08/06/2017 - Come immaginiamo l’ambiente ideale in cui abitare, lavorare e relazionarsi? Di solito come uno spazio ben illuminato e areato con numerose finestre che si aprono verso l’esterno.
La luce solare, infatti, riempie, modella e valorizza gli ambienti e migliora anche le prestazioni lavorative, il benessere abitativo e il valore immobiliare di un immobile.
Spesso, però, si pensa (erroneamente) che l’unico apporto di luce naturale debba provenire dai serramenti verticali posti lungo le pareti dell’immobile, dimenticando che in molte circostanze (nei casi di attici, ville o abitazioni indipendenti e locali commerciali) si ha a disposizione una ‘
quarta parete potenzialmente illuminante’, ovvero la copertura.
Sfruttare il tetto per illuminare gli ambienti
Le
potenzialità che i tetti possiedono nei confronti della luce vengono dimenticate perché dalla nascita dell’architettura le coperture sono state concepite con lo scopo principale di proteggere l’essere umano dagli agenti atmosferici. Infatti, a seconda del clima e della latitudine, le coperture (sia a falda sia con il tetto piano) sono progettate per far defluire rapidamente le precipitazioni piovose o nevose.
Tuttavia oggi, grazie ai progressi tecnologici esistenti, è possibile ristrutturare gli ambienti aprendo nel soffitto un lucernario per permettere alla luce zenitale di illuminare e aerare gli ambienti.
La disponibilità di luce naturale all’interno di un ambiente varia, a seconda dell’orientamento della finestra ed in funzione di:
- quantità di
luce solare diretta, che può superare i 100.000 lux
- quantità di
luce diffusa (come componente proveniente dal cielo), che può superare i 10.000 lux
- quantità di
luce riflessa, che varia in funzione delle superfici riflettenti (prato, asfalto, altri fabbricati, vegetazione, acqua...) che circondano il manufatto che si sta osservando.
Rispetto ad un fascio di luce trasversale, la luce zenitale che proviene da
finestre da tetti o lucernari assicura un apporto di luce diretta maggiore e una
migliore distribuzione della luce all’interno dell’ambiente (illumina gli spazi sottostanti fino al doppio rispetto ai serramenti verticali installati in facciata).
Infatti, lo schema di seguito riportato mostra come in caso di una ristrutturazione volta al risparmio energetico, all’aumentare dello spessore del muro (in caso di cappotto termico) e al variare della tipologia d’infisso (a taglio termico o con triplo vetro), la
luminosità degli ambienti rischia di andare al di sotto di quella stabilita per legge (il
DM 5 luglio 1975 stabilisce un valore di fattore di luce diurna medio (FmLD) non inferiore al 2% e superficie finestrata apribile non inferiore a 1/8 della superficie del pavimento).

Con l’apertura di una
finestra da tetto, però, si ha un
aumento considerevole del FmLD, con un considerevole aumento del comfort abitativo.
Finestre per tetti piani: come illuminare spazi poco luminosi
Sia in casa sia in ufficio ci sono degli ambienti meno illuminati e meno areati di altri; i cosiddetti ‘punti luce’, infatti, non condizionano solo il comfort abitativo ma anche la
distribuzione funzionale all’interno dei locali. Si pensi, ad esempio, ad un ampia camera da adibire a cucina e zona pranzo: il posizionamento dei fornelli sarà necessariamente vicino alla finestre (per consentire l'allontanamento dei fumi) ma ciò comporterà una più scarsa illuminazione della zona pranzo.
Questo esempio dimostra come può essere utile
svincolarsi dalle tradizionali logiche di progettazione, prestando attenzione a soluzioni semplici ma risolutive come l’inserimento finestre da tetto sul tetto.
Mentre per illuminare sottotetti e mansarde risulta immediato optare per l’installazione di finestre da tetto, illuminare ambienti bui di immobili con tetti piani con dei lucernari non è la prima soluzione che viene in mente ai progettisti. Spesso, infatti, l’entusiasmo per l’inserimento di un nuvo punto illuminate viene smorzato dalla paura che una finestra sul tetto possa creare problemi di umidità o addirittura perdite d’acqua.
Queste
paure sono infondate se si scelgono finestre dagli elevati standard in termini di prestazioni termiche (isolamento termico), acustiche (proteggere dal rumore della pioggia) e progettate in maniera specifica per soluzioni in copertura (dotate delle giunzioni adatte per l’impermeabilizzazione del tetto).
Installando finestre da tetto in ville, attici, uffici e locali commerciali è possibile ridurre il ricorso alla luce artificiale, risparmiare energia e
portare la luce dove non è possibile installare una finestra verticale (come ad esempio nei corridoi).
Living illuminato da una finestra tradizionale
Living illuminato anche da finestre da tetto
Le finestre per tetti piani Velux
Tra i serramenti per tetti piani ad alte prestazioni c’è
Finestra per tetti piani con vetro curvo di Velux, un’innovativa finestra per tetti piani con vetro curvo dal design moderno e minimale che si integra perfettamente nel tetto e che s’installa agevolmente su tetti con pendenza del tetto compresa tra 0° e 15°.
Grazie alla
tecnologia CurveTech, la pioggia scivola via senza incontrare ostacoli, portando con sè lo sporco. Il vetro temprato resiste alle intemperie e alla grandine, per una maggior durata della finestra nel tempo. Il basamento isolato in PVC e la vetrata basso emissiva fanno sì che non ci siano dispersioni termiche e che sia sempre garantito un buon comfort interno.

È disponibile nella versione apribile VELUX INTEGRA elettrica, con vetro standard bassoemissivo o con vetro stratificato antieffrazione, a cui viene abbinato il vetro esterno curvo temprato. In alternativa, è disponibile nella versione fissa non apribile, a cui viene abbinato lo stesso vetro esterno curvo. La tenda parasole esterna riduce l'ingresso di calore fino al 76%, così le temperature in casa rimangono sempre piacevoli, anche nei mesi più caldi.
Un altro esempio è
Finestra per tetti piani con vetro piano che porta una grande quantità di luce naturale e illumina gli ambienti poco luminosi degli edifici con tetti piani. Inoltre, è dotata di vetrata antieffrazione per una sicurezza maggiore e garantisce prestazioni termiche ottimali. Il design moderno e minimalista la rende particolarmente adatta agli edifici residenziali, è ideale per nuove installazioni o per la sostituzione di cupole esistenti.
Tra le altre soluzioni Velux c'è
Finestra per tetti piani con cupola, in acrilico o policarbonato, che rappresenta un’ottima soluzione per portare luce e aria nei luoghi bui, anche in presenza di tetti piani o con
pendenze inferiori a 15°.

L'abbinamento di una finestra bassoemissiva con un cupolino permette di
ottenere ottimi valori in termini di protezione; può essere richiesta nella versione manuale o nella versione VELUX INTEGRA elettrica, dotata di control pad touch screen che permette di aprirla e chiuderla a distanza o di programmarla in funzione delle proprie esigenze.
Nel caso in cui sia
necessario l’accesso al tetto, si può optare per
Finestra per tetti piani per l'accesso al tetto, dotata di apertura a vasistas manuale fino a 65° aiutata da due pistoni. Per ragioni di sicurezza il battente si blocca automaticamente quando la finestra cupolino è aperta.
Soluzioni per illuminare i locali ciechi: i tunnel solari Velux
Gli
angoli ciechi o scarsamente illuminati di case, uffici e locali commerciali (come bagni, corridoi e ripostigli) in cui non è possibile inserire finestre non sono condannati ad avere come unica fonte di illuminazione la luce artificiale; grazie ai tunnel solari Velux è possibile portare la luce del sole anche in questi ambienti.
Il tunnel solare è un
lucernario tubolare composto da un elemento captatore (una cupola posizionata sul tetto), il condotto (che propaga la luce per riflessione fino all'ambiente da illuminare) e il diffusore.

Queste soluzioni tecnologiche permettono di diffondere uniformemente la luce naturale all'interno di edifici con tetto piano o poco inclinato, sia per l'
edilizia residenziale sia per l'
edilizia commerciale e industriale (come scuole, negozi, centri commerciali, palestre, uffici, laboratori, ecc).
Attraverso un captatore con cupola trasparente in policarbonato posizionato sul tetto, il tunnel raccoglie la luce naturale e la convoglia negli ambienti attraverso uno speciale condotto altamente riflettente. L'installazione ottimale può avvenire sia in sospensione sia con controsoffitto.
Il
Tunnel solare VELUX è un innovativo modello di lucernario tubolare che si presenta esternamente con lo stesso design delle finestre per tetti, integrandosi armoniosamente nella linea architettonica del tetto e con captatore esterno con vetro autopulente.

Un altro esempio è
Tunnel solare Lovegrove, un prodotto innovativo, caratterizzato da un design unico ed esclusivo che prende ispirazione dalla natura e dalle sue forme organiche. Il tunnel convoglia i raggi solari dal tetto e li restituisce come luce all’interno dei locali attraverso un diffusore a goccia disegnato da Lovegrove, che può essere regolato in altezza per modificare l’intensità luminosa.

Anche in una giornata nuvolosa il tunnel genera la stessa quantità di luce prodotta da una lampadina da 60W.