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Confprofessioni: ‘colmare il digital divide nelle professioni’

Confprofessioni: ‘colmare il digital divide nelle professioni’

La Confederazione chiede investimenti nel digitale per ‘vincere la sfida del professionista 4.0’

Vedi Aggiornamento del 19/12/2018
Confprofessioni: ‘colmare il digital divide nelle professioni’
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 19/12/2018
10/07/2017 - “La quarta rivoluzione industriale esprimerà tutte le sue potenzialità solo quando verrà colmato il digital divide nelle libere professioni. Nonostante un trend di crescita costante, solo il 40% degli studi professionali ha investito nelle tecnologie digitali, spendendo oltre 1,4 miliardi di euro nelle nuove tecnologie. Un ritardo che rischia di rallentare la competitività dei professionisti italiani sui mercati internazionali”.
 
Così il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, in audizione presso la commissione Lavoro del Senato su “L’impatto sul mercato del lavoro della Quarta rivoluzione industriale”, tema fortemente voluto dal presidente Maurizio Sacconi.
 
“Occorre accelerare il rapporto tra professionisti e strumenti tecnologici e digitali” - ha sostenuto Stella. A partire anzitutto da una riforma del sistema di formazione nelle Università e nei corsi di aggiornamento, che devono orientarsi verso metodi basati sull’accrescimento delle competenze pratiche, integrando nei programmi formativi universitari e nella formazione continua competenze tecnologiche, in modo da legare l’identità del professionista agli strumenti digitali”.
 
Ma non solo. Secondo Confprofessioni, anche il pubblico deve fare la sua parte per sostenere il settore delle professioni sugli investimenti nel digitale “attraverso l’utilizzo dei benefici e sistemi di premialità economica che sono a disposizione dello Stato e delle Regioni, sfruttando le risorse per lo sviluppo messe a disposizione dai programmi europei”, intervenendo anche sulle infrastrutture normative.
 
“La partecipazione dei professionisti ai contratti di rete, introdotta con la nuova legge sul lavoro autonomo, favorirà certamente le aggregazioni multidisciplinari ma bisogna intervenire anche sulle Società tra professionisti per vincere la sfida del professionista 4.0” ha concluso Stella.
 
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