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Superbonus nel 2025 solo per chi ha già avviato i lavori

Superbonus nel 2025 solo per chi ha già avviato i lavori

Nella legge di bilancio anche la possibilità di rateizzare in 10 anni la detrazione per le spese sostenute nel 2023

Aggiornato al 29/12/2024
Superbonus 2025 - Foto: toeytoey 123RF.com
Superbonus 2025 - Foto: toeytoey 123RF.com
di Paola Mammarella Aggiornato al
La legge di bilancio per il 2025 introduce uno sbarramento per il Superbonus 2025, ma anche la possibilità di ripartire in 10 rate la detrazione relativa alle spese sostenute nel 2023.
 

Superbonus 2025, sbarramento in arrivo

La legge di bilancio di fatto introduce uno stop al Superbonus 2025: a partire dal prossimo anno, potranno usufruire della detrazione, che avrà l’aliquota del 65%, solo condomini, persone fisiche che realizzano interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari, anche se posseduti da un unico proprietario, e enti del terzo settore che abbiano già avviato gli interventi entro il 15 ottobre 2024.

Per considerarsi avviati entro tale data, per gli interventi deve essere stata:
 
- presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata Superbonus (CILAS) se gli interventi sono diversi da quelli effettuati dai condomini;
- adottata la delibera assembleare e presentata la CILAS se gli interventi sono effettuati dai condomini;
- richiesto il titolo abilitativo se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici.
 
Gli interventi avviati dopo il 15 ottobre 2024 saranno tagliati fuori dalla possibilità di ottenere il Superbonus.
 
Tale limite temporale del 15 ottobre 2024 corrisponde al giorno in cui il Consiglio dei Ministri ha approvato la Manovra e risultava già decorso nel momento in cui è stato reso noto alla potenziale platea di beneficiari del Superbonus 2025. 
 
 

Possibilità di rateizzare in 10 anni il Superbonus 2023

La Legge di bilancio per il 2025 prevede anche la possibilità di ripartire in 10 rate annuali la detrazione spettante per le spese agevolate con il Superbonus sostenute dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.
 
Il beneficiario potrà esercitare questa opzione presentando una dichiarazione dei redditi integrativa entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione relativa al periodo d'imposta 2024.
 
Nel caso in cui dalla dichiarazione integrativa emerga un maggiore debito d'imposta, la maggiore imposta dovuta è versata dal contribuente, senza applicazione di sanzioni e interessi, entro il termine per il versamento del saldo delle imposte sui redditi relative dovute in relazione al periodo d’imposta 2024.
 
L’obiettivo della legge è quello di estendere anche alle spese del 2023 la chance di rateizzazione decennale riconosciuta per le spese sostenute nel 2022.
 
L’allungamento dei termini risponde all’esigenza di smaltire i crediti fermi nei cassetti fiscali dei contribuenti. I crediti che non sono stati ceduti a causa della saturazione del mercato e del cambiamento delle norme sulla cessione del credito possono infatti essere fruiti come detrazione Irpef. Dato che alcuni contribuenti non hanno la capienza fiscale per fruire della detrazione in 4 anni, il periodo di rimborso è stato allungato per abbassare la rata annuale e consentire l’utilizzo dell’intero bonus.
 
Per le spese sostenute nel 2024, invece, è obbligatoria la rateizzazione del Superbonus in 10 anni.
 
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