13/09/2019 - I professionisti delle categorie tecniche, coordinati dall’Ente Italiano della Normazione (UNI) hanno stilato una prassi di riferimento, attualmente in consultazione pubblica, per definire le procedure per il recupero dei rifiuti derivanti dalle attività di trasformazione del territorio.
Scarica qui il documento in consultazione pubblica
Demolizione selettiva: la prassi di riferimento
Lo studio definisce una metodologia operativa per il recupero, riciclo e riuso, dei rifiuti derivanti dalla costruzione e demolizione con particolare premura alla salvaguardia e tutela dell’ambiente e allo sviluppo di bioeconomie.
Il documento prende in considerazione sia gli
edifici esistenti (costruito) da ristrutturare o da demolire, sia quelli di
nuova realizzazione (nuova costruzione): per i primi si deve compilare il database dei materiali utilizzati, mentre per i secondi deve essere utilizzato il database dei materiali in fase di indagine destinabili al riciclo ed al riuso.
La prassi di riferimento sarà in
consultazione pubblica fino al 2 ottobre; da quella data in poi si raccoglieranno i commenti del mercato all’iniziativa.
L’obiettivo è quello di arrivare per la fine del 2019 a delle
linee guida per una gestione a 360° dell’attività di demolizione degli edifici, una tecnica della decostruzione che possa aumentare il livello di riciclabilità dei materiali.
Ricordiamo che le
prassi di riferimento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale, che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.
Riciclo rifiuti edili: il ruolo dei professionisti
Determinante per la riuscita del progetto è stato
l’apporto dei professionisti tecnici che hanno sviluppato in un’ottica di economia circolare il processo.
Le nuove linee guida, infatti, avranno diversi
risvolti positivi per i professionisti che potranno accedere a nuove opportunità lavorative nei cantieri ma anche in lavori legati alla progettazione e alla formazione, come saper riqualificare ambientalmente le aree e saper recuperare i materiali.