31/05/2007 - È stato completato nella seduta del 24 maggio scorso in Commissione Territorio, ambiente e mobilità della Regione Emilia Romagna, l’esame generale dell’Atto d’indirizzo predisposto dalla Giunta per realizzare aree produttive ecologicamente attrezzate (AEA).
Si tratta di zone industriali gestite unitariamente, sia da soggetti pubblici che privati, dotate di infrastrutture e sistemi capaci di garantire la tutela della salute, della sicurezza e dell’ambiente. Il provvedimento definisce le modalità di realizzazione e gestione delle AEA, in modo da favorire, con incentivi e sgravi fiscali, una più ampia e progressiva diffusione in Emilia Romagna di zone industriali dotate di requisiti tecnico-organizzativi che abbassano le pressioni su ambiente e salute.
I parametri di qualità - rispetto alle norme vigenti che qualificano le zone produttive come aree ecologicamente attrezzate - riguardano la salubrità dei luoghi di lavoro, la prevenzione o riduzione dell’inquinamento di aria, acqua, suolo, lo smaltimento e recupero dei rifiuti, il trattamento delle acque reflue, il contenimento del consumo di energia e il suo utilizzo efficace, la prevenzione dei rischi di incidenti rilevanti, l’accessibilità della zona e l’efficienza della mobilità di merci e persone.
L’Atto compie una distinzione di contenuto e di percorso tra aree produttive nuove (o riconvertite) e aree esistenti: nelle prime si possono attuare subito interventi per attrezzarle ecologicamente; nelle seconde è previsto invece che, tramite un accordo tra istituzioni ed imprese presenti nel luogo, venga redatto un programma di miglioramento progressivo delle dotazioni e delle prestazioni ambientali, finalizzato a far raggiungere alla zona gli standard propri di un’area ecologicamente attrezzata.
Alle amministrazioni locali è attribuita la responsabilità di indirizzo e controllo sulle modalità d’attuazione delle AEA, attraverso la definizione degli indirizzi per l’analisi iniziale, la redazione delle linee di politica ambientale che dovranno definire i criteri per la gestione e la qualità dell’area, il monitoraggio per verificare il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento.
È previsto inoltre che Comuni e Province si avvalgano, per queste attività, di un Comitato d’indirizzo, costituito dai soggetti e dalle imprese insediate o da insediare nell’area.
Fonte:
www.regione.emilia-romagna.it