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Banca dati appalti, slittano a luglio le verifiche online

Banca dati appalti, slittano a luglio le verifiche online

Operativa dal primo gennaio 2013 la certificazione telematica dei requisiti delle imprese partecipanti alle gare

Vedi Aggiornamento del 23/01/2014
di Paola Mammarella
Vedi Aggiornamento del 23/01/2014
31/12/2012 - Slitta da aprile a luglio 2013 l’obbligo di verificare online i requisiti delle imprese che intendono partecipare alle gare d’appalto. Dopo la consultazione sul portale dell’Autorità di Vigilanza sui Contratti pubblici e il via libera del Garante per la protezione dei dati personali, l’Authority ha approvato la versione definitiva della delibera che regola il funzionamento e l’entrata in esercizio della Banca dati nazionali degli appalti, prevista dal DL Semplificazioni 5/2012.
 
La Banca dati nazionale dei contratti pubblici si avvale del sistema telematico AVCPASS per la registrazione degli operatori economici, l’upload della documentazione richiesta e la verifica dei requisiti richiesti.
 
La nuova tempistica di attuazione
Il sistema diventerà operativo dal primo gennaio 2013, ma l’obbligo vero e proprio scatterà dal primo luglio 2013. Fino ad allora, l’utilizzo sarà possibile su base volontaria, con avii scaglionati in base all’importo degli appalti.
 
La verifica dei requisiti online sarà operativa da subito per gli appalti di importo superiore a 20 milioni di euro, mentre bisognerà aspettare il primo marzo 2013 per testare il sistema sugli appalti di importo pari o superiore a 40 mila euro.
 
Nei settori speciali e negli appalti di importo a base d’asta pari o superiore a 40 mila euro, gestiti interamente con procedure telematiche, l’obbligo scatta dal primo gennaio 2014, con la possibilità di testare il sistema in modo volontario a partire dal primo ottobre 2013.
 
Funzionamento del sistema
L’operatore economico si registra al sistema AVCPASS e, dopo aver individuato la gara a cui intende partecipare, ottiene dal sistema un codice PASSOE da inserire nella busta contenente la documentazione amministrativa.

I documenti che certificano la presenza del requisiti generali sono: la visura del registro delle imprese, il certificato del casellario giudiziale, l’anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato, il certificato di regolarità contributiva rilasciato da Inarcassa, il certificato di regolarità fiscale, il DURC, il nulla osta antimafia e le iscrizioni presso il casellario informatico già esistente presso l’Autorità.


Per l’accertamento dei requisiti tecnico-organizzativi, si ricorre invece a documenti e dati forniti da enti certificatori o già in possesso dell’Authority o ancora in possesso dall’operatore economico (Leggi Tutto).
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