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Il nuovo Mibact punta sull’arte e sull’architettura contemporanea

Il nuovo Mibact punta sull’arte e sull’architettura contemporanea

Nel progetto di riordino del Ministero, spazio anche alla riqualificazione delle periferie urbane e all’integrazione tra beni culturali e turismo

Vedi Aggiornamento del 19/11/2015
di Rossella Calabrese
Vedi Aggiornamento del 19/11/2015
17/07/2014 - Per valorizzare l’arte e l’architettura contemporanea e promuovere la riqualificazione delle periferie urbane, sarà istituita presso il Ministero dei Beni culturali e Turismo un’apposita direzione generale.
 
Si chiamerà ‘Arte e architettura contemporanee e periferie urbane’ e si occuperà della promozione del contemporaneo promuovendone la qualità e partecipando direttamente all’ideazione di opere pubbliche, anche fornendo indicazioni per la loro progettazione. La nuova direzione promuoverà anche la riqualificazione e il recupero delle periferie urbane. 
 
È una delle novità del progetto di riorganizzazione del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, appena presentato dal Ministro Dario Franceschini, in attuazione delle politiche di spending review del Governo.
 
Oltra alla nuova direzione generale, il riordino punta a correggere le disfunzioni e colmare le lacune dell’attuale assetto del Mibact.
 
Considerata l’urgenza di assicurare la piena integrazione tra i due ambiti strategici di intervento del Ministero, cultura e turismo, in linea con quanto previsto dal Decreto ArtBonus (DL 83/2014), le Direzioni regionali, trasformate in uffici di coordinamento amministrativo, di occuperanno anche di turismo e di promozione delle attività culturali.
 
Inoltre, alle Direzioni generali centrali competenti per i beni culturali saranno attribuite le funzioni rilevanti anche per il turismo, come ad esempio la realizzazione di itinerari e percorsi culturali e paesaggistici di valenza turistica.
 
Per risolvere l’“ingorgo” burocratico dovuto alla moltiplicazione delle linee di comando, le Direzioni regionali saranno trasformate in Segretariati regionali; le Soprintendenze archeologiche diverranno articolazioni periferiche della relativa Direzione centrale. Le Soprintendenze per i beni storico-artistici saranno accorpate con quelle per i beni architettonici. È prevista, inoltre, una razionalizzazione delle amministrazioni dei beni archivistici e delle biblioteche.
 
La struttura centrale del Ministero viene ripensata: saranno rafforzati i poteri di indirizzo, di impulso e di coordinamento del Segretariato generale e verrà data maggior importanza alle politiche di promozione, valorizzazione e formazione e alle politiche di cooperazione culturale all’estero.
 
Un punto dolente dell’amministrazione dei beni culturali in Italia - spiega il Mibact - è sempre stata la sottovalutazione dei musei, privi di effettiva autonomia e di qualifica dirigenziale. La riforma istituisce una nuova “Direzione Generale Musei” che attui politiche e strategie di fruizione a livello nazionale, favorisca la costituzione di poli museali, valorizzi gli istituti e i luoghi della cultura, detti le linee guida per le tariffe, gli ingressi e i servizi museali. A 20 musei sarà attribuito lo status di “museo di rilevante interesse nazionale”.
 
Infine, sarà creata un’apposita direzione generale per rafforzare l’attività di studio, formazione e ricerca delle strutture periferiche del Ministero, in particolare delle Soprintendenze, risorse straordinarie saranno attivate per la crescita professionale del personale Mibact e sarà potenziata la digitalizzazione, la raccolta delle informazioni e la pubblicità e la trasparenza dell’azione amministrativa.

©photo: Roland Halbe


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