
Studi di settore, approccio regionale e proroga
NORMATIVA
Studi di settore, approccio regionale e proroga
Ottica federale e differimento dei termini per i versamenti in considerazione dell’impatto della crisi
Vedi Aggiornamento
del 28/06/2011
24/06/2010 - Diventa definitiva l’impostazione anticrisi per gli studi di settore, che oltre a tenere in considerazione le diverse caratteristiche territoriali, incidenti sulla realtà imprenditoriale, i versamenti sono stati prorogati fino al 6 luglio, consentendo più tempo alle imprese.
Con la Circolare 34/E, l’Agenzia delle Entrate ha illustrato l’applicazione differenziata per le singole aree secondo un’ottica federalista. In base allo studio del territorio sono stati ricavati tre indicatori che consentono di effettuare accertamenti più aderenti alle diverse realtà economiche.
Si tratta del livello delle retribuzioni, livello del reddito disponibile per abitante e livello delle quotazioni immobiliari. Il primo è individuato a livello provinciale e considera quanto incide il costo delle retribuzioni sulla determinazione dei ricavi. Il secondo tiene conto della capacità dei contribuenti di produrre ricavi e compensi, in base ai livelli di benessere e al tasso di sviluppo economico. L'ultimo è stato messo a punto per gli studi delle costruzioni e di valorizzazione immobiliare, differenziando il territorio nazionale in base ai valori di mercato degli immobili per comune, provincia, regione e aree territoriali.
A fare da apripista al metodo regionale è stato lo studio sulle costruzioni, che ha consentito di localizzare 408 gruppi di imprese con caratteristiche omogenee.
Grazie a un approfondito monitoraggio della crisi sono stati messi in campo quattro tipi di correttivi, che hanno incassato l’ok della Commissione degli esperti. L'analisi della normalità economica ha consentito di individuare la riduzione dei ricavi in rapporto ai compensi. Il secondo tipo di correttivi "specifici per la crisi" hanno tenuto conto del possibile aumento del peso degli acconti sul totale dei compensi, e sono nati mettendo in relazione i compensi dichiarati con il posizionamento nell'analisi di congruità.
A questi si aggiungono poi i correttivi congiunturali di settore e individuali, capaci di cogliere il grado di crisi registrato dai contribuenti.
Con il Dpcm del 10 giugno 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 141 del 19 giugno, sono stati prorogati al 6 luglio e senza nessuna maggiorazione i termini per i versamenti a carico dei contribuenti, fissati in precedenza al 16 giugno. Entro il 5 agosto sarà invece possibile la regolarizzazione con una maggiorazione dello 0,40 per cento a titolo di interesse corrispettivo.
Con la Circolare 34/E, l’Agenzia delle Entrate ha illustrato l’applicazione differenziata per le singole aree secondo un’ottica federalista. In base allo studio del territorio sono stati ricavati tre indicatori che consentono di effettuare accertamenti più aderenti alle diverse realtà economiche.
Si tratta del livello delle retribuzioni, livello del reddito disponibile per abitante e livello delle quotazioni immobiliari. Il primo è individuato a livello provinciale e considera quanto incide il costo delle retribuzioni sulla determinazione dei ricavi. Il secondo tiene conto della capacità dei contribuenti di produrre ricavi e compensi, in base ai livelli di benessere e al tasso di sviluppo economico. L'ultimo è stato messo a punto per gli studi delle costruzioni e di valorizzazione immobiliare, differenziando il territorio nazionale in base ai valori di mercato degli immobili per comune, provincia, regione e aree territoriali.
A fare da apripista al metodo regionale è stato lo studio sulle costruzioni, che ha consentito di localizzare 408 gruppi di imprese con caratteristiche omogenee.
Grazie a un approfondito monitoraggio della crisi sono stati messi in campo quattro tipi di correttivi, che hanno incassato l’ok della Commissione degli esperti. L'analisi della normalità economica ha consentito di individuare la riduzione dei ricavi in rapporto ai compensi. Il secondo tipo di correttivi "specifici per la crisi" hanno tenuto conto del possibile aumento del peso degli acconti sul totale dei compensi, e sono nati mettendo in relazione i compensi dichiarati con il posizionamento nell'analisi di congruità.
A questi si aggiungono poi i correttivi congiunturali di settore e individuali, capaci di cogliere il grado di crisi registrato dai contribuenti.
Con il Dpcm del 10 giugno 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 141 del 19 giugno, sono stati prorogati al 6 luglio e senza nessuna maggiorazione i termini per i versamenti a carico dei contribuenti, fissati in precedenza al 16 giugno. Entro il 5 agosto sarà invece possibile la regolarizzazione con una maggiorazione dello 0,40 per cento a titolo di interesse corrispettivo.