
Fotovoltaico: Italia in attesa del “conto energia”
NORMATIVA
Fotovoltaico: Italia in attesa del “conto energia”
Entro il 2005 il decreto per finanziare la produzione di energia
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del 30/06/2005
22/04/2005 - Nonostante il vantaggioso livello di esposizione ai raggi solari, il nostro paese non riesce ancora a sfruttare adeguatamente la tecnologia fotovoltaica. Come mai? Con tutta probabilità mancano, a differenza di altri paesi europei, gli incentivi che consentano una rapida diffusione delle tecnologie solari. In Germania la politica degli incentivi, intrapresa già da tempo, ha consentito l’installazione di impianti fotovoltaici che superano i 700 MW di potenza, contro i 5 MW in Italia.
La speranza di una svolta non è tuttavia lontana. Entro l’anno è atteso il decreto di attuazione del Decreto Legislativo n. 387 del 29 dicembre 2003 (in attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili) che introduce in Italia il cosiddetto “conto energia”. Si tratta di un sistema di incentivazioni simile a quello in vigore in Germania, elaborato dal Ministero dell’Ambiente, che mira a rendere convenienti gli investimenti nel fotovoltaico.
È un sistema di remunerazione differenziata che propone il finanziamento non della realizzazione di impianti, ma del processo di produzione di energia elettrica. Secondo il “conto energia” ogni produttore di energia potrà vendere l’energia prodotta dai propri pannelli solari alle società elettriche ottenendo in cambio una tariffa di acquisto più alta. Sul modello tedesco, l’energia non viene dunque acquistata al prezzo di mercato, ma a una tariffa prestabilita in grado di garantire l’equa remunerazione dell’impianto.
L’intervento sulle tariffe di acquisto ha lo scopo di aumentare la redditività degli investimenti d’impresa nel settore solare. Così un qualsiasi proprietario di terreni aridi e abbandonati sarà incentivato ad installarvi pannelli solari. Ciò comporterebbe il conseguente ribasso dei prezzi della tecnologia solare.
Per quanto riguarda la portata dell’incentivo che il Governo italiano intende promuovere, non si hanno ancora notizie certe. Inizialmente si parlava di 0,50 euro per ogni kWh prodotto nell’arco di 20 anni. Ultimamente sembrerebbe che l’incentivo sia passato a 0,40 euro nell’arco di 15 anni.
Il decreto di attuazione della legge 387 è atteso nei prossimi mesi. Un processo legislativo repentino favorirebbe in Italia un adeguato sfruttamento della più importante risorsa energetica del nostro paese, ovvero il sole, con il conseguente e significativo decollo del sistema economico.