
Sblocca Cantieri, ok ‘salvo intese’ alle modifiche urgenti al Codice Appalti
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NORMATIVA
Sblocca Cantieri, ok ‘salvo intese’ alle modifiche urgenti al Codice Appalti
Avviato in CdM anche l’esame del decreto Tria per la crescita
Vedi Aggiornamento
del 06/05/2019

Vedi Aggiornamento del 06/05/2019
21/03/2019 - Più vicine le modifiche urgenti al Codice Appalti. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla bozza di decreto “Sblocca Cantieri” e le novità annunciate nei giorni scorsi dovrebbero essere confermate.
Il condizionale è d’obbligo. L’approvazione è infatti avvenuta con la formula “salvo intese”. Questo significa che il testo non è blindato, ma che potrebbe essere ulteriormente rivisto man mano che andrà avanti il dialogo interno al Governo.
I ritocchi al Codice Appalti sembrano però definitivi. Nella bozza, lo ricordiamo, c’è anche la razionalizzazione degli interventi in zona sismica. Durante la riunione del CdM è stato inoltre avviato l’esame del decreto per la crescita, il rilancio degli investimenti e l’innovazione.
I lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria che non prevedono il rinnovo o la sostituzione di parti strutturali potranno essere affidati sulla base del progetto definitivo.
I professionisti che hanno realizzato il progetto di un’opera da porre a base di gara potranno partecipare alla gara per l’affidamento dei lavori a condizione che adottino adeguate misure per non falsare la concorrenza.
In caso di appalto integrato sarà previsto il pagamento diretto dei progettisti.
Prevista la reintroduzione dell’incentivo del 2% per la progettazione interna alla Pubblica Amministrazione. Il Codice del 2016 aveva limitato l’incentivo alle attività di programmazione e controllo.
Come chiesto dalla Commissione Europea, saranno introdotte correzioni per evitare che il frazionamento delle gare in lotti si traduca in un metodo per aggirare la normativa ed evitare le procedure ordinarie.
Il testo stabilizza le modifiche transitorie introdotte dalla legge di Bilancio per il 2019. Per i lavori fino a 150mila euro sarà consentito l’affidamento diretto previa consultazione, ove esistenti, di almeno tre operatori economici.
Eliminato l’obbligo di indicare la terna dei subappaltatori già nella fase di offerta, ma resta in piedi il tetto del 30%.
Appartengono agli interventi di minore rilevanza gli interventi di adeguamento o miglioramento sismico in zona 3, le riparazioni e gli interventi locali sulle costruzioni esistenti e le nuove costruzioni non complesse.
La bozza considera invece privi di rilevanza gli interventi che, per loro caratteristiche intrinseche e per destinazione d'uso, non costituiscono pericolo per la pubblica incolumità.
Previsto inoltre lo snellimento delle procedure di presentazione e deposito delle pratiche edilizie e il contenuto minimo dei progetti.
Il testo prevede, tra le varie misure, l’estensione delle agevolazioni per l’acquisto di case antisismiche alle zone a rischio sismico 2 e 3. Per dare maggiore impulso all’edilizia, la bozza propone imposte agevolate per i costruttori che acquistano edifici fatiscenti e li rimettono sul mercato dopo interventi di demolizione e ricostruzione.
Il condizionale è d’obbligo. L’approvazione è infatti avvenuta con la formula “salvo intese”. Questo significa che il testo non è blindato, ma che potrebbe essere ulteriormente rivisto man mano che andrà avanti il dialogo interno al Governo.
I ritocchi al Codice Appalti sembrano però definitivi. Nella bozza, lo ricordiamo, c’è anche la razionalizzazione degli interventi in zona sismica. Durante la riunione del CdM è stato inoltre avviato l’esame del decreto per la crescita, il rilancio degli investimenti e l’innovazione.
Sblocca Cantieri, le modifiche al Codice Appalti
Confermato il ritorno al regolamento attuativo unico, come più volte chiesto dal mondo delle imprese e delle professioni. Nel testo confluiranno tutte le materie ora disperse tra linee guida dell’Anac e i decreti ministeriali.I lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria che non prevedono il rinnovo o la sostituzione di parti strutturali potranno essere affidati sulla base del progetto definitivo.
I professionisti che hanno realizzato il progetto di un’opera da porre a base di gara potranno partecipare alla gara per l’affidamento dei lavori a condizione che adottino adeguate misure per non falsare la concorrenza.
In caso di appalto integrato sarà previsto il pagamento diretto dei progettisti.
Prevista la reintroduzione dell’incentivo del 2% per la progettazione interna alla Pubblica Amministrazione. Il Codice del 2016 aveva limitato l’incentivo alle attività di programmazione e controllo.
Come chiesto dalla Commissione Europea, saranno introdotte correzioni per evitare che il frazionamento delle gare in lotti si traduca in un metodo per aggirare la normativa ed evitare le procedure ordinarie.
Il testo stabilizza le modifiche transitorie introdotte dalla legge di Bilancio per il 2019. Per i lavori fino a 150mila euro sarà consentito l’affidamento diretto previa consultazione, ove esistenti, di almeno tre operatori economici.
Eliminato l’obbligo di indicare la terna dei subappaltatori già nella fase di offerta, ma resta in piedi il tetto del 30%.
Cantieri fermi, in arrivo i commissari straordinari
Le opere ferme saranno sbloccate più velocemente con l’intervento dei commissari straordinari, che potranno collaborare con Investitalia.Sblocca cantieri e interventi in zona sismica
La bozza definisce gli interventi rilevanti per la pubblica incolumità, di minore rilevanza o privi di rilevanza. Secondo la bozza, sono rilevanti gli interventi di adeguamento o miglioramento sismico svolti nelle zone classificate a rischio sismico 1 e 2, le nuove costruzioni che si discostino dalle usuali tipologie o che per la loro particolare complessità strutturale richiedano più articolate calcolazioni e verifiche, gli edifici e le infrastrutture di interesse strategico.Appartengono agli interventi di minore rilevanza gli interventi di adeguamento o miglioramento sismico in zona 3, le riparazioni e gli interventi locali sulle costruzioni esistenti e le nuove costruzioni non complesse.
La bozza considera invece privi di rilevanza gli interventi che, per loro caratteristiche intrinseche e per destinazione d'uso, non costituiscono pericolo per la pubblica incolumità.
Previsto inoltre lo snellimento delle procedure di presentazione e deposito delle pratiche edilizie e il contenuto minimo dei progetti.
Decreto Crescita, avviata la discussione
Avviato l’esame del decreto per la crescita messo a punto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.Il testo prevede, tra le varie misure, l’estensione delle agevolazioni per l’acquisto di case antisismiche alle zone a rischio sismico 2 e 3. Per dare maggiore impulso all’edilizia, la bozza propone imposte agevolate per i costruttori che acquistano edifici fatiscenti e li rimettono sul mercato dopo interventi di demolizione e ricostruzione.
Norme correlate
Decreto Legge 18/04/2019 n.32
Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici (Sblocca Cantieri)
Approfondimenti
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