
Servizi progettazione, ritorno temporaneo alle tariffe
NORMATIVA
Servizi progettazione, ritorno temporaneo alle tariffe
Corrispettivo da porre a base di gara individuato in base ai parametri vigenti prima del Dl liberalizzazioni
Vedi Aggiornamento
del 31/08/2012
24/05/2012 - Le tariffe professionali, abrogate dal decreto sulle liberalizzazioni, tornano in via transitoria per regolare l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura fino all’emanazione di un decreto ad hoc. Sono alcune delle novità per il rilancio delle costruzioni, contenute tra le misure urgenti proposte dal Ministero delle infrastrutture e trasporti, che il Governo potrebbe varare a breve.
Le tariffe professionali e le classificazioni delle prestazioni, vigenti prima dell’entrata in vigore del Dl Liberalizzazioni, potrebbero continuare ad essere utilizzate per determinare il corrispettivo da porre a base di gara nell’affidamento di servizi inerenti all’ingegneria e all’architettura.
Come si legge nella relazione, la soluzione prospettata dalla bozza cerca di limitare le conseguenze negative dell’assenza di riferimenti per la definizione dei compensi dei professionisti, creato dopo l’abolizione delle tariffe. Conseguenze negative sia in termini di qualità delle prestazioni che di limitazione della concorrenza sul mercato, che hanno anche provocato difficoltà nell’individuazione dei requisiti che i professionisti devono possedere per la partecipazione alle gare.
La situazione transitoria del ritorno alle tariffe cesserebbe dopo l’emanazione del decreto sui compensi professionali da parte del ministro vigilante, come previsto dall’articolo 9 del Dl Liberalizzazioni.
Le precedenti soluzioni provvisorie
Il vuoto normativo creato dalle liberalizzazioni ha portato l’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici a individuare un’altra soluzione transitoria. Con la delibera 49/2012, l’Authority ha correlato gli importi alla complessità dell’incarico, data ad esempio dal numero di elaborati da redigere e dai loro costi, e all’importanza dell’opera.
Per l’Autorità di Vigilanza, come riferimento possono essere anche utilizzati i costi, sostenuti dall’amministrazione negli ultimi anni, per il pagamento dei compensi ai professionisti in relazione all’importo dei lavori progettati (Leggi Tutto).
La soluzione dell’Authority non ha trovato l’appoggio del Cnappc, che dopo aver visionato la delibera ha affermato che i servizi di architettura e ingegneria dovrebbero essere affidati sulla base delle tabelle parametriche previste nel Decreto di prossima emanazione dal Ministro della Giustizia.
Fino ad allora, a detta del Consiglio nazionale degli architetti, i responsabili dei procedimenti potranno riferirsi alla media dei costi sostenuti negli ultimi anni per servizi tecnici simili a quelli da affidare, effettuando il calcolo al netto del ribasso (Leggi Tutto).
Le tariffe professionali e le classificazioni delle prestazioni, vigenti prima dell’entrata in vigore del Dl Liberalizzazioni, potrebbero continuare ad essere utilizzate per determinare il corrispettivo da porre a base di gara nell’affidamento di servizi inerenti all’ingegneria e all’architettura.
Come si legge nella relazione, la soluzione prospettata dalla bozza cerca di limitare le conseguenze negative dell’assenza di riferimenti per la definizione dei compensi dei professionisti, creato dopo l’abolizione delle tariffe. Conseguenze negative sia in termini di qualità delle prestazioni che di limitazione della concorrenza sul mercato, che hanno anche provocato difficoltà nell’individuazione dei requisiti che i professionisti devono possedere per la partecipazione alle gare.
La situazione transitoria del ritorno alle tariffe cesserebbe dopo l’emanazione del decreto sui compensi professionali da parte del ministro vigilante, come previsto dall’articolo 9 del Dl Liberalizzazioni.
Le precedenti soluzioni provvisorie
Il vuoto normativo creato dalle liberalizzazioni ha portato l’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici a individuare un’altra soluzione transitoria. Con la delibera 49/2012, l’Authority ha correlato gli importi alla complessità dell’incarico, data ad esempio dal numero di elaborati da redigere e dai loro costi, e all’importanza dell’opera.
Per l’Autorità di Vigilanza, come riferimento possono essere anche utilizzati i costi, sostenuti dall’amministrazione negli ultimi anni, per il pagamento dei compensi ai professionisti in relazione all’importo dei lavori progettati (Leggi Tutto).
La soluzione dell’Authority non ha trovato l’appoggio del Cnappc, che dopo aver visionato la delibera ha affermato che i servizi di architettura e ingegneria dovrebbero essere affidati sulla base delle tabelle parametriche previste nel Decreto di prossima emanazione dal Ministro della Giustizia.
Fino ad allora, a detta del Consiglio nazionale degli architetti, i responsabili dei procedimenti potranno riferirsi alla media dei costi sostenuti negli ultimi anni per servizi tecnici simili a quelli da affidare, effettuando il calcolo al netto del ribasso (Leggi Tutto).