
Dissesto idrogeologico, entro novembre il Piano straordinario Conte-Costa
AMBIENTE
Dissesto idrogeologico, entro novembre il Piano straordinario Conte-Costa
Il Presidente del Consiglio: ‘già dai giorni scorsi lo stiamo predisponendo io personalmente e il Ministro dell’Ambiente’
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del 28/08/2019

09/11/2018 - Nel Consiglio dei Ministri di ieri sera il Governo ha deliberato lo stato di emergenza per le Regioni colpite dai gravi eventi meteorologici degli scorsi giorni e ha stanziato 53,5 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali, per consentire gli immediati interventi di ripristino della viabilità e il completamento delle operazioni di soccorso e pronto intervento.
Nella stessa seduta, il Consiglio dei Ministri ha deciso di modificare la ripartizione dell’8permille dell’Irpef a diretta gestione statale, relativo all’anno 2017, assegnando una quota aggiuntiva alle calamità naturali e riducendo del 50% rispettivamente quelle relative alla fame nel mondo e all’assistenza ai rifugiati.
Nei prossimi giorni, si legge nel comunicato di fine seduta, si aggiungeranno altri 200 milioni di euro, che saranno stanziati in via amministrativa per un ulteriore primo intervento di emergenza, in attesa della definitiva quantificazione dei danni.
Gli stanziamenti per le Regioni colpite dal maltempo erano stati anticipati dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante il question time di mercoledì scorso alla Camera.
Alle risorse destinate alle emergenze - aveva detto Conte - si aggiungeranno quelle del dpcm per la ripartizione del Fondo Investimenti. Si tratta, ricordiamo, del dpcm predisposto dal Governo Gentiloni e il cui iter è stato preso in carico dal nuovo Governo, che ripartisce la quota 2018 del Fondo Investimenti e assegna 1 miliardo e 881 milioni di euro al dissesto idrogeologico, alla difesa del suolo, al risanamento ambientale e alle bonifiche dal 2018 al 2033.
“Entro la fine del 2018 - ha aggiunto -, saranno ripartiti 350 milioni di euro su singoli interventi, ovvero 125 milioni di più rispetto a quanto previsto dallo stesso decreto annuale adottato nel 2017”.
“Abbiamo bisogno - ha replicato Rossella Muroni (LEU) - di un Governo che agisca rapidamente e che stanzi immediatamente dei fondi, perché i 9000 progetti già individuati negli anni passati della struttura ‘ItaliaSicura’ che voi avete sciolto, diventino più rapidamente possibile 9000 cantieri”.
“Ci hanno sorpreso - ha detto Graziano Delrio (PD) - le dichiarazioni di membri del Governo, di ambientalismo da salotto, che parlano di inghippi burocratici che avrebbero provocato questo grande disastro a cui abbiamo assistito in queste settimane. In realtà, la fragilità del nostro Paese non dipende da questo, ma dipende dalla mancanza, da lungo tempo, di piani di prevenzione; piani che erano stati finalmente approntati con regioni e comuni con l’unità di missione ‘ItaliaSicura’, che appunto il Governo ha provveduto a smantellare”.
“Questo piano - ha aggiunto Conte - costituirà l’occasione per operare una programmazione, nonché una ricognizione e un’integrazione e coordinamento dei progetti e degli interventi da effettuare per porre in sicurezza il nostro territorio e prevenire i rischi derivanti dal dissesto idrogeologico e dal cambiamento climatico. Una parte delle risorse finanziarie già programmate in bilancio per il piano di investimenti verrà specificamente finalizzata all’attuazione di questo piano nazionale straordinario”.
“Mi fa piacere che lei parli di un piano straordinario per il dissesto - ha replicato Delrio -. Questo piano però c’è già, ci sono oltre 10 mila interventi già catalogati, già fatti con le regioni, con i comuni, erano state individuate le risorse finanziarie. L’unità di missione ‘ItaliaSicura’ serviva a coordinare i vari ministeri, per questo io non capisco perché lei si sia privato del suo potere di coordinamento. Questo è un gravissimo errore che state facendo”.
Ricordiamo che nel maggio 2017 il Governo presentò il ‘Piano Nazionale per la riduzione del rischio idrogeologico’ con un fabbisogno di 29 miliardi di euro, messo a punto dalla task force ItaliaSicura dopo un lavoro durato quasi 3 anni.
Il coordinatore di Italiasicura spiegò che il 90% delle opere era ancora da progettare: per questo, il Governo aveva istituito un Fondo per la progettazione da 100 milioni di euro che nei mesi seguenti sono stati assegnati alle Regioni.
“Nel disegno di legge sul bilancio è prevista l’introduzione di una struttura presso la Presidenza del Consiglio, Investitalia, che senz’altro potrà contribuire a coordinare gli interventi anche in questa materia” - ha aggiunto Conte.
Ricordiamo che Investitalia è la nuova struttura di missione, che sarà istituita con la Legge di Bilancio 2019, supporterà la Presidenza del Consiglio per le attività di coordinamento di indirizzo politico e amministrativo in materia di investimenti pubblici e privati.
“In questa vicenda del dissesto idrogeologico - ha replicato Stefania Prestigiacomo (FI) - avete commesso due grossissimi errori: avete smantellato una struttura esistente e, in tutti questi mesi, non avete provveduto ad organizzare all’interno del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare una task force, un qualcosa che potesse oggi darci delle informazioni più certe”.
“Abbiamo assistito veramente a qualcosa di sgradevole fra lei e il suo Ministro dell’Ambiente - ha aggiunto Prestigiacomo nella sua replica -, il quale ha dichiarato che, come un buon padre di famiglia, egli non intende chiedere un prestito alla BEI per finanziare gli interventi sul dissesto idrogeologico. Ebbene, io penso che un buon padre di famiglia, piuttosto che far morire i propri figli sotto i torrenti, dovrebbe indebitarsi”.
“Dopodiché, lei lo ha smentito dicendo che invece intenderà avvalersi anche di questo finanziamento, che è un finanziamento che noi giudichiamo comunque conveniente per i tassi bassissimi che si pagano” - ha concluso la deputata di FI. “Prendiamo atto - ha replicato Muroni - che sta smentendo un suo Ministro”.
Nella stessa seduta, il Consiglio dei Ministri ha deciso di modificare la ripartizione dell’8permille dell’Irpef a diretta gestione statale, relativo all’anno 2017, assegnando una quota aggiuntiva alle calamità naturali e riducendo del 50% rispettivamente quelle relative alla fame nel mondo e all’assistenza ai rifugiati.
Nei prossimi giorni, si legge nel comunicato di fine seduta, si aggiungeranno altri 200 milioni di euro, che saranno stanziati in via amministrativa per un ulteriore primo intervento di emergenza, in attesa della definitiva quantificazione dei danni.
Gli stanziamenti per le Regioni colpite dal maltempo erano stati anticipati dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante il question time di mercoledì scorso alla Camera.
Alle risorse destinate alle emergenze - aveva detto Conte - si aggiungeranno quelle del dpcm per la ripartizione del Fondo Investimenti. Si tratta, ricordiamo, del dpcm predisposto dal Governo Gentiloni e il cui iter è stato preso in carico dal nuovo Governo, che ripartisce la quota 2018 del Fondo Investimenti e assegna 1 miliardo e 881 milioni di euro al dissesto idrogeologico, alla difesa del suolo, al risanamento ambientale e alle bonifiche dal 2018 al 2033.
Dissesto idrogeologico, l’azione del Governo
Per quel che riguarda gli interventi infrastrutturali nei settori relativi alla difesa del suolo e al dissesto idrogeologico, Conte ha spiegato che il disegno di legge di bilancio 2019 istituirà un fondo da 900 milioni di euro per il prossimo triennio nello stato di previsione del Ministero dell’economia, in concorrenza con le risorse ordinarie del Ministero dell’ambiente, per la realizzazione degli interventi programmati.“Entro la fine del 2018 - ha aggiunto -, saranno ripartiti 350 milioni di euro su singoli interventi, ovvero 125 milioni di più rispetto a quanto previsto dallo stesso decreto annuale adottato nel 2017”.
“Abbiamo bisogno - ha replicato Rossella Muroni (LEU) - di un Governo che agisca rapidamente e che stanzi immediatamente dei fondi, perché i 9000 progetti già individuati negli anni passati della struttura ‘ItaliaSicura’ che voi avete sciolto, diventino più rapidamente possibile 9000 cantieri”.
“Ci hanno sorpreso - ha detto Graziano Delrio (PD) - le dichiarazioni di membri del Governo, di ambientalismo da salotto, che parlano di inghippi burocratici che avrebbero provocato questo grande disastro a cui abbiamo assistito in queste settimane. In realtà, la fragilità del nostro Paese non dipende da questo, ma dipende dalla mancanza, da lungo tempo, di piani di prevenzione; piani che erano stati finalmente approntati con regioni e comuni con l’unità di missione ‘ItaliaSicura’, che appunto il Governo ha provveduto a smantellare”.
Entro novembre il Piano nazionale straordinario di prevenzione
“Questo Governo - ha detto il premier - è molto sensibile alla prevenzione dei rischi collegati al dissesto idrogeologico ed ha un approccio strutturale, tant’è che io personalmente, già dai giorni scorsi, ed il Ministro dell’ambiente stiamo predisponendo un piano nazionale straordinario, che presenteremo entro la fine del corrente mese”.“Questo piano - ha aggiunto Conte - costituirà l’occasione per operare una programmazione, nonché una ricognizione e un’integrazione e coordinamento dei progetti e degli interventi da effettuare per porre in sicurezza il nostro territorio e prevenire i rischi derivanti dal dissesto idrogeologico e dal cambiamento climatico. Una parte delle risorse finanziarie già programmate in bilancio per il piano di investimenti verrà specificamente finalizzata all’attuazione di questo piano nazionale straordinario”.
“Mi fa piacere che lei parli di un piano straordinario per il dissesto - ha replicato Delrio -. Questo piano però c’è già, ci sono oltre 10 mila interventi già catalogati, già fatti con le regioni, con i comuni, erano state individuate le risorse finanziarie. L’unità di missione ‘ItaliaSicura’ serviva a coordinare i vari ministeri, per questo io non capisco perché lei si sia privato del suo potere di coordinamento. Questo è un gravissimo errore che state facendo”.
Ricordiamo che nel maggio 2017 il Governo presentò il ‘Piano Nazionale per la riduzione del rischio idrogeologico’ con un fabbisogno di 29 miliardi di euro, messo a punto dalla task force ItaliaSicura dopo un lavoro durato quasi 3 anni.
Il coordinatore di Italiasicura spiegò che il 90% delle opere era ancora da progettare: per questo, il Governo aveva istituito un Fondo per la progettazione da 100 milioni di euro che nei mesi seguenti sono stati assegnati alle Regioni.
Da ItaliaSicura a Investitalia
Sulla questione della chiusura della struttura di missione ‘ItaliaSicura’, Conte ha spiegato che le competenze sono state trasferite al Ministero dell’Ambiente il quale “ha già avviato una fattiva interlocuzione con i Presidenti di regione e commissari straordinari, per verificare l’attualità degli interventi già programmati, anche per evitare duplicazioni di finanziamenti e avviare la correlata imputazione delle risorse per ciascuno di essi, e sono tutti appositamente finanziati, questi progetti”.“Nel disegno di legge sul bilancio è prevista l’introduzione di una struttura presso la Presidenza del Consiglio, Investitalia, che senz’altro potrà contribuire a coordinare gli interventi anche in questa materia” - ha aggiunto Conte.
Ricordiamo che Investitalia è la nuova struttura di missione, che sarà istituita con la Legge di Bilancio 2019, supporterà la Presidenza del Consiglio per le attività di coordinamento di indirizzo politico e amministrativo in materia di investimenti pubblici e privati.
“In questa vicenda del dissesto idrogeologico - ha replicato Stefania Prestigiacomo (FI) - avete commesso due grossissimi errori: avete smantellato una struttura esistente e, in tutti questi mesi, non avete provveduto ad organizzare all’interno del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare una task force, un qualcosa che potesse oggi darci delle informazioni più certe”.
Il mutuo da 800 milioni euro dalla BEI
Per quanto riguarda il mutuo di 800 milioni euro dalla Banca Europea per gli Investimenti - BEI, Conte ha affermato che “il Governo non ha mai detto ‘no’ a questo prestito e che “l’interlocuzione con la BEI è al momento in corso e ci potrà tornare utile per gli ulteriori progetti che verranno elaborati e presentati dalle regioni. Allo stato, tutti i progetti per contrastare il dissesto idrogeologico presentati dalle regioni sono coperti con appositi e congrui fondi presso il Ministero dell’ambiente”.“Abbiamo assistito veramente a qualcosa di sgradevole fra lei e il suo Ministro dell’Ambiente - ha aggiunto Prestigiacomo nella sua replica -, il quale ha dichiarato che, come un buon padre di famiglia, egli non intende chiedere un prestito alla BEI per finanziare gli interventi sul dissesto idrogeologico. Ebbene, io penso che un buon padre di famiglia, piuttosto che far morire i propri figli sotto i torrenti, dovrebbe indebitarsi”.
“Dopodiché, lei lo ha smentito dicendo che invece intenderà avvalersi anche di questo finanziamento, che è un finanziamento che noi giudichiamo comunque conveniente per i tassi bassissimi che si pagano” - ha concluso la deputata di FI. “Prendiamo atto - ha replicato Muroni - che sta smentendo un suo Ministro”.