
Direttiva Case Green approvata definitivamente
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NORMATIVA
Direttiva Case Green approvata definitivamente
Via libera del Consiglio UE Ecofin alle norme sul rendimento energetico degli edifici. L’Italia ha votato contro
Vedi Aggiornamento
del 25/11/2024

Vedi Aggiornamento del 25/11/2024
15/04/2024 - La Direttiva Case Green sul rendimento energetico in edilizia ha incassato questa mattina il via libera definitivo del Consiglio UE Ecofin. L’Italia ha votato contro, insieme all’Ungheria.
La nuova norma comunitaria sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE e gli Stati membri avranno due anni per recepirla.
La Direttiva Case Green ha l’obiettivo di contribuire a ridurre le emissioni di gas serra di cui gli edifici sono responsabili e prevede di rendere a emissioni zero entro il 2050 il patrimonio edilizio dell’UE e di eliminare gradualmente le caldaie a combustibili fossili entro il 2040.
Per gli edifici non residenziali, la direttiva introduce standard minimi di prestazione energetica garantendo che tali edifici non superino la quantità massima specificata di energia primaria o finale che possono utilizzare per m2 ogni anno.
Secondo le nuove regole, almeno il 16% degli edifici non residenziali con le peggiori prestazioni energetiche dovrà essere efficientato entro il 2030 e almeno il 26% entro il 2033.
Gli Stati membri potranno scegliere di esentare dalle norme edifici specifici, come palazzi storici, luoghi di culto o edifici di proprietà delle forze armate.
Gli Stati membri dovranno garantire che il consumo medio di energia primaria degli edifici residenziali venga ridotto del 16% nel 2030 e del 20-22% nel 2035. Almeno il 55% della riduzione energetica dovrà essere ottenuta attraverso la ristrutturazione degli edifici più deteriorati, che rappresentano il 43% degli edifici.
Nei loro piani di rinnovamento, gli Stati membri dovranno mettere in atto misure di assistenza tecnica e di sostegno finanziario, con particolare attenzione alle famiglie vulnerabili.
Le nuove norme garantiranno l’implementazione di idonei impianti di energia solare nei nuovi edifici, negli edifici pubblici e in quelli esistenti non residenziali in fase di ristrutturazione.
Gli Stati membri dovranno, inoltre, fornire infrastrutture per la mobilità sostenibile, compresi punti di ricarica per auto elettriche all’interno o accanto agli edifici, precablaggi o condutture per ospitare future infrastrutture e parcheggi per biciclette.
La Commissione riesaminerà la direttiva entro il 2028, alla luce dell’esperienza acquisita e dei progressi compiuti durante la sua attuazione.
La nuova norma comunitaria sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE e gli Stati membri avranno due anni per recepirla.
La Direttiva Case Green ha l’obiettivo di contribuire a ridurre le emissioni di gas serra di cui gli edifici sono responsabili e prevede di rendere a emissioni zero entro il 2050 il patrimonio edilizio dell’UE e di eliminare gradualmente le caldaie a combustibili fossili entro il 2040.
Edifici a emissioni zero entro il 2050
Attualmente gli edifici causano oltre un terzo delle emissioni di gas serra nell’UE. Secondo le nuove norme, entro il 2030 tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero ed entro il 2050 il patrimonio edilizio dell’UE dovrà essere trasformato in un patrimonio edilizio a emissioni zero.Per gli edifici non residenziali, la direttiva introduce standard minimi di prestazione energetica garantendo che tali edifici non superino la quantità massima specificata di energia primaria o finale che possono utilizzare per m2 ogni anno.
Secondo le nuove regole, almeno il 16% degli edifici non residenziali con le peggiori prestazioni energetiche dovrà essere efficientato entro il 2030 e almeno il 26% entro il 2033.
Gli Stati membri potranno scegliere di esentare dalle norme edifici specifici, come palazzi storici, luoghi di culto o edifici di proprietà delle forze armate.
Strategie per la riqualificazione energetica graduale
Gli Stati membri dovranno garantire che il consumo medio di energia primaria degli edifici residenziali venga ridotto del 16% nel 2030 e del 20-22% nel 2035. Almeno il 55% della riduzione energetica dovrà essere ottenuta attraverso la ristrutturazione degli edifici più deteriorati, che rappresentano il 43% degli edifici. Nei loro piani di rinnovamento, gli Stati membri dovranno mettere in atto misure di assistenza tecnica e di sostegno finanziario, con particolare attenzione alle famiglie vulnerabili.
Eliminazione combustibili fossili, promozione energia solare e mobilità sostenibile
Per decarbonizzare il settore edilizio, i piani nazionali di ristrutturazione degli edifici dovranno prevedere una tabella di marcia con l’obiettivo di eliminare gradualmente le caldaie a combustibili fossili entro il 2040.Le nuove norme garantiranno l’implementazione di idonei impianti di energia solare nei nuovi edifici, negli edifici pubblici e in quelli esistenti non residenziali in fase di ristrutturazione.
Gli Stati membri dovranno, inoltre, fornire infrastrutture per la mobilità sostenibile, compresi punti di ricarica per auto elettriche all’interno o accanto agli edifici, precablaggi o condutture per ospitare future infrastrutture e parcheggi per biciclette.
Direttiva Case Green, i prossimi step
La Direttiva Case Green sarà ora firmata e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE. Gli Stati membri avranno due anni per recepire le disposizioni nella loro legislazione nazionale.La Commissione riesaminerà la direttiva entro il 2028, alla luce dell’esperienza acquisita e dei progressi compiuti durante la sua attuazione.
Norme correlate
Direttiva CEE 24/04/2024 n.2024/1275
Direttiva (UE) 2024/1275 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 aprile 2024, sulla prestazione energetica nell’edilizia (Direttiva Case Green)
Approfondimenti
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