
Confprofessioni: ‘imprese e professionisti ostaggio dello spread burocratico’
NORMATIVA
Confprofessioni: ‘imprese e professionisti ostaggio dello spread burocratico’
In audizione in Senato, la Confederazione chiede di definire l’equo compenso e rivedere la Struttura unica di progettazione
Vedi Aggiornamento
del 03/04/2019

09/01/2019 - “L’economia italiana è ostaggio di uno spread burocratico che frena imprese e professionisti. Se non saremo in grado di invertire la tendenza alla complicazione, gli sforzi compiuti con la manovra di bilancio rischiano di restare senza effetti percepibili nell’economia reale, con gravi conseguenze sul quadro macroeconomico”.
Ha esordito così Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni, in audizione sul DL Semplificazione presso le Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavori pubblici del Senato.
Secondo la Confederazione italiana dei liberi professionisti, sono tre i nodi principali che il Parlamento deve risolvere, in sede di conversione del DL Semplificazione, per ristabilire un più equo rapporto tra Pubblica amministrazione, imprese e professionisti:
- l’annoso problema dei debiti commerciali della P.A., che oggi ammontano a circa 30 miliardi di euro e che insieme ai ritardi di pagamento incidono pesantemente sull’attività economica in particolare delle professioni tecniche, tra i principali fornitori di prestazioni per la P.A.;
- l’equo compenso che, dopo l’approvazione della manovra di Bilancio dello scorso anno, è rimasto “una proclamazione di principio, priva di un’autonoma capacità vincolante nei confronti degli enti pubblici”. Si tratta di un nodo che va affrontato risolutamente, sottolinea Confprofessioni, attraverso un intervento che faccia “espresso riferimento ai parametri previsti per la liquidazione giudiziale dei compensi”;
- per vincere la sfida della semplificazione della burocrazia e degli adempimenti amministrativi, Confprofessioni sollecita l’attuazione delle deleghe contenute nello Statuto del lavoro autonomo, a cominciare dalla valorizzazione del ruolo sussidiario dei professionisti, che può rivelarsi uno strumento formidabile per alleggerire il carico degli adempimenti burocratici.
Infine, Stella invita Governo e Parlamento a riconsiderare con maggiore ponderazione la Struttura unica di progettazione, introdotta nell’ultima legge di Bilancio, ascoltando i rilievi provenienti da tutto il mondo delle professioni tecniche.
Ha esordito così Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni, in audizione sul DL Semplificazione presso le Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavori pubblici del Senato.
Secondo la Confederazione italiana dei liberi professionisti, sono tre i nodi principali che il Parlamento deve risolvere, in sede di conversione del DL Semplificazione, per ristabilire un più equo rapporto tra Pubblica amministrazione, imprese e professionisti:
- l’annoso problema dei debiti commerciali della P.A., che oggi ammontano a circa 30 miliardi di euro e che insieme ai ritardi di pagamento incidono pesantemente sull’attività economica in particolare delle professioni tecniche, tra i principali fornitori di prestazioni per la P.A.;
- l’equo compenso che, dopo l’approvazione della manovra di Bilancio dello scorso anno, è rimasto “una proclamazione di principio, priva di un’autonoma capacità vincolante nei confronti degli enti pubblici”. Si tratta di un nodo che va affrontato risolutamente, sottolinea Confprofessioni, attraverso un intervento che faccia “espresso riferimento ai parametri previsti per la liquidazione giudiziale dei compensi”;
- per vincere la sfida della semplificazione della burocrazia e degli adempimenti amministrativi, Confprofessioni sollecita l’attuazione delle deleghe contenute nello Statuto del lavoro autonomo, a cominciare dalla valorizzazione del ruolo sussidiario dei professionisti, che può rivelarsi uno strumento formidabile per alleggerire il carico degli adempimenti burocratici.
Infine, Stella invita Governo e Parlamento a riconsiderare con maggiore ponderazione la Struttura unica di progettazione, introdotta nell’ultima legge di Bilancio, ascoltando i rilievi provenienti da tutto il mondo delle professioni tecniche.