
VIA e VAS: avviata una ricognizione della normativa vigente
URBANISTICA
VIA e VAS: avviata una ricognizione della normativa vigente
La Commissione Ambiente della Camera analizzerà le norme statali e regionali e proporrà eventuali modifiche
Vedi Aggiornamento
del 07/02/2014
14/10/2008 - La Commissione Ambiente della Camera ha avviato nei giorni scorsi un’indagine conoscitiva sullo stato di attuazione della normativa in materia di valutazione di impatto ambientale (VIA). Nella seduta del 9 ottobre è stato definito il programma, con l’indicazione dei tempi e delle modalità dell’indagine.
Il primo provvedimento comunitario che ha introdotto nella legislazione degli Stati membri le procedure di valutazione dell'impatto ambientale - si legge nel programma - risale alla metà degli anni '80: si tratta della Direttiva 337/85/CEE , concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati.
La Direttiva comunitaria, originariamente adottata dall’ordinamento italiano in modo parziale e rimettendo alla competenza statale la valutazione stessa, ha tuttavia avviato un percorso legislativo complesso e articolato, che ha trovato, con il Dlgs 152/2006 (Codice dell’ambiente), una sistemazione organica e una razionalizzazione delle procedure ( leggi tutto ).
La VIA rappresenta un fondamentale strumento di supporto per l’autorità decisionale e consiste in una procedura tecnico-scientifica svolta dalle amministrazioni competenti, diretta a verificare la realizzabilità o meno di un progetto e la sua interazione con le componenti ambientali in cui si colloca. Per queste ragioni, le procedure per la VIA e il funzionamento degli organismi statali e regionali preposti alla sua realizzazione, hanno assunto sempre maggiore rilevanza e hanno portato, nel corso degli ultimi anni, ad una rinnovata attenzione da parte degli operatori del settore e delle stesse amministrazioni pubbliche.
La normativa nazionale ha ormai definito un complesso quadro di riparto delle competenze tra livelli di governo statale e locale, rispetto al quale si sta consolidando anche una importante base normativa regionale. Al contempo, le frequenti modifiche avvenute, negli ultimi anni, nella composizione delle strutture statali competenti alla valutazione e l’elevata complessità tecnica delle procedure hanno portato alla luce l’esigenza di analizzare in modo complessivo la normativa vigente, sotto il profilo sia della possibile semplificazione dei procedimenti sia della verifica delle complesse attività sinora svolte dagli organismi preposti.
Peraltro, nella legislazione comunitaria e nazionale sono state introdotte di recente una valutazione ambientale di tipo strategico (VAS) e un procedimento integrato di autorizzazione ambientale (IPPC), che hanno rafforzato le garanzie di protezione dell'ambiente, soprattutto nelle fasi di elaborazione, adozione e approvazione di piani o programmi e di verifica degli impianti in esercizio. Tale sistema, sottoposto alle forti sollecitazioni provenienti dai settori interessati (realtà produttive e strutture amministrative), ha anche registrato criticità e difficoltà di funzionamento, con particolare riferimento al difficile «decollo» del sistema delle autorizzazioni integrate ambientali (AIA).
Si tratta - afferma la Commissione - di comprendere quale sia il grado di efficacia della normativa statale e regionale e di registrare l’effettiva capacità di funzionamento che il sistema potrà assicurare per il futuro. L’indagine intende quindi verificare gli elementi positivi delle politiche e delle attività per la valutazione dell'impatto ambientale (VIA-VAS) e dei procedimenti per la verifica e l'autorizzazione degli impianti (IPPC), unitamente alle criticità, nella prospettiva di una valorizzazione del ruolo di programmazione, pianificazione e capacità operativa dei diversi soggetti coinvolti.
Peraltro, nella legislazione comunitaria e nazionale sono state introdotte di recente una valutazione ambientale di tipo strategico (VAS) e un procedimento integrato di autorizzazione ambientale (IPPC), che hanno rafforzato le garanzie di protezione dell'ambiente, soprattutto nelle fasi di elaborazione, adozione e approvazione di piani o programmi e di verifica degli impianti in esercizio. Tale sistema, sottoposto alle forti sollecitazioni provenienti dai settori interessati (realtà produttive e strutture amministrative), ha anche registrato criticità e difficoltà di funzionamento, con particolare riferimento al difficile «decollo» del sistema delle autorizzazioni integrate ambientali (AIA).
Si tratta - afferma la Commissione - di comprendere quale sia il grado di efficacia della normativa statale e regionale e di registrare l’effettiva capacità di funzionamento che il sistema potrà assicurare per il futuro. L’indagine intende quindi verificare gli elementi positivi delle politiche e delle attività per la valutazione dell'impatto ambientale (VIA-VAS) e dei procedimenti per la verifica e l'autorizzazione degli impianti (IPPC), unitamente alle criticità, nella prospettiva di una valorizzazione del ruolo di programmazione, pianificazione e capacità operativa dei diversi soggetti coinvolti.
In tale contesto, la Commissione approfondirà il quadro normativo di riferimento, come modificato dal Dlgs 152/2006 , e di valutare eventuali modifiche e integrazioni da apportare alla legislazione vigente, anche in sede parlamentare.
L'indagine si articolerà nelle audizioni dei seguenti soggetti:
Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Ministro dello sviluppo economico;
Ministro per i beni e le attività culturali;
L'indagine si articolerà nelle audizioni dei seguenti soggetti:
Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
Ministro dello sviluppo economico;
Ministro per i beni e le attività culturali;
e di rappresentanti di:
Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale;
Commissione istruttoria per il rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale;
Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA);
Conferenza delle regioni e delle province autonome;
Unione delle province d'Italia (UPI);
Associazione nazionale comuni italiani (ANCI);
Confindustria ed associazioni di imprese aderenti;
centri di ricerca, associazioni, istituti e altri organismi, anche di carattere regionale o locale, specializzati nella materia.
Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale;
Commissione istruttoria per il rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale;
Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA);
Conferenza delle regioni e delle province autonome;
Unione delle province d'Italia (UPI);
Associazione nazionale comuni italiani (ANCI);
Confindustria ed associazioni di imprese aderenti;
centri di ricerca, associazioni, istituti e altri organismi, anche di carattere regionale o locale, specializzati nella materia.
Il termine per la conclusione dell’indagine è fissato per il 31 marzo 2009.