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Condono edilizio, il Senato dice no

Condono edilizio, il Senato dice no

Bocciato l’emendamento della maggioranza al decreto ‘Milleproroghe’

Vedi Aggiornamento del 28/03/2011
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 28/03/2011
02/02/2011 - Il condono edilizio non passa l’esame del Senato. Le Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio hanno giudicato inammissibile l’emendamento al Milleproroghe, proposto nei giorni scorsi da diciassette senatori del PdL.
 
Oltre alla riapertura dei termini per la sanatoria degli immobili abusivi, è stato respinto anche lo stop alle demolizioni degli edifici abusivi in Campania.
 
L’emendamento, che si componeva infatti di due parti, è stato quindi bocciato in tronco perché non inerente alla materia del Milleproroghe.
 
Positive le reazioni dell’opposizione, ma anche degli esponenti di ordini professionali, istituti di ricerca e membri dell’associazionismo ambientalista, che avevano chiesto a gran voce il ritiro della proposta, appellandosi anche ai presidenti delle Commissioni di Palazzo Madama (Leggi Tutto).
 
I contenuti bocciati dal Senato
Con la prima parte del testo sarebbe diventato possibile modificare la Legge 326/2003, ammettendo nel 2011 la sanatoria delle opere edilizie realizzate entro il 31 marzo 2003 in aree tutelate dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, D.lgs. 42/2004. Il condono avrebbe inoltre ammesso anche i soggetti che si erano precedentemente visti rigettare l’istanza di regolarizzazione. Per questo motivo l’emendamento aveva previsto la sospensione dei procedimenti sanzionatori di natura penale e amministrativa, anche se già avviati o riferiti a sentenze passate in giudicato.
 
Con l’approvazione della seconda parte del testo, in Campania sarebbero state sospese fino al 31 dicembre 2011 le demolizioni degli immobili realizzati in violazione dei vincoli paesaggistici a fini non speculativi e utilizzati come prima abitazione da soggetti sforniti di un altro alloggio.
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