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Rinnovabili, a Roma un decalogo per la sostenibilità

Rinnovabili, a Roma un decalogo per la sostenibilità

Tra un anno 10 impianti per la distribuzione di idrogeno e -50% dei consumi termici

di Paola Mammarella
17/12/2009 - Contenimento delle emissioni, efficienza energetica, fonti rinnovabili, architettura e urbanistica sostenibili, uso dell'idrogeno, reti intelligenti, trasporti più efficienti e puliti, sviluppo economico, crescita occupazionale e proposte concrete al vertice di Copenaghen. È il decalogo di azioni sostenute dal Comune di Roma per la sostenibilità ambientale.
 
La Capitale mira ad ottenere risultati in tempi stretti. Il piano prevede nel giro di un anno l’installazione di dieci impianti per la distribuzione di idrogeno e metano per autoveicoli, da realizzare con i finanziamenti della comunità europea.

È in programma anche l’estensione dell'infrastruttura per la ricarica delle auto elettriche, la riduzione del 50% dei consumi elettrici e dell'80% di quelli termici nelle scuole romane. Obiettivo raggiungibile grazie all'istallazione di pannelli solari e fotovoltaici. 

Entro il 2020 si prevede inoltre l’attivazione di 100 mila punti luce Led, sistema che consente un maggiore risparmio energetico. 

Secondo il sindaco Alemanno si sta cercando di lanciare un nuovo modello di sviluppo ambientale ed energetico orientato alla sostenibilità. Oltre agli impegni astratti diventa quindi necessario creare un sistema in grado di creare nuovi posti di lavoro avvalendosi dell’innovazione tecnologica.

In questo modo Roma punta a diventare più competitiva a livello economico. Sono infatti in fase di pianificazione diversi progetti, come la cogenerazione per l’ospedale Sant’Andrea, la realizzazione di uno stadio carbon free e la creazione di una “smart grid” all'Università della Sapienza. 

Allo studio dell’Amministrazione anche l'individuazione di forme di incentivazione per l'efficienza energetica degli edifici privati.
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