30/04/2012 - Confermato nel mese di aprile l’andamento della crisi nel settore edile. Da uno
studio dell’Ance, Associazione nazionale costruttori edili, emerge che ad essere particolarmente colpito è il comparto della nuova edilizia abitativa, ma che nuove prospettive potrebbero aprirsi grazie alla trasformazione urbana e alla riqualificazione delle città
In generale, nel quinquennio 2008 - 2012 la perdita produttiva complessiva si attesta sul 40 per cento. Il dato, sostiene l’Ance, riflette il calo degli investimenti in nuove costruzioni ed è confermato dall’andamento negativo dei permessi di costruire, che dal 2005 al 2010 si sono più che dimezzati.
Al contrario, l’unica eccezione nel settore è costituita dagli interventi di recupero del patrimonio abitativo, che continuano a registrare una lieve crescita.
Nel mercato immobiliare è poi confermata la tendenza negativa nel numero di compravendite di abitazioni, iniziata dal 2007.
Come più volte sostenuto dall’associazione degli edili, l’unica eccezione per consentire la ripresa può essere rappresentata dalla trasformazione urbana e dalla riqualificazione delle città attraverso gli interventi di demolizione e ricostruzione del patrimonio esistente.