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Riqualificazione energetica, la detrazione fiscale sale al 65%

Riqualificazione energetica, la detrazione fiscale sale al 65%

Per i privati proroga fino a fine 2013, per i condomini fino a giugno 2014. La detrazione del 50% per le ristrutturazioni è prorogata fino a fine 2013 ed è estesa ai mobili e agli interventi antisismici

Vedi Aggiornamento del 18/11/2013
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 18/11/2013
31/05/2013 - La detrazione fiscale per la riqualificazione energetica sale dal 55% al 65% e varrà fino alla fine del 2013 per i privati, e fino a giugno 2014 per i condomini. Questi ultimi però accederanno all'agevolazione soltanto se gli interventi riguardano 'almeno il 25% della superficie dell’involucro'.

Il bonus per le ristrutturazioni mantiene invece l’aliquota del 50%, è prorogato fino alla fine del 2013 ed è esteso ai mobili e agli interventi antisismici nelle aree a rischio.
 
Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri di questa mattina, dando il via libera al Decreto-legge per le misure energetiche nell’edilizia.

La nuova detrazione del 65% - spiega il Governo - si concentrerà 'sugli interventi strutturali sull’involucro edilizio, maggiormente idonei a ridurre stabilmente il fabbisogno di energia. Un’ultima conferma, e non ne sono previste successive - si legge nella nota -, stabilita per dare la possibilità a quanti non lo avessero già fatto, di migliorare l’efficienza energetica del proprio edificio'.

Per le spese documentate sostenute a partire dal 1° luglio 2013 fino al 31 dicembre 2013 o fino al 31 dicembre 2014 (per le ristrutturazioni importanti dell’intero edificio) - spiega Palazzo Chigi -, spetterà la detrazione dell’imposta lorda per una quota pari al 65% degli importi rimasti a carico del contribuente, ripartita in 10 quote annuali di pari importo

Dalla detrazione del 65% sono escluse le spese per gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia e le spese per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria. Questi interventi sono agevolati dal Conto Termico (leggi tutto).

Secondo il Governo 'l’effetto concentrato nel tempo della proroga e l’aumento della percentuale della detrazione possono dare un forte impulso all’economia di settore e in particolare al comparto dell’edilizia specializzata, caratterizzato da una forte base occupazionale, concorrendo in questo momento di crisi al rilancio della crescita e dell’occupazione e allo sviluppo di un comparto strategico per la crescita sostenibile'.
 
La detrazione del 50% si applicherà anche ai lavori di miglioramento sismico nelle aree a rischio, come annunciato ieri dal premier Enrico Letta a Bologna, al termine di un incontro a un anno dal sisma. “Il Consiglio dei Ministri di domani - ha detto ieri Letta - affronterà il tema della necessità che il nostro Paese rilanci la politica di ristrutturazioni ecocompatibili e a rischio sismico. Ne va del nostro lavoro di prevenzione i cui costi sono infinitamente più bassi dei costi di ricostruzione. Bisogna riqualificare e ristrutturare”.

Ai contribuenti che fruiscono della detrazione del 50% è inoltre riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, nella misura del 50%, delle ulteriori spese documentate per l’acquisto di mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione delle spese per i mobili sarà ripartita in in dieci quote annuali di pari importo e andrà calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro.
 
L’estensione della detrazione anche agli arredi è una novità dell'ultima ora e ricalca una proposta avanzata qualche mese fa da FederLegnoArredo (leggi tutto); si tratterebbe di una misura simile a quella già sperimentata qualche anno fa, che consentiva di detrarre parte delle spese (il 20%) sostenute per l’acquisto di arredi nell’ambito di una ristrutturazione.

Il nodo che il CdM ha sciolto oggi è quello della copertura finanziaria. Il testo del Decreto-legge entrato in Consiglio dei Ministri pare contenesse una percentuale di detrazione per la riqualificazione energetica pari al 75%, ipotesi respinta dal Ministero dell’Economia.

Nonostante l’esborso, una Ricerca condotta dal Centro studi della Confederazione Nazionale degli Artigiani (CNA) e dal Cresme ha dimostrato che le due agevolazioni generano un saldo positivo per lo Stato. “Tra il 1998 e il 2012 - spiega lo studio - lo Stato italiano ha incassato dall’attività avviata con gli incentivi 49,5 miliardi di euro, a fronte di minor gettito maturato pari a 31,7 miliardi di euro. Il saldo al 2012 è quindi positivo per 17,8 miliardi di euro” (leggi tutto).

Ricordiamo che il Decreto-legge che dispone la proroga delle detrazioni contiene anche le norme di recepimento della Direttiva europea 2010/31/UE in materia di prestazione energetica nell’edilizia, la cosiddetta Direttiva ‘Edifici a Energia Quasi Zero’ (leggi tutto).

Infine, il Decreto legge interviene sulla questione dell’abilitazione professionale necessaria per svolgere attività di installazione e manutenzione di impianti da fonti rinnovabili, dando la possibilità di qualificarsi facendo valere l’esperienza lavorativa già svolta (leggi tutto).
 
I COMMENTI
“Il provvedimento varato oggi dal Governo coinvolge tutto il comparto del legnoarredo senza alcuna limitazione. Grazie alla lungimiranza del premier Enrico Letta e del ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, potranno essere salvaguardati 8.000 posti di lavoro e 1.800 piccole imprese”. Così Roberto Snaidero, presidente FederlegnoArredo. “Quello di oggi è un grande risultato per FederlegnoArredo e per tutte le imprese che hanno dimostrato di credere in un lavoro di squadra che negli ultimi mesi ci ha visti impegnati per favorire l’approvazione di uno strumento che avrà ripercussioni positive sui consumi e sull’intero sistema del legnoarredo” ha concluso Snaidero.
 
Le misure approvate oggi “rappresentano il segnale che il Governo è sulla strada giusta per il rilancio dello sviluppo del Paese, che non può non partire dall’edilizia, e per quanto riguarda la salvaguardia e la valorizzazione del nostro territorio” ha commentato il Consiglio Nazionale degli architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. “Fortemente significativa, poi, l’attenzione per le misure finalizzate alla messa in sicurezza degli edifici che da tempo gli architetti italiani hanno proposto alla politica e che considerano prioritarie, tenuto conto dello stato di degrado del nostro patrimonio edilizio”. “È però ora assolutamente  necessario - ha concluso il Cnappc - che si vada verso la stabilizzazione dei bonus e che quello di oggi sia l’ultimo intervento in termini di proroghe”.
 
“È un decreto che va nella direzione indicata dalle proposte del PAT, ne interpreta bene lo spirito. Per questo il giudizio non può che essere positivo”. Questa la prima reazione di Armando Zambrano, coordinatore del PAT e Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, al decreto. “Noi - prosegue Zambrano - avevamo indicato precise linee di azione in tema di defiscalizzazione degli interventi per la riqualificazione energetica, col doppio scopo di valorizzare il patrimonio immobiliare del Paese e favorire un rilancio economico di un settore vitale come quello edilizio. Le nostre proposte sono state accolte”. Secondo il coordinatore del PAT, grande importanza hanno anche gli “interventi di ristrutturazione atti a garantire le misure antisismiche e la messa in sicurezza statica delle parti strutturali di edifici, sia per garantire l’incolumità delle persone sia per dare un po’ di ossigeno all’economia”.
 
“Questi provvedimenti concorreranno a sostenere il mercato italiano delle costruzioni che sta vivendo il periodo recessivo peggiore della propria storia, che ha determinato una flessione del valore, la chiusura di migliaia di aziende e la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro”. È il commento di UNCSAAL, Unione dei produttori di serramenti metallici. “Questa decisione rappresenta un grande risultato per Uncsaal, frutto anche dalla collaborazione con Spvc e FederlegnoArredo, e di tutti coloro che a livello ministeriale e parlamentare si sono sempre battuti per la riconferma delle detrazioni per la riqualificazione energetica e per la ristrutturazione edilizia. L’impegno ora è aprire un serio e serrato confronto con il governo per studiare insieme le possibili forme di stabilizzazione e di implementazione dell’eco bonus appena prorogato” conclude il comunicato.
 
“Una boccata d’ossigeno per le nostre imprese” - afferma il Presidente di ANIE Confindustria, Claudio Andrea Gemme. “Diversi i settori presenti nella nostra Federazione, dall’impiantistica elettrica in generale (impianto elettrico, cablaggio) a quella specialistica (impianti di illuminazione, di sicurezza, di automazione integrata, impianti fotovoltaici) che ci aspettiamo risentiranno positivamente della proroga sulla detrazione per le ristrutturazioni”. “Ma le misure approvate oggi devono necessariamente essere un primo e non unico passo - continua Gemme - per far crescere la nostra economia, stimolare gli investimenti, riattivare la domanda interna. Importante il segnale sull’eco-bonus, innalzato al 65%, che risponde anche alla richiesta di maggiore attenzione, più volte segnalata da ANIE, sul tema dell’efficienza energetica. È pur vero, purtroppo, che sono ancora molte, forse troppe, le tecnologie determinanti per ottimizzare concretamente le prestazioni energetiche degli edifici e attualmente non previste dalla detrazione del 65%”.
 
“Si tratta di una scelta concreta e importantissima del nuovo Governo che interessa molti dei comparti industriali rappresentati dalla Federazione” commenta Finco, la Federazione delle Industrie dei Prodotti, Impianti, Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni, e chiede che le agevolazioni per l’efficienza energetica siano protratte almeno sino a tutto il 2015, anche con percentuali più basse del 65%, che vengano estese alle schermature solari e al verde pensile e che sia portata al 65% anche la percentuale di detrazione per gli interventi antisismici e di messa in sicurezza.
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