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Professionisti: ‘modificare il regime dei minimi e investire in rigenerazione urbana’

Professionisti: ‘modificare il regime dei minimi e investire in rigenerazione urbana’

CUP e RPT propongono alle forze politiche un Manifesto per la modernizzazione del Paese

Vedi Aggiornamento del 03/10/2019
Professionisti: ‘modificare il regime dei minimi e investire in rigenerazione urbana’
di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 03/10/2019
23/02/2018 - Incentivare il lavoro autonomo modificando il regime dei minimi, razionalizzare la spesa pubblica identificando gli ambiti strategici di intervento pubblico e privato e promuovere politiche mirate alla rigenerazione urbana.  
 
Sono solo alcune delle “Idee per la modernizzazione del Paese” presentate lo scorso 21 febbraio a Roma nel corso di una conferenza organizzata dal Comitato Unitario delle professioni (CUP) e dalla Rete delle Professioni Tecniche (RPT) riuniti nell’Alleanza “Professionisti per l’Italia”.
 

Professionisti: il Manifesto per la modernizzazione dell’Italia

Il Manifesto discusso dai rappresentanti degli Ordini e dei Collegi professionali insieme ai vertici delle Casse di previdenza autonome (Adepp) non contiene proposte politiche o rivendicazioni per i professionisti ma più semplicemente delle idee concrete e sostenibili da affidare al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con la richiesta di consegnarle alle forze politiche che il 4 marzo 2018 avranno ottenuto dagli italiani il maggior consenso e quindi saranno chiamate a guidare il Paese nei prossimi anni.
 
Ecco gli 11 punti contenuti nel Manifesto:
1) Garantire la salute e il benessere dei cittadini;
2) Una giustizia lenta è un’ingiustizia;
3) Più servizi pubblici di qualità: la sussidiarietà per rendere efficiente la pubblica amministrazione;
4) Allargare la base occupazionale, incentivare il lavoro, rafforzare i sistemi di previdenza per i lavoratori;
5) Un nuovo ciclo degli investimenti per una crescita equa, inclusiva e sostenibile;
6) Attuare la rivoluzione digitale per il Paese;
7) Una formazione di qualità;
8) Valorizzare e tutelare il patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale per nuovi percorsi di crescita;
9) Rigenerare le città, curare le periferie urbane, valorizzare e tutelare il patrimonio edilizio per una migliore qualità della vita;
10) Gestione del rischio, gestione della sicurezza, tutela della salute;
11) Modernizzare la rappresentanza degli interessi, rendere più efficiente ed efficace il ruolo degli Ordini professionali.
 
Ad esempio, sul fronte lavoro i professionisti chiedono alle forze politiche di rafforzare il sostegno al lavoro autonomo, per il quale chiedono modifiche al regime dei minimi che innalzino i limiti della deducibilità fiscale dei beni strumentali e intervengano sull’automatismo che ne prevede l’abbandono al superamento della soglia.
 
Inoltre, chiedono che sia favorita l’integrazione e la co-progettazione tra figure professionali con esperienza e competenza nel settore ambientale, sociale ed economico/giuridico al fine di garantire la corretta ed efficace gestione e pianificazione ambientale.
 
Un altro aspetto trattato è stato quello relativo agli investimenti che devono puntare alla salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente, alla realizzazione di infrastrutture sostenibili e smart cities, alla rigenerazione urbana e al Piano Industria 4.0.  
 
Secondo l'Alleanza Professionisti per l'Italia, il Paese dovrebbe investire maggiormente in interventi sistematici di rigenerazione urbana attraverso azioni specifiche finalizzate a promuovere la conoscenza e l’esatta identificazione del patrimonio edilizio esistente per avviare politiche mirate (e non più generalizzate) di sostegno a interventi di riuso e di rigenerazione e a interventi di mitigazione del rischio sulle strutture esistenti.
 
Sul fronte dei servizi pubblici di qualità, i professionisti chiedono che la pubblica amministrazione operi con procedure più immediate ed efficaci. Per questo suggeriscono di dare seguito a quanto recentemente codificato in materia di sussidiarietà fra Stato e professionisti attraverso il Jobs Act del lavoro autonomo
 

Professionisti uniti per l'efficienza italiana

“L’alleanza”, spiegano gli ideatori della manifestazione Marina Calderone e Armando Zambrano, “ha ben chiare le criticità del Paese e le sfide da affrontare per migliorare la società di oggi. Il tasso di disoccupazione vicino all’11%, il vasto numero di giovani scoraggiati sia nel cercare lavoro sia nell’intraprendere un percorso formativo, il gap di crescita tra il Nord ed il Sud del Paese e tra l’occupazione maschile e femminile, la flessione degli investimenti, che negli ultimi 9 anni ha superato il 20%, rappresentano solo una parte delle questioni ineludibili verso le quali la società civile, in tutte le sue componenti, deve prendere coscienza e le forze politiche devono esprimersi. A fronte di queste problematiche, siamo consapevoli e certi che il Paese abbia a disposizione competenze, capacità progettuali e risorse in grado di rimettere in moto la ripresa. Le professioni sono anche tutto questo”.
 
L’Italia che gli oltre due milioni di professionisti rappresentati dall’Alleanza vogliono costruire è, quindi, quella in cui ogni cittadino o impresa si possa confrontare con una Pubblica Amministrazione più rapida ed efficiente, con regole semplici ed efficaci che consentano di accrescere l’occupazione e orientare il welfare verso una platea più ampia di soggetti, con una politica economica orientata a realizzare infrastrutture materiali e immateriali più moderne e sostenibili.
 
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