chi chiede una consulenza prima di presentare il titolo abilitativo. È una delle novità contenute nel decreto “Scia 2” (D.lgs. 222/2016) che entrerà in vigore l’11 dicembre 2016.
Oltre alla tabella, che in corrispondenza dell’intervento da realizzare riporta il titolo abilitativo necessario e la procedura da seguire, il testo contiene una serie di novità pensate per semplificare la vita dei progettisti.
Questo significa che i tecnici incaricati di elaborare un progetto potranno preventivamente chiedere al Comune un’interpretazione delle norme vigenti, in modo da non incorrere in bocciature e divieti successivi.
Una volta ottenuta la risposta dagli uffici preposti, i progettisti dovrebbero poter presentare la Scia e avviare i lavori senza temere che il cantiere venga fermato.
Sarà il Ministero delle Infrastrutture ad occuparsi della sua redazione. Il testo dovrebbe essere pronto entro il 9 febbraio 2017, cioè sessanta giorni dall’entrata in vigore del decreto “Scia 2”.
Restano quindi in piedi cinque procedure: l’attività di edilizia libera, per cui non servono comunicazioni, la Comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila), il permesso di costruire, la Scia e la Scia alternativa al permesso di costruire.
I progettisti dovrebbero quindi orientarsi meglio e con più facilità tra le procedure per la realizzazione dei diversi lavori.
Oltre alla tabella, che in corrispondenza dell’intervento da realizzare riporta il titolo abilitativo necessario e la procedura da seguire, il testo contiene una serie di novità pensate per semplificare la vita dei progettisti.
Consulenza gratuita pre-Scia
Il testo stabilisce che i Comuni forniranno gratuitamente la necessaria attività di consulenza funzionale all’istruttoria. L’unico pagamento dovuto saranno i diritti di segreteria.Questo significa che i tecnici incaricati di elaborare un progetto potranno preventivamente chiedere al Comune un’interpretazione delle norme vigenti, in modo da non incorrere in bocciature e divieti successivi.
Una volta ottenuta la risposta dagli uffici preposti, i progettisti dovrebbero poter presentare la Scia e avviare i lavori senza temere che il cantiere venga fermato.
Glossario unico
Per uniformare al massimo la normativa edilizia è prevista l’emanazione del glossario unico delle principali opere edilizie e delle categorie di intervento a cui appartengono. Il glossario sarà facilmente consultabile anche dai non addetti ai lavori.Sarà il Ministero delle Infrastrutture ad occuparsi della sua redazione. Il testo dovrebbe essere pronto entro il 9 febbraio 2017, cioè sessanta giorni dall’entrata in vigore del decreto “Scia 2”.
Riduzione dei titoli abilitativi
Il decreto “Scia 2” interviene in modo pesante sul testo Unico dell’Edilizia (Dpr 380/2001). Vengono cancellate la Denuncia di inizio attività (Dia) e la Comunicazione di inizio lavori (Cil).Restano quindi in piedi cinque procedure: l’attività di edilizia libera, per cui non servono comunicazioni, la Comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila), il permesso di costruire, la Scia e la Scia alternativa al permesso di costruire.
I progettisti dovrebbero quindi orientarsi meglio e con più facilità tra le procedure per la realizzazione dei diversi lavori.