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Sbloccascuole, via alle domande per spendere 400 milioni di euro

Sbloccascuole, via alle domande per spendere 400 milioni di euro

Entro il 20 gennaio 2018 gli Enti locali potranno chiedere gli spazi finanziari. 100 milioni anche per l’impiantistica sportiva

Vedi Aggiornamento del 17/10/2018
Sbloccascuole, via alle domande per spendere 400 milioni di euro
di Alessandra Marra
Vedi Aggiornamento del 17/10/2018
10/01/2018 - Partono le richieste degli Enti locali per i 900 milioni di euro di spazi finanziari in deroga agli equilibri di bilancio, di cui 400 milioni di euro destinati ad interventi di edilizia scolastica e 100 milioni di euro destinati a interventi di impiantistica sportiva.

La misura, prevista dalla Legge di Bilancio 2018 (articolo 1, comma 874) permetterà, a Comuni, Province e Città metropolitane, di realizzare nuove scuole, adeguare gli edifici scolastici esistenti ed eseguire interventi su impianti sportivi.
 

Scuole e impianti sportivi: domande entro il 20 gennaio

Gli enti locali possono presentare la domanda entro le ore 24.00 del 20 gennaio 2018 attraverso la compilazione dell’apposito modello presente sul sistema web http://pareggiobilancio.mef.gov.it.
 
Entro febbraio 2018, sulla base dei criteri prioritari indicati nella norma, sarà determinato l’ammontare dello spazio finanziario attribuito a ciascun ente locale.
 

Sbloccascuole: gli interventi prioritari

Nell’attribuzione degli spazi finanziari per le scuole sarà dato il seguente ordine di priorità:
- interventi di edilizia scolastica già avviati;
- interventi di nuova costruzione di edifici scolastici o di adeguamento antisismico degli edifici esistenti per i quali l’ente disponga del progetto esecutivo redatto e validato in conformità alla normativa vigente, completo del CUP e del cronoprogramma aggiornato della spesa e delle opere, che non abbiano ancora pubblicato il bando alla data della richiesta di spazi finanziari;
- interventi di edilizia scolastica per i quali l’ente disponga del progetto esecutivo redatto e validato in conformità alla normativa vigente, completo del CUP e del cronoprogramma aggiornato della spesa e delle opere, che non abbiano ancora pubblicato il bando di gara alla data della richiesta di spazi finanziari;
- interventi di nuova costruzione di edifici scolastici o di adeguamento antisismico degli edifici esistenti per i quali l’ente disponga del progetto definitivo, completo del CUP;
- altri interventi di edilizia scolastica per i quali l’ente disponga del progetto definitivo, completo del CUP;
- ulteriori tipologie di interventi di edilizia scolastica, con progettazione meno sviluppata.
 
Per ogni edificio scolastico si potrà inserire una sola scheda di richiesta, facendo riferimento ad un progetto unitario e non ad una serie frammentata di interventi. Potranno essere richiesti spazi riferiti a diversi edifici scolastici (in questo caso vale la compilazione di più schede).
 

Spazi finanziari per impianti sportivi

Nell’attribuzione degli spazi finanziari per l’impiantistica sportiva si terrà conto del seguente ordine prioritario:
- interventi, su impianti sportivi esistenti, di messa a norma e in sicurezza compreso l'adeguamento antisismico, di abbattimento delle barriere architettoniche, di efficientamento energetico e di ripristino della funzionalità per i quali gli enti dispongono del progetto esecutivo redatto e validato in conformità alla vigente normativa, completo del codice unico di progetto (CUP) e del cronoprogramma aggiornato della spesa e delle opere, che non abbiano pubblicato il bando di gara alla data della richiesta di spazi finanziari;
- altri interventi relativi a impianti sportivi per i quali gli enti dispongono del progetto esecutivo redatto e validato in conformità alla vigente normativa, completo del CUP e del cronoprogramma aggiornato della spesa e delle opere, che non abbiano pubblicato il bando di gara alla data della richiesta di spazi finanziari;
- interventi, su impianti sportivi esistenti, di messa a norma e in sicurezza compreso l'adeguamento antisismico, di abbattimento delle barriere architettoniche, di efficientamento energetico e di ripristino della funzionalità per i quali gli enti dispongono del progetto definitivo completo del CUP;
- altri interventi relativi a impianti sportivi per i quali gli enti dispongono del progetto definitivo completo del CUP.
 
Gli spazi finanziari acquisiti mediante il patto di solidarietà nazionale “verticale” sono assegnati agli enti con un esplicito e specifico vincolo di destinazione, ne consegue che gli spazi finanziari non utilizzati per le finalità dichiarate non possono essere utilizzati per altre finalità. Pertanto, in caso di mancato utilizzo, gli spazi non utilizzati sono recuperati, in sede di certificazione, attraverso una modifica peggiorativa dell’obiettivo di saldo finale di competenza per lo stesso importo.
 
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