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Vetro per l’architettura, guida alla scelta

Vetro per l’architettura, guida alla scelta

Una panoramica su facciate e pareti divisorie con vetri isolanti, di sicurezza, a controllo solare, satinati e decorativi

Vedi Aggiornamento del 17/09/2020
Vetro per l’architettura, guida alla scelta
di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 17/09/2020
02/11/2017 - Nelle architetture moderne è sempre più frequente l’impiego del vetro sia come materiale strutturale sia come elemento compositivo che massimizzi l’apporto di luce e renda fluide le divisioni tra “dentro e fuori”.
 
Vista l’ampia diffusione del vetro in ingegneria e architettura, è necessario coniugare le sue prestazioni tecnologiche con il contesto nel quale si va ad agire.
 

Facciate strutturali vetrate

Grazie all’impiego del vetro è possibile realizzare facciate continue vetrate dal grande impatto visivo ed estetico. Il vetro, filtrando la luce, riesce ad ‘addomesticarla e ammorbidirla’ per consentire di sfruttarla secondo le esigenze. Una facciata strutturale in vetro, quindi, se progettata, dimensionata e posta con cura, consente di sfruttare al massimo i benefici della luce e migliorare il comfort dell’intero edificio.
 
Tra le facciate strutturali vetrate c’è Klima di FARAONE , un nuovo sistema per facciate in vetro con un alto potere di isolamento termico ed altissime prestazioni energetiche.
 
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Tra le facciate in vetro colorato c’è DecorGem di OMNIDECOR® con vetro float retro smaltato con smalti ceramici, superficie satinata o lucida capace di resistere all’umidità e ai graffi.
 
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Tra i mattoni in vetro a bassa trasmittanza termica c’è Energy Saving di SEVES GLASSBLOCK che permette di progettare facciate architettoniche all’insegna del risparmio energetico con trasmittanza pari alla metà del valore standard per il mattone di vetro.

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Tra le Vetrate a fissaggio puntuale c’è FITECHNIC Glass Fitting MODEL 3 di PENTAGONAL con sistema a filetto vite standard, vetro con struttura totalmente trasparente e integrazione architettonica, a basso impatto ambientale.
 
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Vetri isolanti e vetrocamera 

Per molto tempo l’uso del vetro in edilizia è stato condizionato dalla dispersione termica, maggiore rispetto ad altri materiali. Oggi però esistono vetri capaci di garantire elevate prestazioni anche dal punto di vista termico.
 
Ad esempio, tra i vetri basso emissivi per l’isolamento termico c’è Pilkington Optitherm™ S3 che assicura un isolamento termico rinforzato in una vetrocamera tradizionale e un aspetto estremamente neutro grazie all’elevata trasmissione luminosa e alla bassa riflessione luminosa.
 
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Per conciliare la salvaguardia del patrimonio storico con il comfort moderno e gli attuali requisiti ambientali c’è Pilkington Spacia™, un vetro sottovuoto che permette di raggiungere un isolamento termico in uno spessore sottile (6 mm); l’aria tra i due pannelli di vetro viene estratta, creando il vuoto che è efficiente nel limitare la dispersione termica e permette che lo spazio tra due pannelli possa essere ridotto a soli 0,2 mm.

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Vetri a controllo solare

I vetri a controllo solare permettono, nei climi più caldi, di ridurre l’apporto di calore solare e aiutano a controllare l’abbagliamento. Nei climi temperati, invece, sono utilizzati per controbilanciare il controllo solare con un’elevata trasmissione di luce naturale. Il vetro, quindi, controlla l’irraggiamento solare mediante la riflessione, la trasmissione e l’assorbimento.
 
Un esempio è COOL-LITE® ST-STB di SAINT GOBAIN GLASS caratterizzato da vetri coatizzati di tipo magnetronico ottenuti per deposito sotto vuoto di più strati di leghe metalliche su supporti che assicurano al prodotto una grande resistenza meccanica ed una lunga stabilità nel tempo.
 
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Vetri di sicurezza 

Tra i vetri stratificati di sicurezza c’è STADIP COLOR di GLASSOLUTIONS , un vetro stratificato colorato di sicurezza composto da due o più strati di vetro che vengono assemblati utilizzando uno o più film colorati in polivinilbutirrale (PVB). 
 
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Un altro esempio è STADIP PROTECT di SAINT GOBAIN GLASS un pannello composto da due lastre di vetro e un solo foglio di PVB dello spessore di 0,38 millimetri che permette una grande resistenza e sicurezza; infatti, anche se dovesse rompersi non rilascerebbe frammenti di vetro pericolosi e potrebbe rimanere in sito fino alla sua sostituzione. 
 
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Vetri temperati 

Tra i vetri temperati c’è Vetro temperato di VENETO VETRO adatto per realizzare porte scorrevoli, ingressi dei palazzi, bagni e docce, suddivisioni interne e per tutti gli altri impieghi che richiedano un vetro con elevate caratteristiche di resistenza.
 
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Tra i rivestimenti in vetro temperato c’è CUBE di CASALI capace di creare un’atmosfera stimolante e contemporanea.
 
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Vetri satinati 

Tra i vetri satinati decorativi c’è MADRAS® STRIP MATÉ DOUBLE FACE di VITREALSPECCHI ideale per separare gli spazi senza dividere. La finitura del vetro su entrambi i lati crea un gioco visivo dinamico e mutevole e offre piacevolezza tattile e visiva.
 
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Un altro esempio è ANTISCRATCH di GLASSOLUTIONS, un vetro resistente ai graffi e ai segni grazie ad un trattamento speciale e facilmente pulibile con acqua.
 
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Vetri decorati

Un esempio è Divisorio in vetro di CAPOFERRI SERRAMENTI per la realizzazione di pareti divisorie in vetro.
 
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Tra i vetri decorativi retroilluminati c’è Hydrogene for Arch di LASVIT, un sistema di pannelli decorativi in vetro per progetti di architettura, retroilluminabile a LED.
 
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Tra i vetri retroilluminati stampati c’è Vetro retroilluminato di CROMOGLASS per arredare il soggiorno, le hall degli hotel, le reception, i musei ecc.

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Tra i vetri stratificati opachi o trasparenti c’è VÈRIO di FLEXLITE, un vetro LCD elettrocromico, stratificato nel quale è racchiuso un film a cristalli liquidi, che inseriti all’interno del vetro, permettono la trasformazione in pochi millisecondi da una tradizionale superficie vetrata in stato di trasparenza a uno stato di opacità totale.
 
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