
Professionisti, credito d’imposta 60% per affitti e adeguamento luoghi di lavoro
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PROFESSIONE
Professionisti, credito d’imposta 60% per affitti e adeguamento luoghi di lavoro
In alternativa al beneficio diretto sarà possibile optare per la cessione del credito, anche agli istituti di credito
Vedi Aggiornamento
del 27/05/2021

Vedi Aggiornamento del 27/05/2021
22/05/2020 - Per riaprire il proprio studio professionale in sicurezza e nel rispetto delle misure di contenimento contro la diffusione del coronavirus, i professionisti potranno contare su un credito d’imposta pari al 60% per la sanificazione e l’adeguamento degli ambienti di lavoro. Inoltre, potranno contare anche un credito d’imposta del 60% per gli affitti.
A prevederlo il DL Rilancio che prevede per questi crediti anche il meccanismo della cessione del credito.
Il credito d’imposta spetta fino a un massimo di 60.000 euro per ciascun beneficiario. Possono richiederlo i soggetti che svolgono un’attività professionale.
Il credito d’imposta è utilizzabile in dichiarazione o, senza limiti di importo, in compensazione in F24. Non concorre alla formazione del reddito ai fini delle Imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini IRAP.
Sono agevolate, quindi, le spese per interventi di adeguamento come: la realizzazione di spazi comuni, ingressi e spazi medici, l’acquisto di apparecchiature per il controllo della temperatura e l’acquisto di arredi di sicurezza.
Possono richiederlo tutti i professionisti che esercitano la loro attività professionale in luoghi aperti al pubblico. È cumulabile con altre agevolazioni per le medesime spese nei limiti del costo sostenuto.
Per ottenerlo, i soggetti devono aver subito nei mesi di marzo, aprile e maggio una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50 per cento rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente. Il credito, comunque, spetta ai soggetti con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente.
Il credito d’imposta è utilizzabile dopo il pagamento dei canoni anche in compensazione nel modello F24. È possibile optare, in luogo dell’utilizzo diretto, per la cessione del credito al locatore, o ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito.
La quota di credito d’imposta non utilizzata nell’anno non può essere usufruita negli anni successivi, e non può essere richiesta a rimborso.
A prevederlo il DL Rilancio che prevede per questi crediti anche il meccanismo della cessione del credito.
Professionisti, credito d’imposta per sanificazione
Il decreto (art.125) prevede un credito d’imposta del 60% delle spese sostenute nel 2020 per la sanificazione degli ambienti di lavoro e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale atti a garantire la salute di lavoratori ed utenti.Il credito d’imposta spetta fino a un massimo di 60.000 euro per ciascun beneficiario. Possono richiederlo i soggetti che svolgono un’attività professionale.
Il credito d’imposta è utilizzabile in dichiarazione o, senza limiti di importo, in compensazione in F24. Non concorre alla formazione del reddito ai fini delle Imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini IRAP.
Adeguamento luoghi di lavoro: credito d’imposta al 60%
Il provvedimento stabilisce anche un credito d’imposta pari al 60% delle spese sostenute nel 2020, fino ad un limite di 80 mila euro, per la realizzazione degli interventi richiesti dalle prescrizioni sanitarie e dalle misure di contenimento contro la diffusione da COVID19.Sono agevolate, quindi, le spese per interventi di adeguamento come: la realizzazione di spazi comuni, ingressi e spazi medici, l’acquisto di apparecchiature per il controllo della temperatura e l’acquisto di arredi di sicurezza.
Possono richiederlo tutti i professionisti che esercitano la loro attività professionale in luoghi aperti al pubblico. È cumulabile con altre agevolazioni per le medesime spese nei limiti del costo sostenuto.
Credito d’imposta 60% per affitti degli studi professionali
È previsto (art.28) anche un credito d’imposta nella misura del 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione di immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività professionale.Per ottenerlo, i soggetti devono aver subito nei mesi di marzo, aprile e maggio una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50 per cento rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente. Il credito, comunque, spetta ai soggetti con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente.
Il credito d’imposta è utilizzabile dopo il pagamento dei canoni anche in compensazione nel modello F24. È possibile optare, in luogo dell’utilizzo diretto, per la cessione del credito al locatore, o ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito.
Cessione credito d’imposta per affitti, sanificazione e adeguamento
Fino al 31 dicembre 2021, i beneficiari possono optare per la cessione, anche parziale, dei crediti d’imposta per affitti, sanificazione e adeguamento ad altri soggetti, i quali possono utilizzare il credito ceduto anche in compensazione.La quota di credito d’imposta non utilizzata nell’anno non può essere usufruita negli anni successivi, e non può essere richiesta a rimborso.
Norme correlate
Decreto Legge 19/05/2020 n.34
Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19 (Decreto Rilancio) (Coronavirus)
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