
Senza Durc i lavori non partono
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NORMATIVA
Senza Durc i lavori non partono
Ministero del Lavoro: l’irregolarità contributiva impedisce il rilascio del documento e fa scattare la sospensione del titolo abilitativo
Vedi Aggiornamento
del 26/06/2018

Vedi Aggiornamento del 26/06/2018
13/04/2016 - Niente Durc, niente lavori. Rispondendo a un interpello del Consiglio nazionale degli ingegneri (CNI), il Ministero del Lavoro ha spiegato cosa accade quando non è possibile accertare la regolarità contributiva delle imprese o dei lavoratori autonomi.
Il CNI aveva chiesto un’interpretazione dell’articolo 90, commi 9 e 10, del Decreto Legislativo 81/2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare se fosse possibile effettuare i lavori nel caso in cui il Comune avesse acquisito un Durc irregolare e se l’irregolarità potesse provocare la sospensione del titolo abilitativo.
Nel sistema online, infatti, se le verifiche non danno esiti positivi è prevista una procedura di regolarizzazione. Solo dopo il completamento di questo step può essere rilasciato il Durc.
Il Ministero ha anche ricordato, con un excursus sulla normativa in vigore, che nei lavori privati è il committente che deve chiedere il Durc a imprese e lavoratori autonomi per verificare la loro idoneità tecnico professionale, ma non deve più trasmetterlo all’Amministrazione che rilascia il titolo abilitativo. Al contrario, nei lavori pubblici il Documento di regolarità contributiva deve essere acquisito d’ufficio.
Il CNI aveva chiesto un’interpretazione dell’articolo 90, commi 9 e 10, del Decreto Legislativo 81/2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare se fosse possibile effettuare i lavori nel caso in cui il Comune avesse acquisito un Durc irregolare e se l’irregolarità potesse provocare la sospensione del titolo abilitativo.
Regolarità contributiva e Durc online
Il Ministero del Lavoro ha sottolineato che, con l’avvento del Durc online, introdotto dal DM 30 gennaio 2015, il Durc irregolare non esiste, o meglio, l’irregolarità implica il mancato rilascio del Durc.Nel sistema online, infatti, se le verifiche non danno esiti positivi è prevista una procedura di regolarizzazione. Solo dopo il completamento di questo step può essere rilasciato il Durc.
Il Ministero ha anche ricordato, con un excursus sulla normativa in vigore, che nei lavori privati è il committente che deve chiedere il Durc a imprese e lavoratori autonomi per verificare la loro idoneità tecnico professionale, ma non deve più trasmetterlo all’Amministrazione che rilascia il titolo abilitativo. Al contrario, nei lavori pubblici il Documento di regolarità contributiva deve essere acquisito d’ufficio.
Durc e sospensione del titolo abilitativo
L’interpello ha infine chiarito che la mancata regolarità contributiva, che come spiegato significa assenza del Durc, fa scattare la sospensione del titolo abilitativo. Questo vuol dire che i lavori non possono essere effettuati e il cantiere non parte.Norme correlate
Istruzioni ministeriali 21/03/2016 n.1
Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali – art. 12, d.lgs. n. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni – risposta al quesito in merito all’art. 90, commi 9 e 10 del d.lgs. n. 81/2008
Decreto Ministeriale 30/01/2015
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Semplificazione in materia di documento unico di regolarità contributiva (DURC)
Decreto Legislativo 09/04/2008 n.81
Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (Suppl. Ordinario n.108)
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