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DM Parametri, Architetti: ‘finalmente ribadita la sua obbligatorietà’

DM Parametri, Architetti: ‘finalmente ribadita la sua obbligatorietà’

Consiglio Nazionale: ‘altro fondamentale obiettivo è riaffermare la centralità del progetto’

Vedi Aggiornamento del 14/04/2017
DM Parametri, Architetti: ‘finalmente ribadita la sua obbligatorietà’
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 14/04/2017
09/12/2016 - “È estremamente positivo che l’ANAC, perfezionando la Linea Guida sui servizi di ingegneria e architettura, attuativa del Codice Appalti, abbia chiarito in modo inequivocabile l’obbligo per le stazioni appaltanti di ricorrere al Decreto Parametri per calcolare l’importo a base di gara negli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria”.
 
Così Rino La Mendola, Vicepresidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc).
 
In attesa del Decreto correttivo - prosegue il Cnappc -, con il quale potrà essere modificato l’art. 24 comma 8 del Codice, la precisazione dell’Anac costituisce “un importante riferimento per scongiurare il rischio che le stazioni appaltanti possano sottostimare l’importo dei compensi da porre a base di gara e adottare conseguentemente procedure di affidamento errate, mortificando i più elementari principi della trasparenza e la qualità delle prestazioni professionali”.
 
“Con questo chiarimento - continua La Mendola - che gli architetti italiani hanno da tempo e con fermezza sollecitato, le Linee Guida tracciano in modo ancora più incisivo un percorso per garantire maggiore trasparenza negli appalti e per riaprire il mercato dei lavori pubblici”.
 
Ora - concludono gli architetti - un altro fondamentale obiettivo è quello che venga riaffermata la centralità del progetto. Per farlo serve stabilire che ai vincitori di concorsi venga sempre assicurato l’incarico della progettazione esecutiva: ciò al fine di rendere finalmente incisivo l’impatto dei concorsi sul mercato e di far emergere il merito soprattutto dei giovani professionisti”.
 
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