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Ricorso contro ordinanza di demolizione

Ricorso contro ordinanza di demolizione

Inammissibile se l'emanazione è precedente alla domanda di condono

Vedi Aggiornamento del 20/08/2007
di Daniela Colonna
Vedi Aggiornamento del 20/08/2007
27/04/2005 - Una recente sentenza del Tar Napoli ha dichiarato inammissibile un ricorso presentato contro una ordinanza di demolizione che era stata emanata prima della presentazione della domanda in sanatoria. Infatti i giudici hanno stabilito, anche richiamando una costante giurisprudenza, che la presentazione dell'istanza di sanatoria edilizia ex art. 13 L. n. 47/1985 (ora, art. 36 D.P.R. n. 380/2001), anteriormente alla impugnazione dell'ordinanza di demolizione (o del provvedimento di irrogazione delle altre sanzioni per abusi edilizi) produce l'effetto di rendere inammissibile l'impugnazione stessa, per carenza di interesse, in quanto dall’istanza consegue la perdita di efficacia di tale ordinanza ed il riesame dell'abusività dell'opera, sia pure al fine di verificarne la eventuale sanabilità, provocato dall'istanza di sanatoria, comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento, esplicito od implicito (di accoglimento o di rigetto), che vale comunque a superare il provvedimento sanzionatorio oggetto dell'impugnativa. Inoltre, continuano i giudici, il ricorso giurisdizionale avverso un provvedimento sanzionatorio proposto successivamente all'istanza di concessione in sanatoria, è inammissibile per carenza di interesse, “spostandosi” l'interesse del responsabile dell'abuso edilizio dall'annullamento del provvedimento sanzionatorio già adottato, all'eventuale annullamento del provvedimento (esplicito o implicito) di rigetto, in seguito al quale l’Amministrazione è tenuta ad emanare una nuova misura sanzionatoria, con l’assegnazione, in tal caso, di un nuovo termine per adempiere.
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