
Purificazione dell’aria e VMC nelle scuole, ecco le Linee Guida per gli impianti
IMPIANTI
Purificazione dell’aria e VMC nelle scuole, ecco le Linee Guida per gli impianti
Specifiche tecniche per i dispositivi mobili e fissi di aerazione e standard minimi di qualità dell’aria negli ambienti scolastici
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del 07/02/2025

22/08/2022 - Sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le “Linee guida sulle specifiche tecniche in merito all’adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di aerazione e agli standard minimi di qualità dell’aria negli ambienti scolastici”, con il DPCM 26 luglio 2022.
La pandemia COVID-19 - si legge nella premessa - ha generato una grande attenzione verso gli agenti microbiologici aerodispersi, per i quali tuttavia non esistono standard. Per migliorare la gestione degli ambienti scolastici e contenere i possibili rischi per la salute, è importante garantire una buona qualità dell’aria negli ambienti scolastici, prestando attenzione alle fonti degli inquinanti chimici e dei patogeni, sia interne che esterne, alla gestione delle attività, al numero di occupanti, alla natura e configurazione degli spazi, alle misure preventive in atto, ecc.
Tutte queste variabili possono influire sensibilmente sulla qualità dell’aria di una classe, così come l’utilizzo di dispositivi di sanificazione, purificazione/ventilazione. Le Linee Guida indicano, appunto, le specifiche tecniche - raccomandazioni generali e requisiti del sistema - in base alle quali selezionare tali dispositivi, considerando anche le possibili controindicazioni, quali emissioni, rumori, rischi per la sicurezza, costi di acquisto e di esercizio e consumi energetici.
Destinatari del documento sono sia i fabbricanti/responsabili dell’immissione sul mercato, sia gli utilizzatori finali che potranno effettuare una selezione consapevole in base alle specifiche tecniche e conformemente alle disposizioni normative vigenti in materia e agli standard minimi di qualità indicati nei riferimenti citati nelle Linee Guida.
La qualità dell’aria indoor nelle scuole - si legge nelle Linee Guida - assume un particolare significato e rilievo, sia per le vulnerabilità dei soggetti, sia per gli elevati tempi di permanenza. Pertanto, l’attenzione sulla qualità dell’aria indoor nelle scuole si tradurrà nel suo complesso in un beneficio significativo per tutta la vita sulla salute degli studenti e di tutti coloro i quali trascorrono periodi prolungati negli ambienti scolastici.
Si prevede che il dirigente scolastico richieda ai Dipartimenti di prevenzione delle ASL e ARPA di monitorare la qualità dell’aria e di individuare le soluzioni più efficaci da adottare in conformità alle Linee Guida. Di conseguenza, verrà richiesto all’ente proprietario dell’edificio di attivarsi per porre in essere gli interventi necessari, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
In relazione alla pandemia da SARS-CoV-2 - spiega il documento - la ventilazione, naturale o meccanica, è parte strategica degli interventi di prevenzione e controllo della riduzione del rischio di trasmissione di COVID-19, insieme alle altre soluzioni identificate per il miglioramento della qualità degli ambienti.
Per sviluppare sistemi di ventilazione flessibili, a seconda delle finalità e della tipologia degli edifici (es. scuole), è necessario coinvolgere le parti competenti del settore del condizionamento dell’aria e della ventilazione e/o figure professionali competenti/qualificate, oltre agli architetti, biologici, chimici, fisici, ingegneri e gli operatori di sanità pubblica per affrontare questa problematica in ambito scolastico.
Per scegliere la soluzione tecnica più adatta, le Linee Guida forniscono raccomandazioni generali: i dispositivi/apparecchi devono essere chiaramente identificabili, sicuri ed efficaci, muniti di misuratore di anidride carbonica.
Ulteriori requisisti sono: facile utilizzo e installazione, bassi costi di attivazione, ridotti consumi elettrici e/o ridotti costi di componenti, di smaltimento dei filtri, lampade, ecc., bassi livelli/classi emissive di rumorosità, impatto ambientale minimo.
La pandemia COVID-19 - si legge nella premessa - ha generato una grande attenzione verso gli agenti microbiologici aerodispersi, per i quali tuttavia non esistono standard. Per migliorare la gestione degli ambienti scolastici e contenere i possibili rischi per la salute, è importante garantire una buona qualità dell’aria negli ambienti scolastici, prestando attenzione alle fonti degli inquinanti chimici e dei patogeni, sia interne che esterne, alla gestione delle attività, al numero di occupanti, alla natura e configurazione degli spazi, alle misure preventive in atto, ecc.
Tutte queste variabili possono influire sensibilmente sulla qualità dell’aria di una classe, così come l’utilizzo di dispositivi di sanificazione, purificazione/ventilazione. Le Linee Guida indicano, appunto, le specifiche tecniche - raccomandazioni generali e requisiti del sistema - in base alle quali selezionare tali dispositivi, considerando anche le possibili controindicazioni, quali emissioni, rumori, rischi per la sicurezza, costi di acquisto e di esercizio e consumi energetici.
Destinatari del documento sono sia i fabbricanti/responsabili dell’immissione sul mercato, sia gli utilizzatori finali che potranno effettuare una selezione consapevole in base alle specifiche tecniche e conformemente alle disposizioni normative vigenti in materia e agli standard minimi di qualità indicati nei riferimenti citati nelle Linee Guida.
La qualità dell’aria indoor nelle scuole - si legge nelle Linee Guida - assume un particolare significato e rilievo, sia per le vulnerabilità dei soggetti, sia per gli elevati tempi di permanenza. Pertanto, l’attenzione sulla qualità dell’aria indoor nelle scuole si tradurrà nel suo complesso in un beneficio significativo per tutta la vita sulla salute degli studenti e di tutti coloro i quali trascorrono periodi prolungati negli ambienti scolastici.
Si prevede che il dirigente scolastico richieda ai Dipartimenti di prevenzione delle ASL e ARPA di monitorare la qualità dell’aria e di individuare le soluzioni più efficaci da adottare in conformità alle Linee Guida. Di conseguenza, verrà richiesto all’ente proprietario dell’edificio di attivarsi per porre in essere gli interventi necessari, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
In relazione alla pandemia da SARS-CoV-2 - spiega il documento - la ventilazione, naturale o meccanica, è parte strategica degli interventi di prevenzione e controllo della riduzione del rischio di trasmissione di COVID-19, insieme alle altre soluzioni identificate per il miglioramento della qualità degli ambienti.
Per sviluppare sistemi di ventilazione flessibili, a seconda delle finalità e della tipologia degli edifici (es. scuole), è necessario coinvolgere le parti competenti del settore del condizionamento dell’aria e della ventilazione e/o figure professionali competenti/qualificate, oltre agli architetti, biologici, chimici, fisici, ingegneri e gli operatori di sanità pubblica per affrontare questa problematica in ambito scolastico.
Per scegliere la soluzione tecnica più adatta, le Linee Guida forniscono raccomandazioni generali: i dispositivi/apparecchi devono essere chiaramente identificabili, sicuri ed efficaci, muniti di misuratore di anidride carbonica.
Ulteriori requisisti sono: facile utilizzo e installazione, bassi costi di attivazione, ridotti consumi elettrici e/o ridotti costi di componenti, di smaltimento dei filtri, lampade, ecc., bassi livelli/classi emissive di rumorosità, impatto ambientale minimo.