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Falsi crediti Superbonus, se restano nel cassetto fiscale non c’è truffa
di Redazione Edilportale

Falsi crediti Superbonus, se restano nel cassetto fiscale non c’è truffa

La Cassazione torna a spiegare in quali casi i crediti fittizi devono essere sequestrati in via preventiva

Vedi Aggiornamento del 13/02/2025
Truffa Superbonus - Foto: fabiobalbi 123RF.com
Truffa Superbonus - Foto: fabiobalbi 123RF.com
di Redazione Edilportale
Vedi Aggiornamento del 13/02/2025
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21/06/2024 - Quando si verifica una truffa Superbonus? Saperlo con certezza è fondamentale per capire se i crediti falsi, collegati ad un intervento non eseguito, devono essere sequestrati.
 
La Cassazione, con la sentenza 23402/2024 è tornata sul tema dei crediti fittizi e sui casi in cui si deve disporre il sequestro preventivo.
 

Il dubbio sulla truffa Superbonus

Il caso esaminato dalla Cassazione riguarda un professionista che ha redatto delle false asseverazioni attestanti la regolare esecuzione di interventi agevolati con il Superbonus.
 
Tali asseverazioni costituiscono la condizione per far maturare il credito di imposta a favore dell’impresa che avrebbe dovuto realizzare i lavori.
 
Una volta scoperto che i lavori non sono stati realmente realizzati, il Tribunale ordinario ha disposto a carico del professionista la confisca diretta di 29mila euro (pari al compenso ricevuto per la redazione delle asseverazioni) e la confisca per equivalente di 547mila euro (pari al profitto realizzato dall’impresa con la cessione del credito).

La confisca per equivalente a carico del professionista è stata ordinata nel caso in cui non fosse possibile la confisca diretta all’impresa.
 
Il professionista ha presentato ricorso in Cassazione sostenendo che la truffa Superbonus non si è consumata e che il Tribunale ordinario non avrebbe potuto ordinare la confisca per equivalente.
 

Quando si verifica una truffa Superbonus e i crediti sono sequestrabili

I giudici della Cassazione hanno dato ragione al professionista, spiegando che la truffa Superbonus non è realmente avvenuta: il credito Superbonus falso si trova infatti ancora nel cassetto fiscale dell’impresa e non è stato né ceduto né utilizzato in compensazione.
 
La Cassazione ha illustrato che solo quando i crediti ceduti sono stati materialmente riscossi o compensati può dirsi realizzato il danno per lo Stato, per essersi verificata la concreta perdita del denaro.
 
I giudici hanno aggiunto che la truffa Superbonus avviene solo se si verifica il danno per lo Stato.
 
Prima che il danno si verifichi, ci può essere solo un tentativo di truffa Superbonus.
 
I giudici hanno quindi annullato l’ordinanza di sequestro a carico del professionista.
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