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Sblocca Cantieri, dal Consiglio dei Ministri il via libera-bis

Sblocca Cantieri, dal Consiglio dei Ministri il via libera-bis

Appalto integrato, incentivo 2% ai progettisti della PA, innalzamento al 50% del limite per il subappalto

Vedi Aggiornamento del 06/05/2019
Sblocca Cantieri, dal Consiglio dei Ministri il via libera-bis
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 06/05/2019
18/04/2019 - Ritorno all’appalto integrato, liberalizzazione parziale del subappalto e semplificazione degli interventi nelle zone sismiche. Dopo un mese di attesa, l’annuncio di una imminente pubblicazione e il richiamo del Quirinale si sblocca lo Sblocca cantieri. Il testo è tornato sul tavolo del Consiglio dei Ministri, che da Reggio Calabria ha dato il via libera al decreto, ed è stato pubblicato in tempo record in Gazzetta Ufficiale.
 

Modifiche urgenti al Codice Appalti

Sul fronte delle gare, la semplificazione passa per le richieste avanzate più volte dai costruttori, cioè reintroduzione dell'appalto integrato, che sarà consentito per due anni, e innalzamento del tetto al subappalto dal 30% al 50%, senza l’obbligo di indicare la terna di subappaltatori
 
Prevista la reintroduzione dell’incentivo del 2% per la progettazione interna alla Pubblica Amministrazione, mentre l Codice del 2016 aveva limitato l’incentivo alle attività di programmazione e controllo.

Sarà inoltre possibile utilizzare il massimo ribasso fino alla soglia europea di 5,5 milioni di euro. L’affidamento diretto previa consultazione, ove esistenti, di almeno tre operatori economici sarà consentito nei lavori fino a 200mila euro. Nei lavori di importo superiore a 200mila euro bisognerà ricorrere alle gare.

Si tornerà al regolamento attuativo unico del Codice Apaplti (D.lgs 50/2016). Fino all’approvazione del regolamento, che dovrà avvenire entro 180 giorni dall’entrata in vigore della norma Sblocca cantieri, resteranno in vita le linee guida Anac e i decreti ministeriali finora adottati. 

Interodotta la possibilità, per le stazioni appaltanti, in caso di indisponibilità di esperti iscritti nell’albo tenuto dall’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), di nominare la commissione di gara anche solo parzialmente.

Per lo sblocco della realizzazione di alcune opere pubbliche ritenute strategiche, il decreto prevede la nomina di commissari straordinari o l’esercizio di poteri sostitutivi.
 

Interventi nelle zone sismiche

Il decreto snellisce le procedure di presentazione e deposito delle pratiche edilizie e il contenuto minimo dei progetti previste dal Testo Unico dell'edilizia (Dpr 380/2001), e semplifica la disciplina degli interventi nelle zone colpite da eventi sismici, con l’introduzione di un regime autorizzatorio differenziato a seconda che si tratti di interventi considerati “rilevanti”, di “minore rilevanza” o “privi di rilevanza” e prevede ulteriori disposizioni urgenti per il potenziamento del Sistema Nazionale della Protezione Civile, attraverso servizi di allarme pubblico volti alla prevenzione delle calamità e alla tutela della vita umana.

Sono state poi dettate specifiche norme relative all’erogazione degli indennizzi a cittadini e imprese che stiano subendo disagi a causa del cantiere per la ricostruzione dell’ex ponte Morandi a Genova, nonché per le zone simiche.
 
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