
Affidamenti senza gara, ok alle linee guida Anac sui servizi infungibili
LAVORI PUBBLICI
Affidamenti senza gara, ok alle linee guida Anac sui servizi infungibili
Consiglio di Stato: ‘necessario un monitoraggio, dal 2014 al 2016 le procedure negoziate sembrano aumentate di 5 miliardi di euro’
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del 19/10/2017

21/07/2017 - Via libera alle nuove regole sugli affidamenti senza gara motivati dalla presenza di “servizi infungibili”. Il Consiglio di Stato ha espresso parere positivo sulle linee guida Anac attuative del Codice Appalti (D.lgs. 50/2016). Le nuove linee guida riprendono in parte i contenuti proposti lo scorso anno, bloccati dai giudici perché le consultazioni erano partite quando era ancora in vita il vecchio Codice Appalti.
Il punto fondamentale, affrontato nelle linee guida, è capire quando ricorrono davvero questi presupposti e quando, invece, l’Amministrazione cerca di eludere la concorrenza o non sa riconoscere i casi specifici. Su questo punto il Consiglio di Stato ha sollecitato l’Anac ad effettuare un attento monitoraggio sul rispetto delle regole.
Per evitare questa situazione, le linee guida suggeriscono alle Amministrazioni la corretta programmazione dei propri fabbisogni, consultazioni sulle condizioni del mercato e considerazioni preliminari sul costo del ciclo di vita del prodotto.
I servizi infungibili
Le linee guida regolano i casi in cui le Amministrazioni non bandiscono una gara perché alcuni prodotti (ad esempio i software) sono coperti da copyright e non esistono concorrenti oppure perché, come accade a volte nelle manutenzioni, il passaggio da un operatore all’altro comporterebbe costi eccessivi.Il punto fondamentale, affrontato nelle linee guida, è capire quando ricorrono davvero questi presupposti e quando, invece, l’Amministrazione cerca di eludere la concorrenza o non sa riconoscere i casi specifici. Su questo punto il Consiglio di Stato ha sollecitato l’Anac ad effettuare un attento monitoraggio sul rispetto delle regole.
Non basta la natura tecnica o intellettuale del servizio
Nelle linee guida l’Anac spiega che le Amministrazioni non possono semplicemente “invocare ragioni di natura tecnica o afferenti la tutela di diritti di proprietà intellettuale”, ma bisogna dimostrare che “non esistono altri operatori economici o soluzioni alternative ragionevoli e l'assenza di concorrenza non è il risultato di una limitazione artificiale dei parametri dell'appalto”.Deroghe al Codice Appalti solo in presenza di lock-in
Per usare in modo legittimo le deroghe concesse dal Codice Appalti bisogna accertare la presenza del “lock-in” che si verifica quando l'amministrazione non può cambiare facilmente fornitore alla scadenza del periodo contrattuale perché non sono disponibili le informazioni essenziali sul sistema che consentirebbero a un nuovo fornitore di subentrare al precedente in modo efficiente.Per evitare questa situazione, le linee guida suggeriscono alle Amministrazioni la corretta programmazione dei propri fabbisogni, consultazioni sulle condizioni del mercato e considerazioni preliminari sul costo del ciclo di vita del prodotto.