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Coronavirus, Anac: ‘mai chiesta la sospensione delle gare’

Coronavirus, Anac: ‘mai chiesta la sospensione delle gare’

Intanto i professionisti lamentano il rallentamento delle attività per la chiusura degli uffici pubblici

Vedi Aggiornamento del 16/06/2022
Foto: Claudio Ventrella©123RF.com
Foto: Claudio Ventrella©123RF.com
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 16/06/2022
23/04/2020 - Professionisti e imprese attendono la fase 2 post emergenza sanitaria da coronavirus e la riapertura dei cantieri, ma intanto lamentano il rallentamento delle attività per la chiusura degli uffici pubblici.
 
Sull’argomento è intervenuta l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) con una precisazione sulle indicazioni fornite nei giorni scorsi alle Stazioni appaltanti per la gestione dell’emergenza.
 

Coronavirus, Anac: no alla sospensione delle gare

L’Anticorruzione ha chiarito di non aver mai chiesto alle Stazioni Appaltanti la sospensione delle procedure di gara durante l’emergenza sanitaria.
 
Aanc, si legge nella nota diffusa, “si è limitata a suggerire “l’opportunità di differire l’avvio delle procedure di gara già programmate” e di avviare soltanto quelle “ritenute urgenti e indifferibili”, assicurando tuttavia “la massima pubblicità e trasparenza delle determinazioni adottate”.
 
Al contrario, continua l’Anticorruzione, l’Anac ha chiesto a Governo e Parlamento l’adozione di misure ad-hoc in vista della “fase 2” proprio per evitare di applicare in modo indiscriminato agli appalti la sospensione dei termini prevista dall’articolo 103 del Decreto “Cura Italia” (DL 18/2020).
 
Ricordiamo infatti che il Decreto “Cura Italia” ha stabilito che nei procedimenti amministrativi non si deve tenere conto del periodo intercorrente tra il 23 febbraio e il 15 aprile 2020, ma che le Amministrazioni devono adoperarsi per assicurare la ragionevole durata e la celere conclusione dei procedimenti, dando priorità a quelli considerati urgenti.
 

Coronavirus e fase 2, i professionisti lamentano rallentamenti

Nonostante queste raccomandazioni, sono molti gli uffici pubblici che hanno sospeso le attività. I professionisti che hanno partecipato al sondaggio di Edilportale hanno evidenziato che la chiusura degli uffici ha creato problemi nello svolgimento dell’attività professionale.
 
Il 90% dei partecipanti ha dichiarato di aver subìto disagi. In particolare, il 46% ha riscontrato il blocco di tutte le procedure, mentre il 43% ha lamentato che le pratiche procedono a rilento.
 
Il blocco nel rilascio dei titoli abilitativi, riscontrato da molti professionisti, può causare difficoltà alla ripartenza nella fase 2, quando invece i progetti dovrebbero essere pronti per consentire l’immediata apertura dei cantieri.
 
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