
Manovra, salva dal ‘taglia enti’ la Commissione Via
NORMATIVA
Manovra, salva dal ‘taglia enti’ la Commissione Via
Accolte in un emendamento le richieste del Ministero dell’Ambiente contro la paralisi dei lavori
15/07/2011 - Non si applicano alla Commissione per la Via le norme “taglia enti”. È il contenuto di un emendamento alla legge di conversione della manovra, approvato nella nottata del 13 luglio e confermato dal maxiemendamento del Governo, presentato ieri mattina.
Secondo il Ministero dell’Ambiente, cui fanno capo le Commissioni per la valutazione integrata ambientale e la valutazione ambientale strategica, la riorganizzazione di questi enti avrebbe provocato il rischio di paralisi per una serie di progetti legati alla realizzazione di infrastrutture e grandi opere.
Da un monitoraggio, condotto dal Ministero nel triennio 2008 - 2011, emerge come in tre anni di attività sia stato concluso l’81% dei procedimenti, sbloccando centinaia di lavori che hanno portato alla realizzazione di opere civili, energetiche e industriali.
L’attività presa in considerazione ha riguardato anche le commissioni per la Vias - Via speciale, e per la Vas, valutazione ambientale strategica.
L’applicazione delle disposizioni “taglia enti” anche alle Commissioni che operano presso il Ministero dell’Ambiente”, spiega la motivazione addotta dal relatore, non risulterebbe coerente con l’importanza rivestita da questi organismi.
Oltre che per lo smaltimento dei procedimenti, continua la motivazione, le Commissioni hanno un ruolo fondamentale anche ai fini del pieno recepimento della normativa comunitaria in materia ambientale.
Il riordino delle Commissioni Via - Vas, nonché Aia Ippc, conclude la motivazione, non rispecchia neanche un’esigenza finanziaria. Questi enti hanno infatti la prerogativa di autofinanziarsi con tariffe e contributi a carico degli operatori, che coprono compensi e spese di funzionamento.
Secondo il Ministero dell’Ambiente, cui fanno capo le Commissioni per la valutazione integrata ambientale e la valutazione ambientale strategica, la riorganizzazione di questi enti avrebbe provocato il rischio di paralisi per una serie di progetti legati alla realizzazione di infrastrutture e grandi opere.
Da un monitoraggio, condotto dal Ministero nel triennio 2008 - 2011, emerge come in tre anni di attività sia stato concluso l’81% dei procedimenti, sbloccando centinaia di lavori che hanno portato alla realizzazione di opere civili, energetiche e industriali.
L’attività presa in considerazione ha riguardato anche le commissioni per la Vias - Via speciale, e per la Vas, valutazione ambientale strategica.
L’applicazione delle disposizioni “taglia enti” anche alle Commissioni che operano presso il Ministero dell’Ambiente”, spiega la motivazione addotta dal relatore, non risulterebbe coerente con l’importanza rivestita da questi organismi.
Oltre che per lo smaltimento dei procedimenti, continua la motivazione, le Commissioni hanno un ruolo fondamentale anche ai fini del pieno recepimento della normativa comunitaria in materia ambientale.
Il riordino delle Commissioni Via - Vas, nonché Aia Ippc, conclude la motivazione, non rispecchia neanche un’esigenza finanziaria. Questi enti hanno infatti la prerogativa di autofinanziarsi con tariffe e contributi a carico degli operatori, che coprono compensi e spese di funzionamento.