03/12/2020 - Il superbonus rimette in moto il mercato del lavoro: in queste settimane stanno aumentando le richieste di figure professionali connesse alla detrazione fiscale del 110% per la riqualificazione energetica e sismica degli edifici.
L’agenzia per il lavoro Orienta stima che i settori e gli ambiti più coinvolti dall’agevolazione fiscale “saranno soprattutto quelli dell’
edilizia e settori collegati, come l’ambito assicurativo, gli esperti e consulenti fiscali e legali, le
società di progettazione e manutenzione, società finanziarie,
amministratori di condominio, commercialisti”.
“Nello specifico, le professioni più richieste sono
periti industriali e termotecnici, collaudatori,
ingegneri, geologi,
cappottisti, progettisti di impianti tecnologici, e altre figure connesse”.
In particolare, in queste settimane Orienta sta registrando percentuali di aumento di richieste per elettricisti (+ 13%), idraulici (+8%), caldaisti (+6%), operai edili e produzione materie edili (+6%),
ingegneri (+5%), amministrativi (+4%),
geometri (+3%), serramentisti (+3%), termoidraulici (+3%), carpentieri (+ 3%), contabili (+3%). E per il 2021 prevede un impatto con percentuali a due cifre.
Orienta riprende una stima dell’Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori edili, secondo cui “in un triennio - sebbene il provvedimento di agevolazione scade a dicembre 2021, ma
è già in cantiere la proroga - si prevede un impatto sul Pil di 3 punti percentuali con una crescita di 63 miliardi di euro e una media di
incremento occupazionale di 100 mila addetti l’anno compreso l’indotto”.
“Se a questi numeri aggiungiamo, poi, le risorse che lo Stato prevede di investire in
infrastrutture per un valore stimato di
190 miliardi per i prossimi 10 anni (grazie anche alle risorse e ai fondi europei), le prospettive del settore sono ampiamente in rialzo” - aggiunge l’agenzia per il lavoro.
“Il mercato del lavoro del comparto, compreso tutto l’indotto e i settori collegati - spiega l’amministratore delegato di Orienta
Giuseppe Biazzo -, trarrà un enorme beneficio”, anche in termini qualitativi, “tenuto conto dell’impatto sulle politiche energetiche e ambientali, il ricorso a nuove tecnologie e la conseguente domanda di profili professionali maggiormente qualificati”.