
Edilizia scolastica, 65 milioni di euro per la messa in sicurezza
NORMATIVA
Edilizia scolastica, 65 milioni di euro per la messa in sicurezza
Nel Decreto Fiscale anche otto per mille assegnato prioritariamente agli interventi urgenti post eventi eccezionali
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del 25/02/2022

10/12/2019 - Gli interventi di edilizia scolastica potrebbero ricevere un nuovo impulso dal Decreto Fiscale. Il testo, approvato dalla Camera, destina 65 milioni di euro agli interventi urgenti di messa in sicurezza e modifica la disciplina dell’otto per mille per dare priorità ai lavori sulle scuole.
Il funzionamento della misura non sarà immediato, ma verrà regolato con un decreto del Miur, da emanare entro 60 giorni dall’approvazione della legge.
La norma specifica che sono comunque salve le previsioni della programmazione triennale nazionale in materia di edilizia scolastica.
Il testo introduce anche una modifica alla legge su “La buona Scuola” (Legge 107/2015) stabilendo che la quota dell’otto per mille devoluta allo Stato sia destinata prioritariamente agli interventi di edilizia scolastica eventualmente resisi necessari dopo il verificarsi di eventi eccezionali ed imprevedibili.
In fase di dichiarazione dei redditi, i contribuenti potranno scegliere a quale tipologia di interventi, tra quelle ammesse a contributo indicate dall’articolo 2 del Dpr 76/1998, destinare il proprio otto per mille.
I contenuti approvati dalla Camera dovranno ora essere confermati dalla Camera, dove il testo è approdato per l’esame in seconda lettura. Dati i tempi stretti, si può ipotizzare che l’approvazione avverrà senza modifiche.
Edilizia scolastica, 65 milioni di euro per interventi urgenti
Per le esigenze urgenti e indifferibili di messa in sicurezza e riqualificazione energetica degli edifici scolastici pubblici, compresi gli interventi da realizzare a seguito delle verifiche di vulnerabilità sismica effettuate ai sensi dell’opcm 3274/2003 e della Legge 45/2017, sarà istituita un’apposita sezione del Fondo unico per l’edilizia scolastica con una dotazione di 5 milioni di euro per l’anno 2019 e di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2025.Il funzionamento della misura non sarà immediato, ma verrà regolato con un decreto del Miur, da emanare entro 60 giorni dall’approvazione della legge.
Edilizia scolastica finanziata con l’otto per mille
La norma modifica il Dpr 76/1998 recante criteri e procedure per l'utilizzazione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione statale. Per garantire una distribuzione più equa degli interventi straordinari di edilizia scolastica, il testo prevede che la quota sia suddivisa in tre parti di pari importo in relazione alle aree geografiche del Nord (Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Liguria, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna), Centro e Isole (Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sicilia e Sardegna), Sud Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria).La norma specifica che sono comunque salve le previsioni della programmazione triennale nazionale in materia di edilizia scolastica.
Il testo introduce anche una modifica alla legge su “La buona Scuola” (Legge 107/2015) stabilendo che la quota dell’otto per mille devoluta allo Stato sia destinata prioritariamente agli interventi di edilizia scolastica eventualmente resisi necessari dopo il verificarsi di eventi eccezionali ed imprevedibili.
In fase di dichiarazione dei redditi, i contribuenti potranno scegliere a quale tipologia di interventi, tra quelle ammesse a contributo indicate dall’articolo 2 del Dpr 76/1998, destinare il proprio otto per mille.
I contenuti approvati dalla Camera dovranno ora essere confermati dalla Camera, dove il testo è approdato per l’esame in seconda lettura. Dati i tempi stretti, si può ipotizzare che l’approvazione avverrà senza modifiche.