03/03/2021 - “Le priorità sul PNRR sono note e discendono all’Unione europea, ma non si insegua il ‘modello-non-modello’ Genova per fare presto; si garantiscano concorrenza e trasparenza”. “Il successo di un’opera pubblica dipende dall’accelerazione delle fasi approvative e non dalle procedure di appalto, ormai semplificate al massimo”.
È questo, in sintesi, il messaggio lanciato da Gabriele Scicolone, Presidente dell’
OICE, l’Associazione delle società di ingegneria e architettura, in audizione al Senato sullo schema di PNRR. “Sulle priorità del Recovery Plan italiano, riteniamo opportuno puntare sulla rigenerazione urbana,
superando i vincoli del decreto semplificazioni”.
Ricordiamo che il decreto Semplificazioni ha liberalizzato gli interventi di demolizione e ricostruzione finalizzati alla rigenerazione urbana ma
ha introdotto nuovi vincoli nei centri storici.
PNRR e Infrastrutture, OICE: ‘project management e progetti di qualità’
“Altrettanto importante - prosegue OICE - è pensare ad una
estensione della validità del ‘superbonus’, almeno al 2025; priorità assoluta va poi data alla digitalizzazione della P.A. e, quindi, anche delle procedure di appalto.
Vorremmo una forte Cabina di regia che però diventi un Tavolo permanente con le forze imprenditoriali e professionali per un confronto strutturato con gli operatori”.
Il Consigliere Giorgio Lupoi ha puntato l’attenzione sui seguenti punti: “
Si riuscirà a velocizzare le opere soltanto con supporti di project management mutuati dal mondo privato e dall’esperienza internazionale per comprimere i tempi di attraversamento, vero motivo dei ritardi delle opere pubbliche; a nostro avviso una struttura di controllo di tempi e costi a supporto del RUP è essenziale. Va poi
assicurata sempre la qualità dei progetti, evitando selezioni al massimo ribasso che produrranno danni in futuro”.