
Ciclovie turistiche, al via il piano da 161,8 milioni di euro
LAVORI PUBBLICI
Ciclovie turistiche, al via il piano da 161,8 milioni di euro
In Gazzetta Ufficiale il decreto per i 10 percorsi nazionali. Progetti di fattibilità tecnico-economica entro il 2020
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del 09/12/2021

25/01/2019 - Parte la fase operativa che porterà alla progettazione e alla realizzazione delle 10 ciclovie nazionali legate al turismo sostenibile.
È stato, infatti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 29 novembre 2018 che sancisce i tempi e le modalità del finanziamento e ripartisce le risorse relative al programma delle ciclovie turistiche.
1. Venezia-Torino (Ven-To);
2. del Sole;
3. dell’Acquedotto Pugliese;
4. Grande Raccordo Anulare delle Biciclette (GRAB) di Roma;
5. della Sardegna;
6. della Magna Grecia;
7. del Garda;
8. Adriatica;
9. Tirrenica;
10. Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia (TriLiVe).
Con successivi decreti saranno ripartiti i 200 milioni di euro relativi alle annualità dal 2020 al 2024.
In allegato al decreto ci sono anche i requisiti di pianificazione e gli standard tecnici di progettazione per la realizzazione del sistema nazionale delle ciclovie turistiche: le Regioni capofila dovranno seguirli per completare il progetto di fattibilità tecnico-economica della Ciclovia entro il 31 dicembre 2020 (il termine nelle bozze era il 31 dicembre 2019 mentre il testo ufficiale lo fa slittare di un anno).
Infine, il provvedimento costituisce un tavolo permanente di monitoraggio per la verifica del raggiungimento degli obiettivi.
- l’attrattività, che comprende la qualità architettonica e paesaggistica;
- la sicurezza, come la protezione dal traffico motorizzato e le caratteristiche geometriche delle piste;
- la percorribilità, come la pendenza longitudinale, il fondo viabile, la linearità e la visibilità;
- la segnaletica;
- i servizi (area di sosta biciclette, noleggio, tecnologie smart ecc).
Ad esempio, il provvedimento prescrive che le ciclovie siano progettate in modo differenziato in funzione delle diverse tipologie (in sede propria o con tratti in cui la circolazione delle biciclette e dei veicoli motorizzati sia in promiscuo).
È stato, infatti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DM 29 novembre 2018 che sancisce i tempi e le modalità del finanziamento e ripartisce le risorse relative al programma delle ciclovie turistiche.
Ciclovie turistiche, 161,8 milioni di euro per il 2016-2019
Il decreto ripartisce 161,8 milioni di euro relativi alle annualità dal 2016 al 2019 per i progetti di fattibilità tecnica ed economica e per le successive fasi di progettazione delle 10 ciclovie turistiche previste dal sistema nazionale:1. Venezia-Torino (Ven-To);
2. del Sole;
3. dell’Acquedotto Pugliese;
4. Grande Raccordo Anulare delle Biciclette (GRAB) di Roma;
5. della Sardegna;
6. della Magna Grecia;
7. del Garda;
8. Adriatica;
9. Tirrenica;
10. Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia (TriLiVe).
Con successivi decreti saranno ripartiti i 200 milioni di euro relativi alle annualità dal 2020 al 2024.
Ciclovie nazionali: modalità e tempi di attuazione
Il decreto contiene lo schema di accordo di programma che le Regioni capofila di ciascun progetto dovranno sottoscrivere entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto, aggiornando eventualmente il protocollo già siglato.In allegato al decreto ci sono anche i requisiti di pianificazione e gli standard tecnici di progettazione per la realizzazione del sistema nazionale delle ciclovie turistiche: le Regioni capofila dovranno seguirli per completare il progetto di fattibilità tecnico-economica della Ciclovia entro il 31 dicembre 2020 (il termine nelle bozze era il 31 dicembre 2019 mentre il testo ufficiale lo fa slittare di un anno).
Infine, il provvedimento costituisce un tavolo permanente di monitoraggio per la verifica del raggiungimento degli obiettivi.
Ciclovie: gli standard tecnici di progettazione
Tra gli standard tecnici di progettazione indicati nel decreto ci sono:- l’attrattività, che comprende la qualità architettonica e paesaggistica;
- la sicurezza, come la protezione dal traffico motorizzato e le caratteristiche geometriche delle piste;
- la percorribilità, come la pendenza longitudinale, il fondo viabile, la linearità e la visibilità;
- la segnaletica;
- i servizi (area di sosta biciclette, noleggio, tecnologie smart ecc).
Ad esempio, il provvedimento prescrive che le ciclovie siano progettate in modo differenziato in funzione delle diverse tipologie (in sede propria o con tratti in cui la circolazione delle biciclette e dei veicoli motorizzati sia in promiscuo).