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Decarbonizzazione, come cambia il modo di progettare e costruire
di Redazione Edilportale

Decarbonizzazione, come cambia il modo di progettare e costruire

Materiali a bassa emissione e dall’elevata durabilità, fonti rinnovabili, efficienza energetica, riutilizzo e riciclo: i nuovi topic dell'edilizia low carbon

Vedi Aggiornamento del 05/03/2025
Decarbonizzazione in edilizia - Foto: morris71 123rf.com
Decarbonizzazione in edilizia - Foto: morris71 123rf.com
di Redazione Edilportale
Vedi Aggiornamento del 05/03/2025
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05/06/2024 - Decarbonizzazione significa letteralmente riduzione della CO2. La decarbonizzazione è un processo che prevede l’abbandono del carbonio, la riduzione delle emissioni di gas serra e il contemporaneo passaggio a fonti di energia rinnovabile; tale processo interessa anche il settore delle costruzioni.
 
Un’edilizia a basse emissioni di CO2, detta anche low carbon, è necessaria per raggiungere gli obiettivi ambientali fissati dall’Europa per i prossimi decenni e per favorire lo sviluppo di costruzioni sostenibili.
 

L’impatto ambientale delle costruzioni

Quello delle costruzioni è uno dei settori che più contribuisce alle emissioni di CO2. Secondo le analisi della Commissione Europea il settore delle costruzioni è responsabile del 40% della domanda di energia primaria nell’Unione Europea e del 36% delle emissioni di gas serra. In Italia il settore residenziale contribuisce per il 27,9% alla domanda di energia e per il 24,2% alle emissioni climalteranti.
 
Tale fenomeno riguarda tutto il ciclo di vita del manufatto; un edificio, infatti, emette CO2 quando ancora è solo un insieme di materiali da costruzione che devono essere assemblati tra loro in cantiere.
 
Pertanto, per raggiungere gli obiettivi climatici è fondamentale attuare la riduzione delle emissioni in tutte le fasi del ciclo di vita di un edificio, a partire dalla scelta dei materiali.
 

Le emissioni di carbonio di un edificio

Le emissioni di carbonio nel settore delle costruzioni sono influenzate da numerosi fattori lungo tutto il ciclo di vita di un edificio:
 
  • Estrazione dei materiali: l'estrazione di materiali da costruzione richiede l'uso di macchinari pesanti e trasporti, entrambi alimentati da combustibili fossili.
 
  • Produzione e trasporto dei materiali: qui si parla di “carbonio incorporato”, ossia le emissioni derivanti dall’origine dei materiali da costruzione, il loro trasporto e le fasi di gestione del cantiere. La trasformazione delle materie prime in materiali da costruzione finiti (ad esempio, calcestruzzo, mattoni, acciaio) richiede grandi quantità di energia e produce CO2 durante questi processi. I materiali da costruzione sono poi trasportati su lunghe distanze, contribuendo ulteriormente alle emissioni di carbonio attraverso l'uso di mezzi di trasporto.
 
  • Costruzione: l'uso di macchinari pesanti nei cantieri, come gru, bulldozer e camion, contribuisce significativamente alle emissioni di CO2 a causa del consumo di combustibili fossili, inoltre, l'uso di materiali e prodotti chimici nel processo di costruzione può comportare ulteriori emissioni di carbonio.
 
  • Utilizzo e manutenzione dell'edificio: qui si parla di “carbonio operativo”, ossia quello emesso durante l’uso dell’edificio, la gestione e la manutenzione dello stesso. Quindi le emissioni di CO2 legate al consumo energetico per riscaldare, raffreddare, illuminare e far funzionare gli elettrodomestici, così come gli interventi di manutenzione e riparazione dell’edificio che richiedono l'uso di materiali e risorse aggiuntive.
 
  • Demolizione e Smaltimento: la demolizione di edifici richiede l'uso di macchinari pesanti, che consumano combustibili fossili e quindi emettono CO2. Lo smaltimento dei materiali di demolizione, se non gestito correttamente, può contribuire significativamente alle emissioni di carbonio. Il riciclaggio dei materiali può ridurre questa impronta, ma comporta comunque l'uso di energia.
 

Come decarbonizzare il settore edile

Per attuare una concreta decarbonizzazione delle costruzioni l’attenzione deve quindi spostarsi su:
 
  • materiali a bassa emissione in tutte le loro fasi di vita (estrazione, lavorazione, trasporto, smaltimento);
  • prodotti dall’elevata durabilità che non richiedano una frequente manutenzione;
  • l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili;
  • l’efficienza energetica;
  • il riutilizzo e riciclo dei materiali, da privilegiare in ottica di economia circolare.
 
Risulta evidente che, l’unico modo per raggiungere la decarbonizzazione nel settore dell’architettura, dell’ingegneria e delle costruzioni (AEC) è quindi cambiare radicalmente il modo di progettare e costruire.
 

Decarbonizzazione, come cambia il modo di progettare e costruire

Per attuare un reale processo di decarbonizzazione del settore edile serve cambiare il modo di progettare e costruire.
 
Il primo passo è quello di avere un diverso approccio al processo di produzione, ad esempio:
 
  • riducendo il carbonio incorporato, attingendo a catene di fornitura locali in grado di eliminare i costi di trasporto e spedizione;
  • assicurandosi di impiegare prodotti che provengano da una catena di approvvigionamento a basse emissioni di carbonio e siano altamente riciclabile;
  • usando materiali che contribuiscono a ridurre l’impronta di CO2. Il legno, ad esempio, è in grado di immagazzinare carbonio nella sua struttura;
  • optando per nuovi materiali, come mattoni realizzati con materiali da costruzione recuperati, il calcestruzzo riciclato o le miscele di calcestruzzo che riducono l’impatto del carbonio.
 
Un secondo step, complementare al primo, riguarda da vicino i progettisti, che potrebbero specificare nei computi metrici l’uso di materiali da costruzione a basso contenuto di carbonio, alla stregua dei Green Public Procurament. Tutti gli appalti verdi legati al settore delle costruzioni, in particolari quelli finanziabili con il PPNR, richiedono l’uso di materiali sostenibili che siano conformi ai CAM, i criteri ambientali minimi.
 
Si arriva poi alla fase di costruzione dell’edificio; per attuare un reale processo di decarbonizzazione serve ottimizzare tutto l’iter costruttivo. L’edilizia offsite, ossia l’architettura prefabbricata, è una valida alternativa alle procedure tradizionali, in grado di ridurre gli sprechi, ottimizzare il flusso di lavoro, migliorando la gestione complessiva del progetto.
 

L'impatto economico della decarbonizzazione

Attuare una strategia di sviluppo sostenibile è vantaggiosa non solo dal punto di vista ambientale ma anche economico.
 
Un nuovo approccio alla produzione e alla costruzione, in chiave green, tende ad accelerare molte fasi della costruzione, abbassando drasticamente il costo di un progetto. Costruire con un’elevata efficienza energetica permette risparmi significativi sui costi energetici per tutta la durata del progetto.
 
In ultimo, la sostenibilità si sta normalizzando anche nei sistemi finanziari. Un edificio è un bene e in quanto tale genera un valore economico, a prova di questo assistiamo all’aumento degli investimenti ESG (Environmental, Social and Governance, un vero e proprio rating, spesso conosciuto come rating di sostenibilità, che esprime l'impatto ambientale, sociale e di governance di una impresa o di una organizzazione che opera sul mercato), che indica come i progetti green attirano come calamite gli investimenti di capitale, si parla infatti di mutui green, pensati proprio per incoraggiare gli investimenti relativi all'edilizia ecologica e a sostegno dell'ambiente.
 
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