
Progettazione verde pubblico, in arrivo i nuovi CAM
AMBIENTE
Progettazione verde pubblico, in arrivo i nuovi CAM
Previsti nuovi strumenti di pianificazione per le città, l’introduzione di pratiche a basso impatto ambientale e l’impiego di sistemi di irrigazione efficienti
Vedi Aggiornamento
del 13/11/2020

30/03/2020 - In arrivo nuovi criteri ambientali minimi (CAM) per la progettazione e la gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde.
Il Ministero dell’Ambiente, infatti, sta per pubblicare il decreto che revisiona e aggiorna le norme per lo sviluppo sostenibile degli appalti verdi.
Il decreto prevede nuovi strumenti di pianificazione per migliorare la cura e la valorizzazione del patrimonio verde presente in città, basati sulla conoscenza effettiva del territorio anche attraverso la realizzazione di censimenti delle vegetazioni locali.
Inoltre, vengono introdotte pratiche a basso impatto ambientale sia per la fornitura di prodotti per la cura del verde che per i trattamenti per la cura delle piante, come ad esempio la lotta biologica e la difesa integrata.
Infine, il decreto favorisce i processi di economia circolare attraverso la promozione del compostaggio, l’impiego di sistemi che garantiscano l’efficienza degli impianti di irrigazione, l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile per il riscaldamento delle serre e l’incentivo alla produzione biologica.
Ad esempio, per progetti significativi di nuove aree verdi o di riqualificazione di quelle esistenti, viene suggerita la presenza delle capacità tecniche professionali fondamentali come quelle relative al campo ambientale, paesaggistico, naturalistico, forestale, ingegneristico, geologico e urbanistico.
Come verifica viene richiesta documentazione atta a dimostrare di aver costituito un team multidisciplinare composto da esperti nelle differenti materie pertinenti ed iscritti ai relativi albi adeguato alla tipologia di progetto che si intende realizzare e coordinato dalle figure professionali aventi le caratteristiche riportate nel criterio.
Attraverso la formazione a distanza, il Ministero fornirà ai funzionari pubblici gli strumenti per applicare i cosiddetti CAM, i criteri ambientali minimi, per gli acquisti verdi delle PA. Un comparto che solo per quanto riguarda gli appalti verdi quota, secondo l’Osservatorio Appalti verdi, circa 30 miliardi e che grazie ai principi dell’economia circolare ed ecosostenibile applicati nei settori pubblici può avere la forza di orientare il resto della produzione e dei consumi.
L’iniziativa è rivolta a tutti coloro che sono interessati ad approfondire i temi legati al GPP, con particolare riferimento agli operatori che svolgono funzioni strategiche in materia di appalti pubblici all’interno di amministrazioni regionali, locali e centrali d’acquisto.
Il Ministero dell’Ambiente, infatti, sta per pubblicare il decreto che revisiona e aggiorna le norme per lo sviluppo sostenibile degli appalti verdi.
Criteri ambientali minimi per il verde pubblico: le novità
I nuovi CAM, la cui applicazione diverrà obbligatoria dopo 120 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, riguarderanno l’affidamento dei servizi di progettazione, manutenzione e gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde.Il decreto prevede nuovi strumenti di pianificazione per migliorare la cura e la valorizzazione del patrimonio verde presente in città, basati sulla conoscenza effettiva del territorio anche attraverso la realizzazione di censimenti delle vegetazioni locali.
Inoltre, vengono introdotte pratiche a basso impatto ambientale sia per la fornitura di prodotti per la cura del verde che per i trattamenti per la cura delle piante, come ad esempio la lotta biologica e la difesa integrata.
Infine, il decreto favorisce i processi di economia circolare attraverso la promozione del compostaggio, l’impiego di sistemi che garantiscano l’efficienza degli impianti di irrigazione, l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile per il riscaldamento delle serre e l’incentivo alla produzione biologica.
Appalti pubblici: la scelta dei candidati secondo i CAM
I nuovi CAM suggeriscono, con meccanismi premiali, anche il criterio di selezione tecnico-professionale per i professionisti della progettazione del verde.Ad esempio, per progetti significativi di nuove aree verdi o di riqualificazione di quelle esistenti, viene suggerita la presenza delle capacità tecniche professionali fondamentali come quelle relative al campo ambientale, paesaggistico, naturalistico, forestale, ingegneristico, geologico e urbanistico.
Come verifica viene richiesta documentazione atta a dimostrare di aver costituito un team multidisciplinare composto da esperti nelle differenti materie pertinenti ed iscritti ai relativi albi adeguato alla tipologia di progetto che si intende realizzare e coordinato dalle figure professionali aventi le caratteristiche riportate nel criterio.
Appalti verdi: dal MinAmbiente la formazione
Il Ministero dell’Ambiente, con un investimento di circa 140mila euro, all’interno del più ampio progetto CReIAMO PA, ha varato il corso di formazione specialistica a distanza (FAD) sugli acquisti verdi per la pubblica amministrazione.Attraverso la formazione a distanza, il Ministero fornirà ai funzionari pubblici gli strumenti per applicare i cosiddetti CAM, i criteri ambientali minimi, per gli acquisti verdi delle PA. Un comparto che solo per quanto riguarda gli appalti verdi quota, secondo l’Osservatorio Appalti verdi, circa 30 miliardi e che grazie ai principi dell’economia circolare ed ecosostenibile applicati nei settori pubblici può avere la forza di orientare il resto della produzione e dei consumi.
L’iniziativa è rivolta a tutti coloro che sono interessati ad approfondire i temi legati al GPP, con particolare riferimento agli operatori che svolgono funzioni strategiche in materia di appalti pubblici all’interno di amministrazioni regionali, locali e centrali d’acquisto.