
Green pass, dal 15 ottobre sarà obbligatorio per lavorare negli studi professionali
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Green pass, dal 15 ottobre sarà obbligatorio per lavorare negli studi professionali
Multe fino a 1500 euro per i trasgressori. Dubbi sugli obblighi per i clienti che accedono agli studi
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del 15/10/2021

23/09/2021 - Dal 15 ottobre 2021 e fino al 31 dicembre 2021, data in cui è prevista la cessazione dello stato di emergenza, per lavorare negli studi professionali sarà obbligatorio esibire il green pass su richiesta. Lo prevede il Decreto Legge 127/2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Nel settore privato, tale obbligo riguarderà tutti i soggetti che svolgono la propria attività lavorativa, di formazione o di volontariato, anche sulla base di contratti esterni.
Non saranno soggetti a tale obbligo i soggetti esenti dalla campagna vaccinale, condizione che deve essere provata da una idonea certificazione medica.
I datori di lavoro saranno tenuti a verificare il rispetto dei nuovi obblighi e hanno tempo fino al 15 ottobre per definire le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche. Tali verifiche potranno essere condotte anche a campione e possibilmente al momento dell’accesso.
Ai lavoratori che entreranno nei luoghi di lavoro senza green pass sarà applicata una sanzione da 600 euro a 1500 euro. I datori di lavoro saranno invece puniti con una sanzione da 400 a 1000 euro.
I lavoratori privi del green pass saranno considerati assenti ingiustificati fino alla presentazione della certificazione verde e comunque non oltre il 31 dicembre 2021. Nei giorni di assenza ingiustificata, i lavoratori non avranno diritto alla retribuzione, né a compensi o emolumenti. Non ci saranno conseguenze disciplinari e avranno diritto alla conservazione del posto di lavoro.
Il Decreto Legge pubblicato in Gazzetta non affronta questo tema perché regola gli obblighi del datore di lavoro e di chi svolge la propria attività nello studio. C’è chi ne ha dedotto che i clienti non hanno l’obbligo di esibire il green pass per entrare negli studi. Potrebbe essere sufficiente che clienti e i professionisti indossino i dispositivi di protezione individuale per la durata dell'incontro, così come previsto dai protocolli per evitare la diffusione del virus.
Si potrebbe però anche ipotizzare che i clienti debbano essere dotati di green pass, al pari dei clienti di bar, ristoranti, teatri e cinema, che devono mostrare la certificazione al momento dell’accesso.
Per sciogliere questi dubbi, Confprofessioni metterà a punto un documento sulle regole da seguire negli studi.
Studi professionali, accesso con green pass
Il decreto ha introdotto l’obbligo di accesso ai luoghi di lavoro solo muniti di green pass sia per il settore pubblico che per quello privato.Nel settore privato, tale obbligo riguarderà tutti i soggetti che svolgono la propria attività lavorativa, di formazione o di volontariato, anche sulla base di contratti esterni.
Non saranno soggetti a tale obbligo i soggetti esenti dalla campagna vaccinale, condizione che deve essere provata da una idonea certificazione medica.
I datori di lavoro saranno tenuti a verificare il rispetto dei nuovi obblighi e hanno tempo fino al 15 ottobre per definire le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche. Tali verifiche potranno essere condotte anche a campione e possibilmente al momento dell’accesso.
Green pass e sanzioni
Ai lavoratori che entreranno nei luoghi di lavoro senza green pass sarà applicata una sanzione da 600 euro a 1500 euro. I datori di lavoro saranno invece puniti con una sanzione da 400 a 1000 euro.I lavoratori privi del green pass saranno considerati assenti ingiustificati fino alla presentazione della certificazione verde e comunque non oltre il 31 dicembre 2021. Nei giorni di assenza ingiustificata, i lavoratori non avranno diritto alla retribuzione, né a compensi o emolumenti. Non ci saranno conseguenze disciplinari e avranno diritto alla conservazione del posto di lavoro.
Green pass per gli studi professionali, e i clienti?
Assodato che per lavorare o per compiere un tirocinio o un percorso formativo in uno studio professionale è necessario essere in possesso del green pass, resta da capire se l’obbligo vale anche per i clienti.Il Decreto Legge pubblicato in Gazzetta non affronta questo tema perché regola gli obblighi del datore di lavoro e di chi svolge la propria attività nello studio. C’è chi ne ha dedotto che i clienti non hanno l’obbligo di esibire il green pass per entrare negli studi. Potrebbe essere sufficiente che clienti e i professionisti indossino i dispositivi di protezione individuale per la durata dell'incontro, così come previsto dai protocolli per evitare la diffusione del virus.
Si potrebbe però anche ipotizzare che i clienti debbano essere dotati di green pass, al pari dei clienti di bar, ristoranti, teatri e cinema, che devono mostrare la certificazione al momento dell’accesso.
Per sciogliere questi dubbi, Confprofessioni metterà a punto un documento sulle regole da seguire negli studi.